ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03314/010

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 578 del 20/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: BORDONALI SIMONA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 20/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MICHELI MATTEO LEGA - SALVINI PREMIER 20/10/2021
DONINA GIUSEPPE CESARE LEGA - SALVINI PREMIER 20/10/2021
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 20/10/2021
LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 20/10/2021
VOLPI RAFFAELE LEGA - SALVINI PREMIER 20/10/2021
BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 20/10/2021


Stato iter:
20/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 20/10/2021
MACINA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 20/10/2021

PARERE GOVERNO IL 20/10/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 20/10/2021

CONCLUSO IL 20/10/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03314/010
presentato da
BORDONALI Simona
testo di
Mercoledì 20 ottobre 2021, seduta n. 578

   La Camera,

   premesso che;

    l'atto oggetto di esame si pone al centro di un settore imprenditoriale e produttivo altamente complesso, andando a disciplinare con maggior rigore la Fase patologica dell'attività imprenditoriale;

    la crisi di impresa di cui alla legge in conversione interviene nel caso in cui un'impresa si trovi in condizioni di squilibrio patrimoniale o econonmico-finanziario che ne rendono probabile la crisi o l'insolvenza;

    la suddetta condizione di crisi generale causata dalla emergenza sanitaria nel 2020 è stata parzialmente attenuata grazie all'intervento e agli incentivi dello Stato. Grazie ai contributi alle imprese molte realtà produttive hanno potuto superare la fase di stagnazione e giungere fino alla attuale fase di ripresa e ricrescita;

    non possiamo negare che, accanto alle molte aziende in crisi e alla necessità di sviluppare sistemi di sostegno alla crisi aziendale, si vadano ad affiancare attività produttive in crescita; molte di queste operano nel campo dell'edilizia. Imprese che sono state in grado di sfruttare sapientemente gli incentivi del Superbonus 110 per cento trasformandolo in un forte volano di crescita;

    emerge che l'incentivo di cui all'articolo 119, commi 1 e 2 del decreto-legge n. 34 del 2020 (Decreto Rilancio) risulta uno strumento importante per le imprese edili, che sta però rischiando di subire un arresto ingiustificato nella città di Brescia;

    questo territorio si trova al centro di un incredibile paradosso, ha un sistema di riscaldamento troppo «green» per poter accedere agli incentivi del Superbonus 110 per cento;

    Brescia è servita da un sistema di teleriscaldamento e proprietari e inquilini di edifici allacciati, si sono visti gli immobili balzare in classe energetica A3 o A4, pur trattandosi di strutture vetuste e fortemente energivore;

    il sistema di teleriscaldamento, come noto, si basa su un coefficiente di conversione (fattore, che misura quanta energia non rinnovabile viene utilizzata per scaldare un'abitazione, uno dei fattori che determina la classe energetica degli edifici Ape) pari ad 1,5. Il dato è stato ulteriormente ridotto dal momento che A2A ha dichiarato nel 2019 il fattore di conversione più basso d'Italia 0,24 contro l'1,5 della norma nazionale;

    ciò ha dato origine a classificazioni energetiche completamente differenti per alloggi uguali ma collegati a reti di teleriscaldamento diverse. In pratica, in diversi casi, la certificazione energetica non corrisponde agli effettivi consumi, ma è più ancorarla ad un dato virtuale;

    una discrepanza che rende impossibile per i Bresciani accedere all'incentivo del Superbonus, studiato proprio al fine di migliorare l'efficienza energetica degli immobili prevedendo il miglioramento di due classi energetiche a seguito dell'intervento;

    ne consegue un blocco di investimenti nel settore dell'edilizia per svariati milioni di euro. Interruzione di lavori e omessa attivazione di commesse future che si unisce alla già grave crisi del settore causata dall'aumento delle materie prime;

    è evidente che risulti necessario un intervento dello Stato volto a mitigare e superare questa situazione che costituisce un unicum nazionale; ciò anche e soprattutto al fine di scongiurare future e possibili crisi aziendali che la norma in esame si pone di affrontare e regolamentare;

    è certo che sia fondamentale strutturare dei sistemi che vadano a fare chiarezza nel mondo della crisi di impresa, ma ancor più necessario è far sì che le aziende non vadano in crisi portando invece crescita e sviluppo nel Paese;

    appare chiaro che, in un territorio con classi energetiche così alte, risulti impossibile accedere alle agevolazioni di cui all'articolo 119, commi 1 e 2 del decreto-legge n. 34 del 2020 (Decreto Rilancio),

impegna il Governo:

   a valutare la possibilità, nel prossimo provvedimento utile, di intervenire adeguatamente per evitare un blocco economico localizzato alla sola città di Brescia che pesa su proprietari e imprese, a causa di rimodulazione dei fattori di conversione dal 30 giugno 2021 e una irreale percezione dell'efficienza energetica di un immobile, attivandosi affinché si possano prevenire future e possibili crisi di impresa, a considerare l'ipotesi di una revisione del metodo di calcolo della certificazione energetica che porti a considerare da un lato l'effettivo costo di gestione per il cittadino e dall'altro le emissioni di CO2 e in particolare;

   in caso di fornitura energetica da teleriscaldamento, per i soli fini della redazione dell'APE Convenzionale (quindi utilizzato solo per il Superbonus 110 per cento) e per tutta la durata periodo di applicazione del Superbonus 110 per cento per gli edifici già allacciati alle reti di teleriscaldamento, si utilizzi sull'intero territorio nazionale il fattore di conversione in energia primaria riportato nella sopraccitata Tabella 1 dell'Allegato 1 al decreto ministeriale Requisiti Minimi:

    fP.nren = 1.5 – fP.ren = 0;

    fP.tot = 1.5.
9/3314/10. Bordonali, Micheli, Donina, Formentini, Eva Lorenzoni, Raffaele Volpi, Bazoli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impresa in difficolta'

riduzione delle emissioni gassose

energia rinnovabile