ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03243/019

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 555 del 05/08/2021
Firmatari
Primo firmatario: MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 05/08/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 05/08/2021
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 05/08/2021
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 05/08/2021
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 05/08/2021
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 05/08/2021


Stato iter:
05/08/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 05/08/2021
BINI CATERINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 05/08/2021

PARERE GOVERNO IL 05/08/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 05/08/2021

CONCLUSO IL 05/08/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03243/019
presentato da
MANTOVANI Lucrezia Maria Benedetta
testo di
Giovedì 5 agosto 2021, seduta n. 555

   La Camera,
   premesso che:
    con questo provvedimento si interviene in modo massiccio in termini di riorganizzazione della pubblica amministrazione sia dal punto di vista strutturale che organico;
    l'emergenza pandemica ha mostrato la necessità di una pubblica amministrazione flessibile capace di modulare sé stessa per poter dare risposte a cittadini e imprese;
    nell'ultimo anno e mezzo il sistema della pubblica amministrazione è stato costretto a sperimentare particolari forme di organizzazione e di svolgimento della prestazione lavorativa anche mediante il lavoro agile;
    la modalità lavorativa agile comporta spesso l'utilizzo di strumenti informatici e reti di comunicazione di proprietà della risorsa umana al fine di poter svolgere correttamente le sue mansioni;
    la fragilità strutturale della rete internet – sia dal punto di vista delle prestazioni che della sua omogeneità qualitativa su tutto il territorio nazionale – può comportare un indebolimento delle prestazioni erogate dal soggetto collocato in lavoro agile;
    gli strumenti tecnologici del singolo dipendente possono non essere all'altezza di quelle in dotazione presso l'ufficio in cui è incardinato con ricadute negative anche dal punto di vista della sicurezza informatica;
    come dichiarato in data 4 agosto 2021 da Fabio Martinelli, dirigente di ricerca dell'Istituto di informatica e telematica del CNR e co-referente per l'area progettuale in cyber security: «La diffusione dello smart working, fondamentale per rendere resiliente il Sistema Paese, rende anche più vulnerabili i sistemi informatici, in quanto si compie un accesso da una serie di computer e dispositivi più deboli e inseriti in un contesto meno difendibile come quello familiare con molti device non protetti»;
    la sicurezza cibernetica deve essere l'altra faccia della medaglia della transizione digitale che sta coinvolgendo i processi amministrativi a tutti i livelli;
    l'utilizzo dello smart working rappresenta una fonte di risparmio in termini di costi fissi e variabili per le realtà che ne fanno utilizzo,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di verificare, compatibilmente con gli oneri di finanza pubblica, la dotazione hardware e software in possesso del dipendente pubblico collocato in lavoro agile, in modo da individuare eventuali lacune su cui intervenire al fine di garantire un adeguato livello di protezione della rete informatica e dei dati in possesso della pubblica amministrazione e scongiurare la violazione dei sistemi.
9/3243/19Mantovani, Montaruli, Prisco, Mollicone, Caretta, Ciaburro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

software

economia pubblica

fissazione dei prezzi