ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03099/144

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 510 del 18/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: CORNELI VALENTINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
INVIDIA NICCOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2021


Stato iter:
19/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 19/05/2021
CASTELLI LAURA VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 18/05/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/05/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 19/05/2021

ACCOLTO IL 19/05/2021

PARERE GOVERNO IL 19/05/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 19/05/2021

CONCLUSO IL 19/05/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03099/144
presentato da
CORNELI Valentina
testo presentato
Martedì 18 maggio 2021
modificato
Mercoledì 19 maggio 2021, seduta n. 511

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame reca misure a sostegno delle imprese e dell'economia e disposizioni in materia di lavoro, ivi comprese misure relative alla previdenza sociale dei lavoratori;
    gli indennizzi previsti per le partite Iva non risultano sufficienti, in quanto, molti liberi professionisti, a causa della crisi economico/sanitaria dovuta al COVID-19, sono stati costretti a cessare la propria attività rimanendo disoccupati;
    molte piccole e medie imprese risultano essere rimaste escluse dagli indennizzi previsti dal provvedimento in esame in quanto non rientranti nei parametri utilizzati per l'erogazione delle indennità in questione;
    con la legge 30 dicembre 2020, n. 178, «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023» è stato introdotto il cosiddetto «anno bianco» ovvero l'esonero dei contributi previdenziali ai lavoratori autonomi e ai professionisti, anche iscritti a Casse di previdenza di categoria, che abbiano avuto una riduzione di fatturato o corrispettivi nel 2020 pari almeno al 33 per cento rispetto all'anno precedente, e a patto di non superare i 50.000 euro di reddito per il 2019;
    la legge di bilancio 2021 ha introdotto anche la ISCRO (Indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa), ovvero la cassa Integrazione per i lavoratori autonomi, che verrà erogata dall'INPS e potranno beneficiarne coloro che esercitano un'attività abituale di lavoro autonomo, iscritti alla Gestione Separata INPS;
    l'ISCRO potrà essere erogata soltanto in favore dei lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS. Sono esclusi, infatti, tutti coloro che sono iscritti alla Gestione Commercianti, così come sono esclusi i professionisti iscritti presso le casse previdenziali private, quali ad esempio, commercialisti, avvocati, medici e giornalisti;
    l'importo erogato dalla ISCRO è pari al 25 per cento di quanto percepito l'anno precedente, ha una durata di 6 mesi e va da un importo minimo di 250 euro ed un importo massimo di 800 euro mensili;
    ad oggi per poter accedere alla misura bisogna non essere titolari di altri trattamenti pensionistici, non essere assicurati anche presso altre forme previdenziali obbligatorie, non percepire altri redditi, aver prodotto un reddito da lavoro autonomo nell'anno precedente a quello di presentazione della domanda inferiore di almeno il 50 per cento rispetto alla media dei medesimi redditi percepiti nei tre anni precedenti a quello valutato per poter veder accettata la domanda, essere iscritto alla gestione separata Inps da almeno 4 anni con una partita Iva attiva dallo stesso periodo e infine aver avuto, nell'anno precedente, un reddito massimo comunque non superiore a 8.145 euro;
    attualmente non possono accedere alla ISCRO i liberi professionisti, che pur trovandosi in grave difficoltà economica a causa del perdurare della pandemia in atto e della conseguente crisi economia e sociale, non sono iscritti alla gestione separata INPS;
    vi è la necessità di estendere questa misura anche a tutti coloro che svolgono attività di lavoro autonomo e che sono iscritti ad una cassa di previdenza diversa dalla gestione separata INPS,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità di modificare i requisiti di accesso alla ISCRO in modo da poter rendere accessibile la misura anche a tutti coloro che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo e hanno aperto la partita Iva meno di 4 anni con conseguente iscrizione alla gestione separata INPS;
   a valutare l'opportunità di estendere l'ISCRO anche a tutti i liberi professionisti che svolgono attività di lavoro autonomo iscritti ad una Cassa previdenziale privata e ad un albo professionale, in modo da poter sostenere anche questa categoria di lavoratori ad oggi in grande difficoltà;
   a valutare l'opportunità di eliminare tra i requisiti di accesso alla misura ISCRO, il calcolo della media dei redditi percepiti nei precedenti 3 anni rispetto all'anno di richiesta dell'indennità;
   a valutare l'opportunità di estendere il cosiddetto «anno bianco» ovvero l'esonero dei contributi previdenziali ai lavoratori autonomi e ai professionisti, anche iscritti a Casse di previdenza di categoria, oltre il 2021 a causa del perdurare della crisi economica e sociale che sta colpendo il nostro Paese;
   a valutare l'opportunità di prevedere, nel primo provvedimento utile, un contributo economico per la ripartenza delle piccole e medie imprese rimaste escluse dagli indennizzi previsti nel provvedimento in esame.
9/3099/144. (Testo modificato nel corso della seduta) Corneli, Invidia.