ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02757/067

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 477 del 30/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: ROTELLI MAURO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 30/03/2021


Stato iter:
31/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 30/03/2021
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
PARERE GOVERNO 31/03/2021
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/03/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/03/2021

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 31/03/2021

PARERE GOVERNO IL 31/03/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 31/03/2021

CONCLUSO IL 31/03/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02757/067
presentato da
ROTELLI Mauro
testo presentato
Martedì 30 marzo 2021
modificato
Mercoledì 31 marzo 2021, seduta n. 478

   La Camera,
   premesso che:
    in questi giorni hanno particolarmente colpito le immagini del fiume Po in secca al livello idrometrico di agosto. Tale situazione ha ingenti impatti economici sulla semina e rischia di compromettere i raccolti;
    le sempre più frequenti e persistenti siccità mettono a dura prova l'approvvigionamento idrico della Penisola. Ad aggravare la situazione concorrono anche l'annoso problema delle perdite lungo la rete e i nodi irrisolti sulle fogne non depurate;
    l'Italia è il terzo stato con più procedure di infrazione in tema ambientale. Sono 25 le infrazioni sul tema ricevute dall'Italia dal 2003 al 2020, 6 di queste solo nel 2020;
    nel maggio 2018, la Corte di giustizia Ue ha imposto all'Italia una multa da 25 milioni di euro, più 30 milioni per ogni semestre di ritardo nella messa a norma delle aree sprovviste di reti fognarie o sistemi di trattamento delle acque reflue;
    il Recovery Plan potrebbe essere l'occasione giusta per adempiere alle richieste dell'Unione europea in materia ambientale e creare una fitta rete di invasi in grado di servire le esigenze dell'agricoltura anche attraverso il recupero delle acque reflue o l'uso di dissalatori,

impegna il Governo

ad adempiere quanto prima alle indicazioni dell'Unione Europea in materia di acque reflue per destinare i risparmi dovuti alla cessazione delle sanzioni alla creazione di una rete di invasi e dissalatori sul territorio in grado di garantire le esigenze idriche in agricoltura.
9/2757/67Rotelli, Prisco, Ciaburro.