Legislatura: 18Seduta di annuncio: 486 del 14/04/2021
Primo firmatario: MOLLICONE FEDERICO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 14/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 14/04/2021 Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 14/04/2021
ACCOLTO IL 14/04/2021
PARERE GOVERNO IL 14/04/2021
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 14/04/2021
CONCLUSO IL 14/04/2021
La Camera,
premesso che:
il testo del disegno di legge reca la ratifica e l'esecuzione del Protocollo di emendamento alla Convenzione sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale, fatto a Strasburgo il 10 ottobre 2018;
in particolare, la nuova formulazione evidenzia come sia necessario garantire i diritti di dignità e la libertà individuale in rapporto alla diversificazione, all'intensificazione e alla globalizzazione del trattamento dei dati e dei flussi di dati personali, nonché il diritto della persona a controllare i propri dati e il trattamento di essi;
il nuovo Protocollo indica la necessità di una promozione a livello globale del rispetto della privacy e della protezione dei dati personali;
è notizia d'attualità il furto dei dati personali di 533 milioni di utenti della piattaforma Facebook, avvenuto nel 2019 ma reso noto soltanto la scorsa settimana e la vendita di un database di 500 milioni dati di profili di Linkedln (anche di utenti italiani), ottenuti con la tecnica dello «scraping» su cui il Garante della Privacy italiano ha aperto un'istruttoria;
il 9 aprile la società di sicurezza informatica Swascan ha scoperto un altro annuncio online di vendita di 70 milioni di dati di profili provenienti da Twitter;
la circostanza deve far riflettere chi gestisce questa infinita mole di dati, rammentando le responsabilità che, in virtù delle diverse leggi che in ogni angolo del pianeta tutelano le informazioni personali, gravano su chi li utilizza, anche al fine di garantire la sovranità digitale;
le segnalazioni per violazioni dei dati sulle piattaforme digitali spesso hanno tempi, in media, di 48 ore di risposta;
l'autoregolamentazione delle piattaforme digitali ha significato, spesso, la cancellazione arbitraria di contenuti e account, anche giornalistici, con violazione del principio costituzionalmente tutelato di manifestazione del pensiero,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di:
a) adottare qualsiasi iniziativa, anche in sede europea e internazionale, al fine di regolamentare la sicurezza sulle piattaforme digitali telematiche, al fine di garantire la sicurezza dei dati dei cittadini, riconoscendo, inoltre, l'identità digitale di ogni persona, tutelandone i dati personali;
b) adottare qualsiasi iniziativa, di carattere urgente e necessario, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, per aumentare il perimetro delle competenze delle Autorità nazionali e sovranazionali anche istituendo un meccanismo di arbitrato in tempo reale sulle violazioni e sulle segnalazioni che avvengono sulle piattaforme digitali.
9/2579/1. (Testo modificato nel corso della seduta) Mollicone.