CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 settembre 2023
170.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 58

SEDE REFERENTE

  Giovedì 21 settembre 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 8.25.

Ratifica ed esecuzione del Trattato di assistenza giudiziaria in materia penale tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Senegal, fatto a Dakar il 4 gennaio 2018.
C. 1149 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviata nella seduta del 28 giugno scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, dà conto delle sostituzioni. Avverte che sono pervenutiPag. 59 tutti i prescritti pareri. In particolare, si sono espresse favorevolmente le Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio e Finanze.

  La Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Ghana in materia di cooperazione nel settore della difesa, fatto ad Accra il 28 novembre 2019.
C. 1150 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviata nella seduta del 28 giugno scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che sono pervenuti tutti i prescritti pareri. In particolare, si sono espresse favorevolmente le Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Difesa, Bilancio, Attività produttive e Affari sociali.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 8.30.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 21 settembre 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 8.30.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2022-2023.
C. 1342 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione)
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giulio TREMONTI, presidente, segnala che la XIV Commissione, competente in sede referente, ha chiesto di ricevere le relazioni approvate dalle Commissioni in sede consultiva entro le ore 15 di giovedì 28 settembre.
  Dal punto di vista procedurale, ricorda che l'esame del disegno di legge di delegazione europea si concluderà con l'approvazione di una relazione e con la nomina di un relatore o una relatrice che potrà partecipare, per riferirvi, alle sedute della Commissione XIV.
  In tale contesto sono trasmesse alla XIV Commissione, oltre alla relazione e ai possibili emendamenti approvati, anche le eventuali relazioni di minoranza presentate, per le quali ciascun proponente può partecipare per riferirvi alle sedute della stessa XIV Commissione.
  In considerazione della facoltà riconosciuta alle Commissioni di settore di presentare emendamenti anche presso la XIV Commissione, propone che la Commissione rinunci al termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge di delegazione europea, anche in base a quanto potrà eventualmente essere valutato in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentantiPag. 60 dei gruppi, convocato in data odierna.
  Dà quindi la parola al relatore, deputato Calovini, affinché illustri il provvedimento in titolo.

