Legislatura: 18Seduta di annuncio: 477 del 30/03/2021
Primo firmatario: DONZELLI GIOVANNI
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 30/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 30/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione DICHIARAZIONE GOVERNO 30/03/2021 AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) PARERE GOVERNO 31/03/2021 Resoconto AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) Resoconto AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
DISCUSSIONE IL 30/03/2021
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/03/2021
INVITO AL RITIRO IL 31/03/2021
PARERE GOVERNO IL 31/03/2021
NON ACCOLTO IL 31/03/2021
PARERE GOVERNO IL 31/03/2021
RESPINTO IL 31/03/2021
CONCLUSO IL 31/03/2021
La Camera,
premesso che:
l'articolo 5 reca «Princìpi e criteri direttivi per l'attuazione della direttiva (UE) 2018/2001, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili»;
l'attuale formulazione dell'articolo 3 del decreto del Ministro dello sviluppo economico 4 luglio 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 186 del 9 agosto 2019, recante «Incentivazione dell'energia elettrica prodotta dagli impianti eolici on shore, solari fotovoltaici, idroelettrici e a gas residuati dei processi di depurazione», penalizza in modo troppo pesante coloro che hanno già affrontato un iter autorizzativo basato sulla normativa vigente prima dell'adozione della direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000;
considerato il non indifferente dispendio di tempo e di risorse economiche necessario per definire una progettazione coerente con quanto disposto dalla legislazione vigente al momento della richiesta, il Parlamento ha il dovere morale di intervenire con apposite norme per evitare la produzione di effetti irragionevolmente e sostanzialmente retroattivi a carico di impianti idroelettrici già autorizzati che, quasi sempre, sono stati sottoposti a una procedura per la valutazione d'impatto ambientale, anche al fine di evitare pericolosi rischi sotto l'aspetto della proporzionalità delle misure adottate a livello europeo. Tali impianti sono stati già progressivamente penalizzati dalla riduzione delle «tariffe verdi» previste per la produzione dell'energia idroelettrica nazionale;
in particolare, il citato decreto del Ministro dello sviluppo economico 4 luglio 2019, che definisce in modo puntuale i criteri per la valutazione degli impatti delle derivazioni, non indica i valori soglia da utilizzare nelle diverse formule, valori che, invece, sono indicati nelle tabelle emanate dalle autorità di bacino ai sensi della «direttiva derivazioni»;
in assenza di una ponderazione più puntuale degli interessi coinvolti, tali valori mettono in grave difficoltà sia chi oggi intende progettare un impianto tradizionale di piccole o medie dimensioni, in particolare in ambito alpino, sia chi deve verificare che gli impianti già autorizzati ai sensi della normativa previgente siano in regola con le nuove disposizioni per poter accedere agli incentivi ai sensi dell'articolo 3 del citato decreto del Ministro dello sviluppo economico 4 luglio 2019,
impegna il Governo
ad adottare ogni iniziativa necessaria affinché gli impianti idroelettrici autorizzati prima della data di entrata in vigore del decreto del Ministro dello sviluppo economico 4 luglio 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 186 del 9 agosto 2019, siano ammessi a beneficiare degli incentivi ivi previsti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili anche in deroga alle condizioni previste dalla lettera c) del comma 5 dell'articolo 3 del medesimo decreto.
9/2757/69. Donzelli, Delmastro Delle Vedove, Ciaburro.