ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03099/109

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 510 del 18/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: TRIPODI ELISA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2021
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2021


Stato iter:
19/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/05/2021
Resoconto TRIPODI ELISA MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 18/05/2021
CASTELLI LAURA VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/05/2021

ACCOLTO IL 18/05/2021

PARERE GOVERNO IL 18/05/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/05/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 19/05/2021

CONCLUSO IL 19/05/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03099/109
presentato da
TRIPODI Elisa
testo presentato
Martedì 18 maggio 2021
modificato
Mercoledì 19 maggio 2021, seduta n. 511

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 2 istituisce, nello stato di previsione del Ministero del turismo, un fondo con una dotazione di 700 milioni di euro per il 2021 destinato alla concessione di contributi in favore di soggetti esercenti attività di impresa di vendita di beni o servizi al pubblico, svolte nei comuni ubicati all'interno di comprensori sciistici;
    in particolare, la misura intende far fronte alla mancata apertura al pubblico della stagione sciistica invernale 2020/2021 disponendo risorse in favore degli esercenti attività di impianti di risalita a fune, dei maestri di sci iscritti negli appositi albi professionali e delle scuole di sci presso le quali i medesimi maestri risultano operanti, oltre che somme da assegnare alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, per essere erogati in favore delle imprese turistiche localizzate nei comuni ubicati all'interno di comprensori sciistici;
    purtuttavia, è doveroso evidenziare che le risorse stanziate dal decreto sostegni in esame, sebbene rappresentino un forte segnale di attenzione del Governo nei confronti della montagna e del turismo invernale, appaiono insufficienti ad indennizzare in modo adeguato tutte le categorie produttive che contribuiscono direttamente e indirettamente allo sviluppo del settore del turismo di montagna e che sono state fortemente penalizzate dalle restrizioni imposte per fronteggiare la pandemia;
    le misure relative alla chiusura degli impianti nei comprensori sciistici, disposte dal decreto n. 172 del 2020, al divieto di spostamento tra regioni e alla chiusura delle attività durante le festività natalizie, seppur introdotte per fronteggiare i rischi sanitari, hanno pregiudicato irrimediabilmente l'intera stagione invernale e, di conseguenza, l'intero indotto che è vitale, non solo per la montagna, ma per l'intero Paese;
    la situazione che il comparto della Montagna Bianca Italiana si trova ad affrontare potrebbe portare all'annullamento di un settore dell'economia che incide per una quota di circa l'11 per cento sul totale del Pil turistico nazionale, rappresentando quindi una cifra di poco superiore all'1 per cento del complessivo Pil italiano; la perdita stimata dell'intero indotto è pari almeno a 20 miliardi di euro se si considera che attorno alla stagione invernale ci sono alcune centinaia di migliaia di posti di lavoro, per lo più stagionali, legati alle attività di noleggi, di scuole di sci, oltre che ristoranti, rifugi, alberghi, bar, negozi e tutte le altre attività economiche legate, dall'artigianato alla filiera alimentare, senza dimenticare il settore dei trasporti privati, dei servizi, della moda, dei carburanti e così via;
    alla luce dei fatti esposti, appare evidente che le attività che caratterizzano l'economia invernale di montagna sono innumerevoli, diversificate, ma tutte inequivocabilmente interconnesse e, nel perdurare dell'attuale condizione emergenziale, si ritiene necessario che il Governo metta in atto ogni misura necessaria al fine di indennizzare in modo adeguato tutte le categorie produttive che contribuiscono direttamente e indirettamente allo sviluppo del settore del turismo di montagna che hanno e, stanno continuando a subire, un significativo danno economico,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di prevedere, nel prossimo provvedimento legislativo utile, lo stanziamento di ulteriori risorse finanziare destinate ad indennizzare in modo adeguato tutte le categorie produttive che contribuiscono direttamente e indirettamente allo sviluppo del settore relativo al turismo di montagna e che sono state penalizzate dalle restrizioni imposte per fronteggiare la diffusione del COVID-19, attraverso l'erogazione di ristori economici che tengano in considerazione il fatturato pregiudicato dalle conseguenze sull'intero comparto della pandemia attualmente in corso.
9/3099/109Elisa Tripodi, Sut, De Carlo, Ascari.