  Giangiacomo CALOVINI (FDI), relatore, in via preliminare, ricorda che il disegno di legge di delegazione europea è predisposto ai sensi dell'articolo 29 della legge n. 234 del 2012, che stabilisce che il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro per gli affari europei, di concerto con il Ministro degli affari esteri e con gli altri Ministri interessati, entro il 28 febbraio di ogni anno presenta alle Camere, previo parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, tale disegno di legge.
  Illustra, quindi, il contenuto del disegno di legge di delegazione europea – stabilito dall'articolo 30, comma 2, della citata legge n. 234 del 2012 –, che prevede: disposizioni per il conferimento al Governo di delega legislativa volta esclusivamente all'attuazione delle direttive europee e delle decisioni quadro da recepire nell'ordinamento nazionale; disposizioni per il conferimento al Governo di delega legislativa diretta a modificare o abrogare disposizioni statali vigenti, limitatamente a quanto indispensabile per garantire la conformità dell'ordinamento nazionale ai pareri motivati indirizzati all'Italia dalla Commissione europea o al dispositivo di sentenze di condanna per inadempimento emesse della Corte di giustizia dell'UE; disposizioni che autorizzano il Governo a recepire le direttive in via regolamentare; delega legislativa al Governo per la disciplina sanzionatoria di violazioni di atti normativi dell'Unione europea; delega legislativa al Governo limitata a quanto necessario per dare attuazione ad eventuali disposizioni non direttamente applicabili contenute in regolamenti europei; disposizioni che, nelle materie di competenza legislativa delle Regioni e delle Province autonome, conferiscono delega al Governo per l'emanazione di decreti legislativi recanti sanzioni penali per la violazione delle disposizioni UE recepite dalle Regioni e dalle Province autonome; disposizioni che individuano i princìpi fondamentali nel rispetto dei quali le Regioni e le Province autonome esercitano la propria competenza normativa per recepire o per assicurare l'applicazione di atti dell'Unione europea nelle materie di cui all'articolo 117, terzo comma, della Costituzione; disposizioni che, nell'ambito del conferimento della delega legislativa, autorizzano il Governo ad emanare testi unici per il riordino e per l'armonizzazione di normative di settore; delega legislativa al Governo per l'adozione di disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi emanati.
  Nello specifico, rileva che il disegno di legge in esame consta di tredici articoli, divisi in tre Capi. L'articolato contiene princìpi e criteri direttivi specifici per l'esercizio della delega relativa a sette direttive, nonché per l'adeguamento della normativa nazionale a quattro regolamenti europei. L'annesso Allegato A ha ad oggetto dieci direttive.
  Osserva che nella relazione illustrativa al disegno di legge, tra le altre cose, il Governo precisa che nel disegno di legge è presente un solo Allegato poiché tutte le direttive europee contenute nel disegno di legge saranno attuate con decreti legislativi sottoposti all'esame delle competenti Commissioni parlamentari per l'espressione del prescritto parere; l'Esecutivo precisa, altresì, che nel disegno di legge sono state inserite le direttive dell'Unione europea pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE alla data dell'8 giugno 2021; da ultimo, nella relazione illustrativa si riferisce sullo stato di conformità dell'ordinamento interno al diritto dell'Unione europea e sullo stato delle eventuali procedure d'infrazione, dando conto, in particolare, della giurisprudenza della Corte di giustizia dell'UE relativa alle eventuali inadempienze e violazioni da parte della Repubblica italiana di obblighi derivanti dal diritto dell'UE.
  Al riguardo, evidenzia che il numero delle procedure d'infrazione a carico dell'Italia alla data del 31 dicembre 2022 ammontava a 82, di cui 57 per violazione del diritto dell'Unione e 25 per mancato recepimento di direttive. In base agli ultimi dati disponibili sulla piattaforma banca dati Pag. 61EUR-Infra del Dipartimento per le politiche europee, alla data del 15 settembre 2023 le procedure di infrazione aperte a carico dell'Italia ammontano a 84, di cui 63 per violazione del diritto dell'Unione e 21 per mancato recepimento di direttive.
  Venendo al merito del provvedimento, rileva che tra le disposizioni dell'articolato e le direttive elencate nell'Allegato A non figurano materie di specifico interesse per la Commissione affari esteri. Pertanto, rinviando alla documentazione predisposta dal Servizio Studi per ogni ulteriore approfondimento, si limita segnalare gli articoli che incrociano gli ambiti di competenza della Commissione.
