ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03314/007

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 578 del 20/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: MURELLI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 20/10/2021


Stato iter:
20/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 20/10/2021
MACINA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 20/10/2021

PARERE GOVERNO IL 20/10/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 20/10/2021

CONCLUSO IL 20/10/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03314/007
presentato da
MURELLI Elena
testo di
Mercoledì 20 ottobre 2021, seduta n. 578

   La Camera,

   in sede di esame del disegno di legge «Conversione in legge del decreto-legge 24 agosto 2021, n. 118, recante misure urgenti in materia di crisi d'impresa e di risanamento aziendale, nonché ulteriori misure urgenti in materia di giustizia»,

   premesso che:

    l'atto oggetto di esame interviene nell'attuale situazione di generalizzata crisi economica causata dalla pandemia da SARS-CoV-2 con il preciso scopo di fornire alle imprese in difficoltà adeguati strumenti per prevenire l'insorgenza di situazioni di crisi;

    la situazione di crisi generale causata dalla emergenza sanitaria nel 2020 è stata attenuata grazie all'intervento e agli incentivi dello Stato. Questa situazione è pronta però a mutare, lasciando ampio spazio alle consuete regole del mercato e, per l'effetto, molte imprese non saranno in grado di garantire la propria continuità aziendale. È corretto, quindi, che il Parlamento individui nuovi e migliori strumenti per affrontare le future crisi;

    ciò, però, identifica e regolamenta una fase patologica dell'imprenditoria, una condizione in cui si cerca di evitare o, nella peggiore delle ipotesi, traghettare in sicurezza situazioni di dissesto irreversibile. Questo percorso deve essere affiancato da operazioni che portino nuova linfa alla filiera produttiva del Paese, fornendo slanci ed incentivi all'impresa;

    in questa ottica, il rilancio dell'economia italiana non può non tenere conto di una realtà ormai certa e consolidata come quella della imprenditoria femminile. Nel nostro Paese su circa 4,4 milioni di imprese attive, le microimprese con meno di 10 addetti sono quelle numericamente più importanti, rappresentando il 95,05 per cento del totale, contro un 0,09 per cento di grandi imprese. Relativamente a queste cifre l'imprenditoria femminile assume un peso specifico importante, posto che a fine 2019, le imprese femminili attive nel territorio sono state conteggiate in 1.340.000, il 22 per cento del totale. Un comparto economico in crescita, nel quale le donne si stanno ritagliando un posto (anche numericamente) sempre maggiore e in ruoli di responsabilità e potere;

    nonostante questa massiccia presenza femminile nel sistema produttivo del Paese, la legislazione di riferimento è ancorata a parametri ormai datati, infatti, solo poco più di un'impresa su cinque può considerarsi impresa femminile;

    la valenza non è meramente terminologica, ma di sostanza: questo deficit ha una conseguenza diretta sulle attività produttive in quanto molte di esse, pur essendo a principale conduzione femminile, si trovano nell'impossibilità di accedere a bonus, sgravi e incentivi riservati alle imprese femminili in quanto non formalmente rientranti in tale specifica nozione;

    l'attuale disciplina in favore dell'imprenditoria femminile si fonda sulla legge 25 febbraio 1992. n. 215, poi recepita ed abrogata dagli articoli 52 e successivi del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna (decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198): la normativa, pur innovando in materia, introducendo nuovi criteri e princìpi per il sostegno delle donne nell'impresa. risulta evidentemente ormai obsoleta e vetusta. Infatti, si rifà ad una concezione del mercato completamente diversa da quella odierna, ad una visione del ruolo della donna nel mondo del lavoro e dell'impressa che non può dirsi né corretto né attualizzato, con la conseguente necessità di riformare e ammodernare il sistema a parametri più aderenti all'evoluzione avvenuta nella società negli ultimi 30 anni;

    inoltre, non bisogna dimenticare che uno dei fronti fondamentali dei programmi di investimento del PNRR pensati per garantire la ripartenza italiana, è proprio quello dell'occupazione femminile: nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono previsti stanziamenti diretti e indiretti a sostegno dell'imprenditorialità femminile. Una leva finanziaria che permetterà di procedere nella direzione del riequilibrio della parità di genere, grazie ad un approccio trasversale al fenomeno;

    oggi, ancor più di ieri, ed al fine di poter sfruttare il rilancio nell'economia e i diversi investimenti che deriveranno dal PNRR, risulta quanto mai necessario intervenire con azioni concrete a tutela e sostegno delle donne imprenditrici e dell'imprenditoria femminile,

impegna il Governo

a valutare la possibilità, nel prossimo provvedimento utile, di valorizzare adeguatamente il ruolo della donna nel mondo del lavoro, specialmente in quello dell'impresa, accelerando al contempo le procedure necessarie ad un riconoscimento formale dell'impresa femminile al fine di garantire a quest'ultime la possibilità di partecipare ed accedere alle diverse forme di tutela e incentivazione economico-fiscale che il Governo metterà in campo nel prossimo futuro, ciò mediante condotte volte a:

   a) favorire la creazione e lo sviluppo dell'imprenditoria femminile;

   b) promuovere la formazione imprenditoriale e la professionalità delle donne imprenditrici;

   c) agevolare l'accesso al credito per le imprese a prevalente partecipazione o conduzione femminile;

   d) promuovere la presenza delle imprese a prevalente partecipazione o conduzione femminile, con specifica attenzione ai comparti più innovativi dei diversi settori produttivi;

   e) promuovere il riconoscimento delle imprese, nel caso in cui vi sia una presenza di donne pari al 51 per cento, quali imprese femminili.
9/3314/7. Murelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro femminile

partecipazione delle donne

prevenzione delle malattie