ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03113/004

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 515 del 25/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: ROMANIELLO CRISTIAN
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 25/05/2021


Stato iter:
25/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 25/05/2021
Resoconto BERGAMINI DEBORAH SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Resoconto BERGAMINI DEBORAH SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

INVITO AL RITIRO IL 25/05/2021

PARERE GOVERNO IL 25/05/2021

NON ACCOLTO IL 25/05/2021

PARERE GOVERNO IL 25/05/2021

RESPINTO IL 25/05/2021

CONCLUSO IL 25/05/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03113/004
presentato da
ROMANIELLO Cristian
testo di
Martedì 25 maggio 2021, seduta n. 515

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 2, del decreto-legge all'esame dell'Assemblea (A.C. 3113) prevede disposizioni urgenti per le attività scolastiche e didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado;
    il disagio esistenziale giovanile è allarmante, tanto da portare un numero intollerabile di giovani studenti al suicidio o a fenomeni correlati. Tra febbraio 2020 e febbraio 2021, è stato registrato un aumento del 32 per cento delle richieste legate alla Salute Mentale, pervenute al Servizio 114 Emergenza Infanzia promosso dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia e gestito da Telefono Azzurro, come l'ideazione suicidaria, gli atti autolesivi e i tentativi di suicidio;
    come denunciato dal Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, nell'ultima audizione in Senato, i casi di autolesionismo e i tentativi di suicidio sono aumentati tra i ragazzi;
    in particolare, due indagini, una del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi commissionata dal ministero dell'istruzione e un'altra dell'Unicef, rivelano che un terzo dei bambini/adolescenti ha problemi psicologici significativi;
    un recente studio che ha coinvolto genitori di bambini e adolescenti in Italia, Spagna e Portogallo ha evidenziato che il 19 per cento dei bambini e il 38 per cento degli adolescenti mostrano sintomi di ansia e depressione e che c’è stato un netto incremento di questi livelli rispetto a quelli riportati in altri studi condotti negli stessi Paesi nel periodo pre-Covid;
    presso il liceo classico Manzoni di Milano gli studenti hanno scioperato contro la «raffica di verifiche» e occupato il cortile dichiarando «non siamo sfaticati, siamo affaticati». Gli studenti chiedono di non essere solo valutati, rimandati, sanzionati, e, eventualmente, non ammessi all'anno scolastico successivo;
    durante lo sciopero, i giovani studenti in protesta stanno parlando di temi di importanza sociale e culturale, come famiglia, eutanasia, forze dell'ordine e molto altro, dimostrando quanto la presenza del corpo docenti non sia solo vincolata alla valutazione del profitto scolastico, ma dell'intero percorso complessivo di crescita dell'identità, nel quale il rapporto con l'alterità, il sostegno del mondo adulto, l'ascolto, la fiducia e il dialogo rappresentano un canale fondamentale per lo sviluppo della persona;
    lo psicologo e psicoterapeuta, esperto negli studi sull'adolescenza, dottor Matteo Lancini, ha dichiarato positive le proteste contro l'eccesso di verifiche al rientro in classe poiché gli studenti «almeno orientano il disagio all'esterno e non su stessi, come fanno tanti altri»;
    il professor Lancini dichiara, inoltre, che gli studenti in sciopero mostrano un atteggiamento costruttivo, poiché esternano la propria reazione mentre chi, per caratteristiche proprie e fragilità personali non è in grado di esprimere le difficoltà, può rivolgere l'attacco verso se stessi, evidenziando i rischi di un sistema troppo rigido;
    come sottolineato nell'intervento pubblicato il giorno 12 maggio 2021, dall'Avvenire, firmato anche dal Prorettore dell'Università di Pavia e docente di Psicologia, Tomaso Elia Vecchi, stiamo verificando quotidianamente il disagio sociale, con particolare riferimento a quello giovanile, rendendoci conto che la scuola deve recuperare «socialità, incontro, scoperta, stimoli per crescere, aiuto per sviluppare l'autostima e motivazione verso il futuro». I relatori dell'intervento proseguono dichiarando che: «È importante, oggi, comprendere lo stato di benessere dei nostri figli, dei nostri giovani, o non li recupereremo. Viviamo nel tempo della competizione, dove il successo ricopre uno spazio più importante della vita stessa, degli affetti, delle esperienze. Prevenire questa tendenza può aiutare ad uscire da una sofferenza quotidiana e invisibile. Ritrovare la fiducia nella scuola, nella relazione, in un futuro possibile insieme agli altri e non da soli. È facile capire quali sono gli obiettivi che oggi una scuola dovrebbe porsi. Sono gli stessi che cerchiamo noi adulti: la gioia di stare insieme, di condividere le emozioni con chi è al nostro fianco, di ritrovare il giusto equilibrio tra rischio e paura, tra fiducia nel futuro e prudenza del presente. Ritrovare la capacità di riconoscere le proprie capacità senza temere il giudizio altrui. Solo dopo ci potrà essere una valutazione. Non ora, non adesso, sicuramente non in questi mesi»;
    lo scorso anno scolastico, 2019-2020, il Ministero della Pubblica Istruzione, allora retto dall'Onorevole Lucia Azzolina, in ragione dell'emergenza COVID-19, ha previsto che tutti gli studenti potessero essere ammessi all'anno successivo, concedendo a settembre corsi di recupero per integrare gli apprendimenti non conseguiti dagli studenti che non avessero raggiunto una valutazione sufficiente,

impegna il Governo:

   al fine di preservare la serenità degli studenti, ad adottare iniziative dirette alla riduzione degli oneri di valutazione scolastica in tutte le scuole di ogni ordine e grado in previsione dell'ammissione agli anni successivi vista l'emergenza dovuta alla pandemia COVID-19;
   a prevedere che gli studenti possano essere ammessi all'anno successivo, ad eccezione dei casi in cui persistessero valutazioni lacunose relative all'anno scolastico precedente, 2019-2020, e comunque non riferibili agli effetti della pandemia;
   a concedere la possibilità di recuperare le valutazioni insufficienti a settembre, seguendo corsi di recupero a frequenza obbligatoria.
9/3113/4Romaniello.