ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03166/014

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 532 del 29/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: MAMMI' STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/06/2021


Stato iter:
30/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 30/06/2021
SARTORE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 29/06/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/06/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/06/2021

ACCOLTO IL 30/06/2021

PARERE GOVERNO IL 30/06/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/06/2021

CONCLUSO IL 30/06/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03166/014
presentato da
MAMMÌ Stefania
testo presentato
Martedì 29 giugno 2021
modificato
Mercoledì 30 giugno 2021, seduta n. 533

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 1, comma 1, del presente provvedimento dispone l'approvazione del Piano nazionale per gli investimenti, finalizzato ad integrare con risorse nazionali per complessivi 30.622,46 milioni di euro, per gli anni dal 2021 al 2026, gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR);
    il medesimo articolo, al comma 2, prevede la ripartizione delle risorse nazionali del predetto Piano nazionale per gli investimenti, individuando i programmi e gli interventi ricompresi nel Piano medesimo e stabilendo la ripartizione annuale delle risorse assegnate a ciascuno di essi;
    in particolare il medesimo comma 2, lettera e), stanzia complessivi 2.387,41 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 a favore del Ministero della salute per una serie di interventi e programmi complementari al PNRR;
    in ambito sanitario, la Missione 6 del PNRR si articola in due componenti, consistenti nel rafforzamento delle prestazioni della sanità territoriale e nello sviluppo di una più efficace integrazione tra tutti i servizi socio-sanitari, attraverso l'implementazione dei sistemi di telemedicina e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale. La strategia delle misure incluse in questa componente dovrebbe consentire il rinnovamento e l'ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, il completamento e la diffusione del Fascicolo sanitario elettronico (FSE), una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) attraverso più efficaci sistemi informativi;
    lo stesso Governo ha manifestato la propria attenzione sugli investimenti nella sanità digitale prevedendo ad esempio all'articolo 11, decreto-legge n. 34 del 2020, alcune misure urgenti proprio per lo sviluppo dei fascicoli sanitari elettronici, che rappresentano degli strumenti fondamentali sia per il diritto dei cittadini di tenere sotto controllo la propria storia clinica, sia per mettere a disposizione del Servizio sanitario nazionale un notevole insieme di dati e documenti digitali sanitari e socio-sanitari;
   considerato che:
    per consentire al personale sanitario o all'assistito la consultazione dei documenti del FSE relativi a eventi clinici che hanno avuto luogo in regioni o province autonome diverse da quella di residenza dell'assistito è stata predisposta l'Infrastruttura nazionale per l'interoperabilità dei FSE (INI). Tale infrastruttura, progettata dall'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) e realizzata presso il Ministero dell'economia e delle finanze, consente inoltre il trasferimento dei FSE in capo a regioni o province autonome diverse in caso di cambio di residenza dell'assistito;
    tuttavia, a fronte di tale contesto tecnologico e organizzativo sul FSE, si evidenziano ancora ampi squilibri e frammentazioni tra le diverse regioni, sia in termini di fruizione del servizio da parte dei cittadini, sia in termini di interoperabilità regionale nel trasferimento dei dati e documentazione riguardanti la propria storia clinica che richiederebbero un più efficace coordinamento a livello nazionale;
    seppur la digitalizzazione e l'innovazione tecnologica rappresentino gli strumenti chiave per la modernizzazione e il miglioramento del Servizio sanitario nazionale, tuttavia la percentuale di cittadini che ad oggi hanno attivato il Fascicolo sanitario elettronico (FSE) è ancora bassa rispetto al totale degli assistiti del Servizio sanitario nazionale, così come risulta ancora scarso il numero dei medici e degli operatori sanitari che lo utilizzano nell'esercizio della professione,

impegna il Governo:

   a) a valutare, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica e della normativa dell'Unione europea, l'opportunità di migliorare l'interoperabilità tra le regioni, con particolare riferimento allo scambio di informazioni relative ai fascicoli sanitari elettronici;
   b) a promuovere, nel rispetto di compatibilità di finanza pubblica, delle attività di sensibilizzazione dei cittadini e di formazione del personale sanitario riguardo all'utilizzo del fascicolo sanitario elettronico.
9/3166/14. (Testo modificato nel corso della seduta)  Mammì.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professione sanitaria

diritto comunitario

diritto dell'individuo