ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03201/009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 549 del 28/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: AMITRANO ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/07/2021


Stato iter:
28/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/07/2021
BONETTI ELENA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PARI OPPORTUNITA' E FAMIGLIA)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 28/07/2021

PARERE GOVERNO IL 28/07/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 28/07/2021

CONCLUSO IL 28/07/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03201/009
presentato da
AMITRANO Alessandro
testo di
Mercoledì 28 luglio 2021, seduta n. 549

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge di conversione del decreto-legge 8 giugno 2021, n. 79, recante misure urgenti in materia di assegno temporaneo per figli minori, è volto ad introdurre misure immediatamente efficaci, di durata temporanea, dirette a sostenere la genitorialità, nelle more dell'attuazione della legge 1o aprile 2021, n. 46, recante delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale;
    le misure introdotte nel provvedimento in esame sono volte a garantire un concreto sostegno alle famiglie, soprattutto in un momento di grave crisi economica e sociale a seguito della pandemia da COVID-19 ma anche dal progressivo abbassamento del tasso di natalità che ormai da circa un decennio affligge il nostro Paese, pertanto l'istituzione della misura transitoria contenuta nel provvedimento, costituisce un passo in avanti al fine di operare un superamento concreto del divario creatosi fra lavoratori dipendenti ed autonomi, misure volte a favorire una platea normalmente non garantita, riportando altresì il nostro sistema welfare ad operare nell'alveo del principio di uguaglianza e non discriminazione poiché il provvedimento in esame prevede, in sintesi, l'erogazione su base mensile di un assegno temporaneo per figli minori per il semestre luglio-dicembre 2021, in attesa dell'adozione dei decreti legislativi attuativi della sopra citata legge delega n. 46 del 2021, che ha introdotto l'assegno unico e universale;
   considerato che:
    con l'articolo 1 del provvedimento, a partire dal 1o luglio e fino al 31 dicembre 2021, si introduce un assegno temporaneo destinato alle famiglie con figli minori che non hanno diritto all'Assegno per il Nucleo Familiare (ANF), inoltre, l'articolo 4, prevede altresì il riconoscimento del diritto all'assegno temporaneo anche in caso di percezione del Reddito di cittadinanza e di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate da regioni, province autonome ed enti locali;
    il provvedimento interviene sulle politiche familiari per rafforzare anche il sostegno alla natalità poiché la questione demografica rappresenta uno dei grandi temi che il nostro Paese deve affrontare e in questo senso, sarà necessario dare vita a interventi stabili nel tempo, su cui coppie e famiglie possano contare nel lungo periodo al fine di invertire la drammatica tendenza, che vede l'Italia tra i Paesi con un tasso di natalità bassissimo;
    ritenuto che:
    il provvedimento in esame permette, stando alla relazione tecnica di accompagnamento, di intervenire nell'immediato su una platea di beneficiari costituita da 1,8 milioni di famiglie con 2,7 milioni di minori che finora non potevano usufruire dell'ANF erogato dall'Inps e che dal 1 luglio potranno beneficiare dell'istituto dell'assegno temporaneo, tale misura rappresenta un'importante e qualificante novità culturale per le politiche familiari ritenuto inoltre che, nel corso degli anni, le diverse misure di sostegno economico alle famiglie con figli minori, non sono riuscite, per la loro frammentarietà e mancanza di continuità, a restituire fiducia alle giovani coppie, alle famiglie e purtroppo, è da molto tempo che l'Italia si trova in quello che è stato definito un inverno demografico, aggravato anche dall'emergenza pandemica e quindi sarà necessario adottare quanto prima una riforma complessiva strutturale che preveda l'investimento nel lavoro femminile, nell'educazione, nelle infrastrutture e nei servizi educativi a partire dalla prima infanzia, congedi parentali paritari tra donne e uomini, per tutti i lavoratori e le lavoratrici,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare, anche attraverso il coinvolgimento delle Regioni e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, ulteriori misure volte a rafforzare gli strumenti e le strutture dei servizi educativi e scolastici a sostegno dell'infanzia e dell'adolescenza, infrastrutture necessarie al fine di agevolare sia le famiglie di lavoratori e lavoratrici con figli minori a carico di età compresa tra zero e sei anni, sia la permanenza nel mondo del lavoro delle madri lavoratrici.
9/3201/9Amitrano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

custodia dei bambini

politica familiare

parita' di trattamento