ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03341/035

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 587 del 03/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 03/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 03/11/2021
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 03/11/2021


Stato iter:
03/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 03/11/2021
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 03/11/2021
Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 03/11/2021

PARERE GOVERNO IL 03/11/2021

DISCUSSIONE IL 03/11/2021

RESPINTO IL 03/11/2021

CONCLUSO IL 03/11/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03341/035
presentato da
DEIDDA Salvatore
testo di
Mercoledì 3 novembre 2021, seduta n. 587

   La Camera,

   premesso che:

    con determinazione n. 839 del 14 maggio 2015 la regione Autonoma della Sardegna ha adottato il registro regionale degli ordigni incendiari, al fine di potenziare le qualità delle indagini sui reati degli incendi boschivi e standardizzare le indagini sulle cause;

    il registro è stato realizzato e aggiornato dai nuclei investigativi del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della regione Sardegna e rappresenta un importante contributo al fine di conoscere e valutare gli strumenti dei piromani;

    in Italia, purtroppo, in particolare nel sud Italia e nelle Isole, la piaga degli incendi colpisce puntualmente ogni estate, con gravi e dolorose perdite di vite umane, danni materiali alle attività e la distruzione del nostro patrimonio floreale e faunistico;

    la regione Sardegna è stata capofila del progetto europeo di cooperazione transfrontaliera denominato «MedStar» e che ha visto la partecipazione di Liguria, Toscana, Corsica, delle regioni francesi delle Alpi Marittime e Provenza-Alpi-Costa Azzurra. L'obiettivo del progetto è la creazione di una rete transfrontaliera per confrontare strategie e misure per la mitigazione del rischio di incendio nell'area Mediterranea;

    per gestire un problema che per sua natura dovrebbe essere affrontato con modalità unitarie, non separando la prevenzione dalla lotta, monitoraggio e repressione, sono coinvolti la Presidenza del Consiglio dei ministri, da cui dipende la Protezione Civile, 3 Ministeri, 19 regioni e 2 province Autonome, La necessità di una unitarietà d'azione è un problema noto a livello internazionale con il concetto di «integrated forest fire management»;

    con decreto legislativo 177 del 2016 recante «Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato», è stato istituito il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari, dal quale dipendono reparti dedicati all'espletamento di compiti particolari e di elevata specializzazione in materia di tutela dell'ambiente, del territorio e delle acque, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare, a sostegno o con il supporto dell'organizzazione territoriale (le specifiche funzioni sono state attribuite all'Arma dei Carabinieri dall'articolo 7):

    il Comando Carabinieri per la Tutela Forestale riunisce sotto un unico comando tutti i reparti forestali con competenze presidiarie e prive di una particolare connotazione specialistica. Retto da Generale di Brigata del Ruolo Forestale, ha alle dipendenze un NIAB (Nucleo Informativo Antincendio Boschivo) e i 14 Comandi regione Carabinieri Forestale (1). In questi ultimi sono inquadrati 83 Gruppi Carabinieri Forestali, da cui dipendono le quasi 800 Stazioni Carabinieri Forestali (che costituiscono unità periferica di riferimento nell'Arma per il settore Forestale) e 5 Centri Anticrimine Natura (PA-CT-AG-CA-UD);

    sarebbe auspicabile un coordinamento tra i vari corpi forestali e di vigilanza ambientale delle regioni autonome e le forze di polizia quali i Carabinieri Forestali o i vigili del fuoco per potenziare la qualità delle indagini sui reati legati agli incendi boschivi e la prevenzione ad essi;

    il registro regionale sardo degli ordigni incendiari, unico nel suo genere e apprezzato a livello nazionale e internazionale, realizzato e aggiornato dal Corpo Forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, potrebbe essere adottato a livello nazionale e diventare patrimonio comune,

impegna il Governo

ad ogni opportuna iniziativa al fine di potenziare le qualità delle indagini sui reati degli incendi boschivi e standardizzare le indagini sulle cause, iniziando dall'adozione del registro regionale sardo degli ordigni incendiari.
9/3341/35. Deidda, Caretta, Ciaburro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica di cooperazione

guardia forestale

forze paramilitari