ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03113/031

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 515 del 25/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: SNIDER SILVANA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 25/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BIANCHI MATTEO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 25/05/2021


Stato iter:
25/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 25/05/2021
BERGAMINI DEBORAH SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 25/05/2021

PARERE GOVERNO IL 25/05/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/05/2021

CONCLUSO IL 25/05/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03113/031
presentato da
SNIDER Silvana
testo di
Martedì 25 maggio 2021, seduta n. 515

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge all'esame dell'Aula reca misure urgenti per il contenimento della pandemia da Covid-19, in materia di vaccinazioni antiSARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici;
    i dati confortanti che ci provengono dalle terapie intensive impongono di procedere nel più breve tempo possibile con le opportune riaperture e tale decreto-legge va favorevolmente in questo senso;
    la riapertura dei confini è particolarmente cruciale nelle zone di confine che risentono particolarmente dell'isolamento con gli Stati limitrofi; ad oggi, se un cittadino di uno Stato estero intenda fare ingresso in Italia per motivi generici (diversi da lavoro, salute o assoluta urgenza) è tenuto a dichiarare di essersi sottoposto, nelle quarantotto ore antecedenti all'ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo oppure, in caso contrario, a rispettare una serie di obblighi e prescrizioni che comprendono l'isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria;
    dal 24 maggio sembra si sia aggiunto un ulteriore requisito: qualsiasi cittadino straniero che intenda entrare in Italia, al di là della effettiva durata del soggiorno, dovrà compilare anche un cosiddetto modulo di localizzazione (Passenger Location Form – PLF), un documento previsto nell'ordinanza del Ministro della salute del 16 aprile scorso;
    ciò vale anche per i cittadini di Stati esteri che vivono appena al di là del confine;
    questa misura danneggia in particolare i territori delle province di Varese, Como, Sondrio e Vco, le cui economie sono strettamente legate con quelle dei cantoni Ticino, Grigioni e Vallese; i territori in questione si possono considerare sostanzialmente unici da un punto di vista socio-economico, nonostante il confine politico, appare evidente la necessità di allentare le restrizioni attualmente in vigore, esentando dall'obbligo di tampone o quarantena o compilazione di moduli vari gli spostamenti di tutti i cittadini svizzeri che risiedono in prossimità del confine e che intendano fare ingresso in Italia, nonché dei cittadini italiani, anch'essi risiedenti in prossimità del confine, che dopo un ingresso temporaneo giornaliero in Svizzera intendano fare rientro nel nostro Paese;
    vale la pena ricordare che per i cittadini italiani che risiedono in prossimità del confine è già consentito l'ingresso in Svizzera tramite auto, senza l'obbligo di eseguire tamponi o quarantene e parrebbe ingiusto non procedere univocamente in territorio limitrofo che i frontalieri sono già esentati da detti obblighi e non si capisce perché le famiglie ed i vicini degli stessi non possano uscire e rientrare dai e nei territori confinanti così come si spostano nei comuni italiani limitrofi si segnala inoltre che i territori svizzeri confinanti sarebbero considerati attualmente in zona gialla e stanno ponendo particolare attenzione a tutta la normativa COVID a fronte di quanto precede, e tutto ciò considerato,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di rimuovere tutte le restrizioni agli spostamenti per i cittadini italiani e svizzeri residenti all'interno delle fasce di confine già previste per i frontalieri nell'accordo del 1974 in modo da permettere che i cittadini svizzeri e italiani che vivono a ridosso del confine possano spostarsi liberamente, per gli incontri famigliari e per una ripartenza dell'economia in zone strettamente correlate agli spostamenti in questione.
9/3113/31Snider, Bianchi.