Legislatura: 18Seduta di annuncio: 510 del 18/05/2021
Primo firmatario: CIMINO ROSALBA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 18/05/2021 CASTELLI LAURA VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
ACCOLTO IL 18/05/2021
PARERE GOVERNO IL 18/05/2021
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/05/2021
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 19/05/2021
CONCLUSO IL 19/05/2021
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame muove dalla straordinaria necessità ed urgenza di adottare delle disposizioni che rendano possibile, nell'attuale contesto emergenziale dovuto alla recrudescenza della
pandemia da COVID-19, il sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali;
in particolare l'articolo 36, comma 1, incrementa di 200 milioni di euro per il 2021 la dotazione del Fondo di parte corrente destinato alle emergenze nei settori dello spettacolo, del cinema e dell'audiovisivo, insorte a seguito delle misure adottate per il contenimento del COVID-19 istituito dall'articolo 89, comma 1, del decreto-legge n. 18 del 2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 27 del 2020;
il suddetto articolo, inoltre, stabilisce che, al fine di sostenere le attività teatrali e gli spettacoli dal vivo, alle imprese che svolgono tali attività e che abbiano subito nell'anno 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 20 per cento rispetto al 2019 è riconosciuto un credito di imposta del 90 per cento, quale contributo straordinario;
invero tali misure non riescono a tutelare in maniera adeguata le aziende dello spettacolo che si occupano del noleggio, installazione di attrezzature ed impianti audio, video, luci e allestimenti tecnico scenografici, comunemente denominate «aziende SERVICE»;
le aziende dello spettacolo «SERVICE» sono individuate nei codici Ateco 77.39.94, 90.02.01; 90.02.09, 14.13.20 (esclusivamente per noleggiatori di costumi teatrali), 79.90.11;
essendo una categoria atipica, questo settore utilizza attrezzature ad alta evoluzione tecnologica, di conseguenza, a causa del mancato impiego, le attrezzature subiscono una perdita di valore, in soli 18 mesi, pari o superiore addirittura al 50 per cento. Bisogna precisare altresì, che alcune delle aziende del settore, per far fronte a tutti i costi fissi, hanno dovuto vendere e in alcuni casi svendere parte delle loro attrezzature, attribuendo a questo fatturato la causa di esclusione dai ristori,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative volte a prevedere, nei limiti di finanza pubblica, un sostegno economico per le aziende di cui sopra attribuendo un contributo a fondo perduto pari al 40 per cento calcolato sulla media dei volumi d'affari (desumibili da dichiarazione iva) degli anni 2018/2019 rispetto all'anno 2020;
a valutare l'opportunità di prevedere, inoltre, il riconoscimento sia di un credito d'imposta al 100 per cento per l'anno 2020 per oneri utenze energia elettrica e fino alla totale ripartenza indipendentemente dal fatturato, sia un credito d'imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda di cui all'articolo 28 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, esteso ad almeno i tre mesi dopo la ripartenza indipendentemente dal fatturato.
9/3099/119. Cimino.