ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03113/012

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 515 del 25/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: CARETTA MARIA CRISTINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 25/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 25/05/2021


Stato iter:
25/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 25/05/2021
BERGAMINI DEBORAH SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 25/05/2021

PARERE GOVERNO IL 25/05/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/05/2021

CONCLUSO IL 25/05/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03113/012
presentato da
CARETTA Maria Cristina
testo di
Martedì 25 maggio 2021, seduta n. 515

   La Camera,
   premesso che:
    la proposta in esame, recante la conversione in legge del decreto-legge 1o aprile 2021, n. 44, recante «Misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici», dispone, tra le altre misure in materia di semplificazione dello svolgimento dei concorsi pubblici in relazione alla crisi pandemica da COVID-19;
    come indicato dal Presidente del Consiglio dei Ministri nelle proprie linee di indirizzo e dal Ministro della Pubblica Amministrazione, nonché come chiaramente indicato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la riforma della pubblica amministrazione italiana costituisce un nerbo strategico per il rilancio del Paese;
    come riportato nel documento « La semplificazione amministrativaCome migliorare il rapporto tra Pa e imprese», solo il 2,2 per cento dei collaboratori della PA è definibile come «giovane», contro il 30 per cento della pubblica amministrazione tedesca ed il 21 per cento della pubblica amministrazione francese;
    nella PA italiana, infatti, i soggetti sotto i 30 anni sono meno dell'1 per cento, in quanto l'età media dei dipendenti pubblici è di 51 anni, la più alta dell'area OCSE, con picchi di 54-55 anni, con una quota del 16,9 per cento oltre i 60 anni di età;
    l'ingresso di forza lavoro sotto i 40 anni, giovane, con formazione multidisciplinare, rappresenta un prerequisito strategico per il rilancio della PA in modo funzionale alla crescita del Paese, anche alla luce delle nuove sfide globali imposte dalla crisi pandemica da COVID-19;
    come indicato dal Ministro della Pubblica Amministrazione, l'obiettivo del Governo è garantire un turnover fisiologico, con 500.000 ingressi per cinque anni, dunque 100.000 l'anno, pari al numero di dipendenti pubblici che, secondo stime della Ragioneria Generale dello Stato, andranno in pensione;
    come indicato da una ricerca dell'Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione (IRPA), l'elevato numero di candidati poco qualificati partecipante ai vari concorsi di selezione costituisce un notevole elemento di rallentamento nella fase dì attuazione delle assunzioni nel pubblico impiego;
    come resosi evidente nel PNRR, la PA italiana deve dotarsi di risorse giovani, abituate a contesti multidisciplinari, avvezze all'utilizzo di strumentazioni digitali a dotate di buona conoscenza almeno della lingua inglese, in modo tale che la produttività di ogni singolo elemento inquadrato nel pubblico impiego offra una resa maggiore ed in linea ai nostri principali competitor europei;
    nella Repubblica Francese il percorso di reclutamento qualificato presso i quadri della PA è storicamente passato attraverso l’École Nationale d'Administration (ENA), istituzione fondata su richiesta dell'allora Presidente Charles de Gaulle, con l'ausilio dell'allora Primo Ministro Michel Debré;
    l'obiettivo di tale istituzione era di creare un percorso unicamente meritocratico per la formazione e l'accesso ai quadri più qualificati della pubblica amministrazione francese;
    tale funzione è vagamente ripresa dalla Scuola Nazionale dell'Amministrazione (SNA), già Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (SSPA), funzionalmente dipendente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che recluta personale per la camera dirigenziale con il cosiddetto «corso-concorso»;
    come indicato anche dal Professor Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale, VENA ha rappresentato una risorsa importante per la produzione della classe dirigente francese, sia nei rami politici che nei rami meramente burocratico-amministrativi;
    stanti gli ambiziosi intendimenti in materia di turnover indicati dal Governo e già, soprammenzionati, le disposizioni emergenziali di cui al testo in esame, in materia di semplificazione delle procedure concorsuali, costituiscono una importante opportunità per rilanciare lo strumento dell'alta formazione in ambito del pubblico impiego,

impegna il Governo:

a valutare l'opportunità di:
   disporre tutte le necessarie iniziative, anche di ordine normativo, per rendere strutturale, su base annua, il «corso-concorso» SNA, ai fini di garantire un più ampio turnover della pubblica amministrazione;
   prevedere, nell'ambito sia del predetto «corso-concorso», che nelle altre procedure concorsuali vigenti e future, modalità semplificate di selezione del personale anche sulla valutazione delle conoscenze linguistiche e della giovane età dei candidati, favorendo l'ingresso di nuova forza lavoro nei quadri della pubblica amministrazione;
   redigere una riforma del pubblico impiego che fornisca una maggiore centralità alla SNA nella formazione e selezione del personale della PA altamente qualificato, anche sulla base dell'esperienza fornita dall'ENA francese.
9/3113/12Caretta, Ciaburro.