ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03099/154

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 510 del 18/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2021


Stato iter:
19/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/05/2021
CASTELLI LAURA VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 18/05/2021

PARERE GOVERNO IL 18/05/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/05/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 19/05/2021

CONCLUSO IL 19/05/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03099/154
presentato da
CANCELLERI Azzurra Pia Maria
testo presentato
Martedì 18 maggio 2021
modificato
Mercoledì 19 maggio 2021, seduta n. 511

   La Camera,
   premesso che:
    l'emergenza legata alla pandemia da Coronavirus ha generato conseguenze economiche negative per imprese, lavoratori e famiglie e soprattutto per le donne; come sottolinea anche il PNRR, la pandemia ha prodotto effetti rilevanti sull'occupazione femminile: spesso le donne sono state le prime costrette a rimanere a casa e, purtroppo, in molti casi non sono tornate al lavoro;
    in Italia, a dicembre 2020, su 101 mila persone che hanno perso il lavoro, 99 mila sono donne;
    l'11,3 per cento delle occupate, a dicembre, era ancora in cassa integrazione; quasi il 60 per cento delle donne che ha mantenuto l'occupazione, svolge il lavoro da casa in modalità smart working; il lavoro da remoto, la necessità di seguire i figli anche nelle attività didattiche a distanza, gli oneri domestici e le cure parentali, hanno gravato le donne di nuove responsabilità, nuove «mansioni»; molte donne stanno pensando, per questo, di ridurre il proprio impegno professionale o di lasciare del tutto il lavoro, soprattutto se poco gratificante e non adeguatamente remunerato; una tendenza che minaccia di azzerare anni di conquiste nel lavoro e nell'indipendenza economica, con effetti – ancora da valutare – sull'identità e sul ruolo della donna nella società;
    il Governo ha annunciato una Strategia nazionale per la parità di genere; nel periodo 2021-2026 punta a scalare la classifica del Gender Equality Index, che vede oggi l'Italia ferma al 14o posto, con 63,5 punti su 100;
    il 4 marzo la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha presentato la proposta di una direttiva sulla trasparenza salariale per garantire che nell'Unione Europea donne e uomini ricevano la stessa retribuzione per il medesimo lavoro; la proposta è in procinto di passare al vaglio del Parlamento Europeo,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di introdurre una strategia che miri soprattutto a superare l'attuale divario del cosiddetto gender pay gap, cioè la differenza di retribuzione tra uomini e donne a parità di ruolo, ad attivare politiche rivolte all'occupazione femminile e ad incentivare l'imprenditoria femminile, anche attraverso un accesso privilegiato al credito.
9/3099/154Cancelleri, Martinciglio.