ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03099/143

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 510 del 18/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: MARINO BERNARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/05/2021


Stato iter:
19/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 19/05/2021
CASTELLI LAURA VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 18/05/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/05/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 19/05/2021

ACCOLTO IL 19/05/2021

PARERE GOVERNO IL 19/05/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 19/05/2021

CONCLUSO IL 19/05/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03099/143
presentato da
MARINO Bernardo
testo presentato
Martedì 18 maggio 2021
modificato
Mercoledì 19 maggio 2021, seduta n. 511

   La Camera,
    in sede di esame del disegno di legge recante «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19»,
   premesso che:
    a causa della pandemia da coronavirus, la mobilità è stata in concreto fortemente ridimensionata, oltre che dai divieti e dalle limitazioni imposte dalle singole Autorità nazionali per comprimere la diffusione dell'infezione, dalle rimodulazioni della pianificazione delle frequenze operate autonomamente dalle imprese di trasporto, ivi comprese le compagnie aeree e marittime e tale limitazione ha contribuito fortemente alla crisi del comparto aereo;
    tutt'oggi, nonostante l'allentamento dei divieti di mobilità sul territorio, a causa dell'incertezza sulla oramai famigerata curva epidemiologica, non è chiaro se e per quanto tempo la contrazione della domanda di trasporto, causa della crisi del comparto aereo, persisterà;
    la contrazione della domanda ha reso insostenibile per qualsiasi vettore il mantenimento delle frequenze antecedenti alla crisi. Divieti e restrizioni di traffico prima e contrazione della domanda poi hanno interessato sotto più profili anche i servizi aerei assoggettati ad oneri di servizio pubblico;
    la crisi che ha interessato il comparto dei trasporto aereo e quello aeroportuale ha confermato come il mantenimento di un adeguato livello operativo di tali settori postuli comunque, anche nel generale contesto di un mercato liberalizzato, un intervento pubblico, per assicurare i collegamenti indispensabili, per quelle aree in cui non potrebbero essere assicurati stabilmente, autonomamente ed efficientemente dal mercato;
    sicuramente, la crisi del comparto ha avuto il suo peso nella già precaria situazione della Compagnia area Air Italy la cui assemblea degli azionisti di Air Italy S.p.A. (Alisarda per il 51 per cento, Qatar Airways per il 49 per cento, tramite AQA Holding) a fronte delle ripetute perdite e delle persistenti condizioni negative di mercato e di settore, ha deciso di mettere Air Italy in liquidazione in bonis (liquidazione volontaria) ponendo a repentaglio 1450 posti di lavoro rischiando di compromette l'intera economia della Sardegna;
    secondo fonti di stampa, nel corso del terzo incontro tra sindacati e manager della compagnia area, sarebbe emerso che non ci siano spazi per rimettere in discussione la procedura, per la chiusura definitiva della liquidazione;
    considerata l'indisponibilità dell'Azienda al prorogare la cassa integrazione e considerato che la chiusura della procedura di licenziamento collettivo, porterebbe 1450 lavoratori fuori dall'azienda nel giro di poche settimane;
   considerato il ruolo chiave che la compagnia Airltaly (già Meridiana) ha avuto per la tutela del diritto alla mobilità da e verso la Sardegna e considerato che agli ultimi bandi hanno partecipato solo Alitalia e la stessa Airltaly;
    se Alitalia, a causa dell'attuale crisi che sta attraversando, non fosse più in grado di garantire la continuità territoriale da e per la Sardegna si genererebbe un grave danno per i cittadini e per un'intera Regione quando supereremo l'emergenza sanitaria e cadranno le esigenze di tutela della salute pubblica, purtroppo si percepiranno ancora gli strascichi della consequenziale crisi economica e si dovrà riflettere se, partendo dal presupposto che Io Stato deve garantire, quanto meno ai residenti nelle Isole, pari opportunità di mobilità da e verso qualunque altra parte del territorio nazionale, non sia opportuno investire in una compagnia aerea che nel garantire questi collegamenti non ricorra alle professionalità dei 1450 dipendenti Airltaly,

impegna il Governo

in considerazione della crisi economica derivante dall'emergenza pandemica, a valutare l'opportunità di assumere tutte le opportune iniziative volte a prorogare la cassa integrazione ai dipendenti Airltaly e a valutare l'opportunità di tutelare i lavoratori e le professionalità acquisite attraverso tutti gli strumenti normativi a disposizione.
9/3099/143. (Testo modificato nel corso della seduta) Marino, Scanu.