ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03099/150

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 510 del 18/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: GIARRIZZO ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALAIMO ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2021


Stato iter:
19/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 19/05/2021
CASTELLI LAURA VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 18/05/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/05/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 19/05/2021

ACCOLTO IL 19/05/2021

PARERE GOVERNO IL 19/05/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 19/05/2021

CONCLUSO IL 19/05/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03099/150
presentato da
GIARRIZZO Andrea
testo presentato
Martedì 18 maggio 2021
modificato
Mercoledì 19 maggio 2021, seduta n. 511

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame reca disposizioni urgenti per sostenere con misure urgenti le imprese e l'economia, nonché in materia di lavoro, salute e sicurezza, enti territoriali per contrastare effetti devastanti connessi alla pandemia;
    l'emergenza pandemica ha messo in evidenza – ovviamente esasperandolo – tra gli altri anche il problema – già noto – del parossismo della cementificazione e del parallelo consumo di suolo connesso anche al regime fiscale agevolato relativo alla detassazione del reinvestimento degli utili d'impresa nella costruzione di immobili destinati all'azienda. Con la doppia recessione del 2008-2009 e 2011-2013, che ha spazzato via un terzo della base industriale del Paese, ci si è ritrovati con un consistente patrimonio immobiliare industriale, commerciale ed artigianale sfitto, invenduto, e progressivamente abbandonato;
    rilevazioni recenti relative alle dinamiche del mercato immobiliare commerciale segnalano come la pandemia abbia peggiorato la situazione, allargando anche i contorni del fenomeno;
    il settore alberghiero, le attività di commercio all'ingrosso e al dettaglio, la ristorazione e le attività artistiche e di intrattenimento sono tra i settori più colpiti e ciò si riflette in un importante incremento di immobili commerciali dismessi e messi in vendita;
    nel periodo febbraio 2020 – febbraio 2021 a livello nazionale l'offerta di immobili commerciali in vendita è aumentata del 16 per cento, del 22 per cento nel solo settore il settore alberghiero: gli incrementi maggiori riguardano: stabili/palazzi: +27 per cento Alberghi: +22 per cento Laboratori: +18 per cento Capannoni: +17 per cento Magazzini: +15 per cento Uffici: +14 per cento;
    l'aumento è, dunque, diffuso sull'intero territorio nazionale ma sono le Isole, il Sud e il Centro ad aver registrato gli incrementi più alti, con rispettivamente il +36 per cento, il +31 per cento e il +22 per cento rispetto a febbraio 2020. Il Nord Ovest e il Nord Est hanno registrato un incremento più contenuto, rispettivamente del +7 per cento e +8 per cento;
    a livello regionale, in testa vi è il Molise +87 per cento, seguita da: Sardegna +83 per cento, Marche +55 per cento, Calabria +50 per cento, Umbria +40 per cento, Puglia +34 per cento e Abruzzo +31 per cento;
    su base provinciale – rispetto a Venezia (+14 per cento), Firenze (+26 per cento), Roma (+31 per cento) – Napoli ha registrato un incremento di vendite di capannoni pari al 67 per cento;
    la dismissione dei fabbricati a destinazione produttiva (i c.d. capannoni) è un fenomeno diffuso in modo ineguale a livello regionale e macro-regionale, in relazione alle differenze di sviluppo economico evidenziate dai divari dei volumi delle rendite catastali e delle basi imponibili della tassazione immobiliare. Tuttavia, anche dove ha assunto particolare rilevanza, non sono disponibili quantificazioni uniformate dei «capannoni dismessi» tali da consentire comparazioni tra regioni;
    gli interventi di recupero e riqualificazione dei capannoni dismessi, dunque, si sono mossi all'interno di una cornice normativa di iniziativa regionale che non ha contribuito a delineare un quadro organico e chiaro della materia, scontando una frammentazione a livello territoriale;
    in questo contesto è chiaro come la possibilità di recuperare e riqualificare gli immobili produttivi dismessi avrebbe un'importanza ancor più significativa in quelle regioni in cui ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto-legge 20 giugno 2017 n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2017 n. 123 è prevista e disciplinata la possibilità di istituzione delle Zone Economiche Speciali (ZES) all'interno delle quali le imprese già operative o di nuovo insediamento possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative;
    per questi territori sarebbe un'imperdibile occasione di sviluppo e sostegno alla competitività delle imprese interessate;
    la mappatura del fenomeno diventa condizione imprescindibile al fine di predisporre un quadro normativo nazionale organico e coerente a sostegno del rilancio delle realtà economiche produttive attraverso il recupero degli immobili produttivi dismessi;
    avere, altresì, un quadro completo a livello territoriale degli immobili produttivi dismessi sarebbe uno strumento di indubbia utilità per gli imprenditori, in particolare per coloro che vogliono investire nelle aree sede di Zes,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di istituire, in un'ottica di agevolazione dell'attività di impresa e di riposizionamento competitivo delle aree produttive, con particolare riferimento a quelle situate nelle regioni sedi di Zes, il Registro nazionale informatico degli immobili produttivi dismessi.
9/3099/150. (Testo modificato nel corso della seduta) Giarrizzo, Alaimo, Scanu.