  In primo luogo, evidenzia l'articolo 3, che reca specifici princìpi e criteri di delega al Governo per il recepimento della direttiva (UE) 2022/2555, relativa a misure per un livello comune elevato di cyber-sicurezza nell'Unione europea.
  In estrema sintesi, ricorda che tale direttiva, il cui termine per il recepimento è fissato al 17 ottobre 2024, mira ad aggiornare la disciplina del settore, tenendo conto della crescente digitalizzazione del mercato interno e di un panorama in evoluzione delle minacce alla cyber-sicurezza. In particolare, la direttiva: stabilisce obblighi per gli Stati membri di adottare una strategia nazionale per la cyber-sicurezza, designare autorità nazionali competenti e punti di contatto unici; prevede che gli Stati membri stabiliscano obblighi di gestione e segnalazione dei rischi di cyber-sicurezza per i soggetti indicati come soggetti essenziali nell'allegato I e come soggetti importanti nell'allegato II; prevede che gli Stati membri stabiliscano obblighi in materia di condivisione delle informazioni sulla cyber-sicurezza.
  Inoltre, osserva che essa prevede l'istituzione di una rete europea delle organizzazioni di collegamento per le crisi informatiche EU-CyCLONe, volta a sostenere la gestione coordinata degli incidenti di cyber-sicurezza su vasta scala.
  Segnala, altresì, l'articolo 11, che reca la delega al Governo per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2018/1672, relativo ai controlli sul denaro contante in entrata nell'Unione o in uscita dall'Unione. Come specificato dal Governo nella relazione illustrativa, tale regolamento ha integrato la legislazione dell'Unione per il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, armonizzando le misure volte al monitoraggio del trasporto transfrontaliero di denaro, nonché quelle volte alla condivisione e utilizzazione delle relative informazioni.
  Segnalo, inoltre, nell'Allegato A la direttiva (UE) 2022/2523, intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione. Al riguardo, ricorda che l'8 ottobre 2021 quasi 140 Paesi in ambito OCSE/G20 hanno raggiunto un accordo sulla riforma della tassazione internazionale, nonché su un piano di attuazione dettagliato. La riforma consiste di due pilastri: il primo – che sarà basato su una convenzione multilaterale, ancora da redigere – riguarda il nuovo sistema di attribuzione dei diritti di imposizione delle maggiori imprese multinazionali alle giurisdizioni in cui sono realizzati gli utili. Il secondo pilastro comprende norme volte a ridurre le possibilità di erosione della base imponibile e di trasferimento degli utili, attraverso l'imposizione minima effettiva. Evidenzia che, a livello giuridico, questo pilastro è ora sancito nella direttiva dell'UE in esame, che è stata adottata all'unanimità con il voto favorevole di tutti gli Stati membri.
  Precisa che l'aliquota d'imposta minima è pari al 15 per cento ed è volta a contrastare le pratiche fiscali che mirano a trasferire gli utili verso giurisdizioni con livello di tassazione basso, prevedendo un'esclusione de minimis per le giurisdizioni in cui l'impresa multinazionale realizza un fatturato inferiore a 10 milioni di euro e utili inferiori a 1 milione di euro.
  Segnala che, secondo le stime dell'OCSE, le entrate fiscali aggiuntive che dovrebbero prodursi a livello globale grazie al meccanismo appena illustrato potrebbero ammontare a circa 150 miliardi di dollari ogni anno.Pag. 62
  Menziona, altresì, la direttiva (UE) 2023/946, che reca alcune modifiche alla direttiva 2003/25/CE in materia di requisiti di stabilità definiti dall'Organizzazione marittima internazionale.
  Da ultimo, segnala anche la direttiva (UE) 2023/977, volta a rendere più efficace ed efficiente la collaborazione tra gli organismi nazionali che contrastano criminalità e terrorismo all'interno degli Stati dell'Unione europea. Tra le altre cose, introduce norme armonizzate riguardanti l'istituzione e l'organizzazione dei punti di contatto unici di ciascuno Stato membro, il canale prestabilito di comunicazione da utilizzare per tutti gli scambi di informazioni, la formulazione delle richieste di informazione così come la trasmissione di informazioni di propria iniziativa da parte di uno Stato membro.
  In conclusione, auspica di pervenire in tempi rapidi all'approvazione del provvedimento, per garantire quanto prima l'adeguamento del nostro ordinamento nazionale al quadro normativo europeo, anche in un'ottica di definizione e di prevenzione di procedure di contenzioso per ritardato recepimento delle direttive.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI si riserva di intervenire nel seguito del dibattito.

