Legislatura: 18Seduta di annuncio: 672 del 05/04/2022
Primo firmatario: CARETTA MARIA CRISTINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 05/04/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 05/04/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 05/04/2022 Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 05/04/2022
ACCOLTO IL 05/04/2022
PARERE GOVERNO IL 05/04/2022
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 05/04/2022
CONCLUSO IL 05/04/2022
La Camera,
premesso che:
il testo in esame reca modifiche all'articolo 18-bis del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, in materia di rilascio del permesso di soggiorno alle vittime del reato di costrizione o induzione al matrimonio;
nonostante la legge 19 luglio 2019, n. 69, cosiddetta «legge codice rosso», prevede, tra le altre, reato di costrizione o induzione al matrimonio, proprio per contrastare il fenomeno dei matrimoni forzati e delle spose bambine, i fatti di cronaca hanno portato all'emersione di profili di rischio e vuoti normativi proprio in relazione all'esigenza di tutela nei confronti delle vittime di reato di costrizione o induzione al matrimonio, reato particolarmente complesso da prevenire e perseguire;
come indicato dalle evidenze riportate dalla stampa e dal Ministero dell'interno, quello dei matrimoni forzati è un fenomeno che coinvolge in larga parte individui appartenenti a comunità straniere, con particolare riferimento a Paesi di religione Islamica, dove notoriamente la legge, gli usi ed i costumi del posto prevedono un ruolo della donna subalterno ed inferiore rispetto a quello dell'uomo, dando luogo a numerosi casi di discriminazione e violenza domestica che non si confanno in alcun modo al regime valoriale e di libertà garantiti dalla Costituzione italiana e dalle moderne disposizioni europee ed internazionali in materia di tutela dei diritti umani;
il caso di cronaca del barbaro omicidio di Saman Abbas ragazza di origini pachistane, vittima, tra le altre, di violenza domestica e, per l'appunto, di induzione al matrimonio, ha evidenziato la debolezza degli attuali strumenti normativi nel tutelare e prevenire episodi di violenza contro le donne nei contesti intra-familiari;
in tal senso la proposta di legge in esame mira ad aggiungere il reato di matrimonio forzato di cui all'articolo 588-bis del codice penale tra le fattispecie richiamate dal testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, articolo 18-bis, introdotto proprio per contrastare la violenza contro le donne;
sul punto, il testo in esame mira ad inserire tra le fattispecie che consentono il rilascio del permesso di soggiorno l'essere vittima del reato di matrimonio forzato, un fenomeno che riguarda soprattutto le giovani donne, con l'obiettivo di permettere loro di emanciparsi da situazioni familiari e sociali potenzialmente violente;
come evidenziato sia nella relazione illustrativa del testo in esame che dai casi di cronaca più recenti, nel particolare caso di giovani donne appartenenti a comunità straniere, il fenomeno della violenza intra-domestica, in qualunque forma, è fortemente totalizzante ed è difficile sia da prevenire che perseguire;
in tal senso, costituiscono un potenziale presidio di tutela tutti gli aspetti legati alla socializzazione quale l'ambiente scolastico, il corpo docenti, che i rapporti di amicizia con altri individui, particolarmente con individui esterni alle comunità etniche di origine e provenienza;
rafforzare la possibilità di assistenza, nell'ambito della prevenzione e della persecuzione di reati quali quelli esposti nella presente premessa e di cui al testo in esame, fornita dalle comunità scolastiche e dai luoghi di socializzazione è fondamentale per poter contrastare dinamiche totalizzanti di questo tipo di violenze, che oltre che essere fisiche hanno una componente fortemente psicologica,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di prevedere, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, in attuazione della presente legge, misure di potenziamento delle tutele psicologiche per le giovani donne vittime di fattispecie di reato quali quelli in premessa ed un potenziamento delle reti di tutela che possono essere costituite da ambienti di socializzazione quale quello scolastico.
9/3200/1. (Testo modificato nel corso della seduta)
Caretta, Ciaburro.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):donna
matrimonio
diritto di soggiorno