ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02921/083

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 467 del 11/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: NITTI MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/03/2021


Stato iter:
11/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/03/2021
MALPEZZI SIMONA FLAVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 11/03/2021

PARERE GOVERNO IL 11/03/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 11/03/2021

CONCLUSO IL 11/03/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02921/083
presentato da
NITTI Michele
testo di
Giovedì 11 marzo 2021, seduta n. 467

   La Camera,
   premesso che:
    il rapporto dell'Osservatorio Spettacolo SIAE sul 2020, diffuso lo scorso 18 febbraio, ha fotografato in maniera netta e impietosa la crisi del mondo dello spettacolo causata dal coronavirus;
    il rapporto ha sostanzialmente confermato «le tendenze emerse dalle cifre relative al periodo da gennaio a giugno dell'anno scorso, che erano state pubblicate nel mese di novembre: complessivamente gli eventi sono diminuiti del 69,29 per cento, gli ingressi hanno segnato un calo del 72,90 per cento, la spesa al botteghino è scesa del 77,58 per cento mentre la spesa del pubblico ha avuto una riduzione dell'82,24 per cento»;
    nei primi due mesi del 2020, quando ancora non era scattata l'emergenza sanitaria, non solo gli eventi erano in crescita del 3,38 per cento rispetto all'anno precedente, ma si era registrato un aumento degli ingressi del 15,49 per cento grazie ad una grande partecipazione del pubblico, con una spesa superiore a quella dello stesso periodo dell'anno precedente (+17,23 per cento). Nel periodo che va dal 1 gennaio al 22 febbraio 2020 «hanno riportato il più alto incremento in termini di eventi le mostre (+9,51 per cento) e il cinema (+6,75 per cento), mentre i concerti hanno registrato una timida crescita in termini di offerta (+1,21 per cento) ma un forte incremento della spesa al botteghino (+26,54 per cento)»;
    il rapporto SIAE non manca di ricordare come da marzo 2020 «sono stati chiusi al pubblico tutti i luoghi della cultura e sono stati annullati gli spettacoli di qualsiasi natura, inclusi quelli teatrali e cinematografici. Solo a partire dal mese di maggio sono stati riaperti, a determinate condizioni, i musei e gli altri luoghi della cultura e da giugno 2020 è stato possibile lo svolgimento di spettacoli in sale teatrali, sale da concerto, cinema e in altri spazi, sebbene con una diminuzione della capienza massima. Tuttavia a ottobre 2020, in considerazione dell'andamento dell'epidemia e dell'incremento dei casi sul territorio nazionale, sono state nuovamente introdotte, progressivamente, le stesse limitazioni disposte nei primi mesi dell'anno. Tutto ciò ha determinato gravi perdite per il settore dello spettacolo con pesanti ricadute anche sui livelli occupazionali»;
    l'ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, ha previsto per il mondo dello spettacolo, dopo un confronto con il CTS e le integrazioni ai protocolli di sicurezza, la possibilità di riapertura di teatri e cinema dal 27 marzo nelle regioni in zona gialla e nel pieno rispetto di stringenti misure igienico sanitarie;
    l'aumentare dei contagi e la curva epidemiologica che non accenna ad abbassarsi, potrebbero spingere il governo a dover rivedere le misure;
    un nuovo stop fino a data da destinarsi degli eventi culturali aperti al pubblico rappresenterebbe un nuovo duro colpo per gli oltre 300 mila tra artisti, musicisti, attori, cantanti, ballerini e maestranze che risultano ormai impossibilitati a svolgere la loro professione da oltre un anno;
    il 9 marzo, dopo che nei consueti controlli anti-Covid svolti in teatro, 45 artisti e lavoratori sono risultati debolmente positivi, salvo poi risultare negativi al successivo tampone di controllo, il Sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano Dominique Meyer ha lanciato un appello al governo, chiedendo che «tutti gli artisti che non possono portare la mascherina, come cantanti, coristi, attori di prosa, fiati, ballerini, siano vaccinati»,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di pianificare una campagna di vaccinazione espressamente rivolta ai lavoratori dello spettacolo, in subordine alle categorie già individuate in ordine di priorità secondo il Piano strategico dell'Italia per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19, per consentire di operare in massima sicurezza all'interno dei luoghi dello spettacolo.
9/2921/83Nitti.