  Giulio TREMONTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 8.35.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 21 settembre 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 8.35.

5-01253 Quartapelle Procopio: Sull'incontro a Roma tra i Ministri degli esteri di Israele e Libia.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta del Governo, che non chiarisce fino in fondo il ruolo esercitato dallo stesso Esecutivo nella organizzazione dell'incontro in oggetto. Osserva che, peraltro, tale riunione ha fortemente indebolito la posizione della Ministra degli esteri libica Najla Mangoush e, di conseguenza, del Governo presieduto da Dabaiba, che rappresenta un partner importante per l'Italia.
  In base alla ricostruzione del sottosegretario, il Ministero degli affari esteri avrebbe fornito un mero supporto logistico allo svolgimento dell'incontro. Ciò, secondo l'interrogante, non appare del tutto credibile, ma, se corrispondente ai fatti, vorrebbe dire che il Governo avrebbe rinunciato a priori alla possibilità di svolgere una funzione politica che l'Italia può e dovrebbe esercitare nel Mediterraneo.
  Rileva con preoccupazione che la disponibilità concessa dal MAECI potrebbe essere stata sollecitata da un intervento del Presidente del Consiglio Meloni, con l'intento di compiacere l'alleato politico Netanyahu: a suo avviso, non è accettabile che la politica estera del nostro Paese sia condizionata dalla necessità di rafforzare le relazioni politiche personali del Premier, a detrimento degli interessi nazionali. Tale approccio, infatti, lede l'autorevolezza dell'Italia e il suo ruolo nella regione mediterranea.

  Giulio TREMONTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 8.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 21 settembre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 8.40 alle 8.45.

Pag. 63

COMITATO PERMANENTE SULL'ATTUAZIONE DELL'AGENDA 2030 E LO SVILUPPO SOSTENIBILE

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 21 settembre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.20 alle 9.25.

COMITATO PERMANENTE SULL'ATTUAZIONE DELL'AGENDA 2030 E LO SVILUPPO SOSTENIBILE

COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE

  Giovedì 21 settembre 2023. — Presidenza della presidente Federica ONORI.

  La seduta comincia alle 9.25.

Sul programma dei lavori del Comitato.

  Federica ONORI, presidente, facendo seguito a quanto convenuto nel corso dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del Comitato, appena conclusosi, esprime innanzitutto soddisfazione e gratitudine per il riconoscimento derivante dalla sua elezione a presidente di questo Comitato permanente.
  Con riferimento al programma dei lavori, sottolinea che esso dovrà essere, per la natura della materia, molto ampio e trasversale. Sarà perciò necessario cercare di svolgere sedute con regolarità e con la massima partecipazione possibile, anche in considerazione dell'urgenza del tema: al riguardo, rileva che negli ultimi giorni sono emerse valutazioni preoccupanti sul raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030, che è al centro della Sessione ONU attualmente in corso.
  Nel complesso, evidenzia che il Comitato dovrebbe mettere a fuoco il contributo del nostro Paese alla realizzazione degli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata all'unanimità il 25 settembre 2015 dalle Nazioni Unite ed entrata in vigore il 1° gennaio 2016.
  In continuità con le risultanze delle indagini conoscitive promosse dalla III Commissione nelle due legislature precedenti, sottolinea l'opportunità di verificare puntualmente l'adeguatezza e l'efficacia degli strumenti normativi esistenti, ma anche delle risorse organizzative e finanziarie poste a disposizione dall'Italia per l'attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. A suo avviso, rientra in questo ambito anche un esame della funzionalità del sistema italiano di cooperazione allo sviluppo.
  Osserva che l'attività del Comitato si articolerà principalmente in audizioni di soggetti rilevanti ai fini dei temi trattati, quali ad esempio sottosegretari del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; rappresentanti di organizzazioni internazionali e regionali; rappresentanti di istituzioni finanziarie internazionali; accademici, esperti ed esponenti della società civile.
  Rileva infine che, qualora l'ufficio di presidenza della Commissione concordi, si potrà svolgere in sede di Comitato l'indagine conoscitiva sulle terre rare già deliberata.

  Emanuele LOPERFIDO (FDI) concorda sull'opportunità di svolgere in sede di Comitato le audizioni della citata indagine conoscitiva; peraltro, si riserva di sottoporre ulteriori proposte di audizioni sulle materie di competenza del Comitato.

  Federica ONORI, presidente, propone di avviare il ciclo conoscitivo del Comitato con l'audizione di rappresentante della Global Partnership for Education, una piattaforma multilaterale che mira a rafforzare i sistemi educativi nei Paesi in via di sviluppo.

  Il Comitato conviene.

  La seduta termina alle 9.30.