ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03363/017

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 597 del 17/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: SILVESTRI RACHELE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/11/2021


Stato iter:
17/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 17/11/2021
COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 17/11/2021

PARERE GOVERNO IL 17/11/2021

RESPINTO IL 17/11/2021

CONCLUSO IL 17/11/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03363/017
presentato da
SILVESTRI Rachele
testo di
Mercoledì 17 novembre 2021, seduta n. 597

   La Camera,

   premesso che:

    Il 76,73 per cento della popolazione ha completato il ciclo vaccinale primario. Il 2,36 per cento è in attesa di seconda dose. Il 5,18 per cento ha fatto la terza dose. Complessivamente – contando anche il monodose e i pre-infettati che hanno ricevuto una dose – è almeno parzialmente protetto il 79,09 per cento della popolazione italiana;

    l'attuale decreto-legge in conversione reca disposizioni urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l'estensione dell'ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening;

    il decreto-legge, in particolare, prevede l'estensione dell'obbligo di certificazione verde COVID-19 nei luoghi di lavoro, al fine di garantire la maggiore efficacia delle misure di contenimento del virus SARS-CoV-2;

    l'articolo 3, in dettaglio, prevede che dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine di prevenire la diffusione dell'infezione da SARS-CoV-2, a chiunque svolge una attività lavorativa nel settore privato è fatto obbligo, ai fini dell'accesso ai luoghi in cui la predetta attività è svolta, di possedere e di esibire, su richiesta, la certificazione verde COVID-19;

    oltre che con il vaccino o con la guarigione, la certificazione valida per entrare nei luoghi di lavoro può essere ottenuta anche con un tampone rapido entro le 48 ore o un test molecolare entro le 72 ore prima dell'inizio del turno;

    i tamponi gratuiti sono garantiti solamente a chi è esentato dalla campagna vaccinale per motivi di salute. Per i maggiorenni, i tamponi rapidi hanno un prezzo calmierato stabilito;

    per venire incontro ai dipendenti non vaccinati e garantire la produttività, sono diverse le aziende che hanno deciso di pagare i tamponi ai lavoratori ma per molti altri dipendenti o lavoratori individuali il costo dei tamponi rimane a proprio carico,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di rendere gratuito, stabilendo anche una possibile soglia di reddito, l'effettuazione dei tamponi antigenici rapidi, così da poter garantire una libera scelta fra il certificato di vaccinazione e il certificato con esito negativo a tutti i lavoratori.
9/3363/17. Rachele Silvestri.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione delle malattie

luogo di lavoro

vaccino