ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03363/035

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 597 del 17/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: MONTARULI AUGUSTA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/11/2021


Stato iter:
17/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 17/11/2021
COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 17/11/2021

PARERE GOVERNO IL 17/11/2021

RESPINTO IL 17/11/2021

CONCLUSO IL 17/11/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03363/035
presentato da
MONTARULI Augusta
testo di
Mercoledì 17 novembre 2021, seduta n. 597

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame introduce il green pass obbligatorio per chiunque debba accedere al posto di lavoro;

    l'articolo 1 della Costituzione al comma 1 recita che «l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro»;

    l'articolo 3, comma 2, della Costituzione dispone, inoltre, che «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese»;

    l'articolo 32 della Costituzione prevede che «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana»;

    non è vigente alcuna legge per l'obbligo vaccinale da COVID-19, sicché ad ogni cittadino deve essere garantito sul territorio italiano il diritto di essere libero di scegliere se sottoporsi a vaccinazione;

    il cosiddetto Green pass attesta di aver fatto la vaccinazione o di essere negativi al test o di essere guariti dal COVID-19;

    il tampone ha un costo genericamente di 15 euro, tale costo applicato a chi lavora tutti i giorni rappresenta una diminuzione di reddito di 225 euro;

    a fronte della mancata gratuità del tampone il lavoratore economicamente più agiato è titolare di una libertà di scelta più ampia rispetto a chi ha un reddito più umile, essendo quest'ultimo sostanzialmente costretto a rinunciare a tale prerogativa pur di accedere al lavoro; ciò rappresenta una disparità contraria ai dettami costituzionali di cui in premessa, ostacolo che la Repubblica ha il dovere di rimuovere;

    solo la gratuità del tampone, quantomeno per le fasce di lavoratori con reddito più basso, può garantire una piena condizione di parità tra i cittadini,

impegna il Governo

ad adottare i provvedimenti necessari affinché ogni cittadino lavoratore possa accedere al tampone gratuito una volta ogni 48 ore nei giorni di accesso al luogo di lavoro e in considerazione della propria effettiva disponibilità economica.
9/3363/35. Montaruli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accesso all'occupazione

accesso alla professione

diritto alla salute