CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 gennaio 2014
166.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 28 gennaio 2014. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 8.55.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-01960 Lacquaniti: Crisi della società Technicolor Spa.

  Ileana Cathia PIAZZONI (SEL), cofirmataria dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Ileana Cathia PIAZZONI (SEL), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Infatti, pur ringraziando della disponibilità annunciata dal MiSE di convocare, se richiesto, un tavolo, per valutare le possibili iniziative a tutela della Technicolor e dei suoi lavoratori, ritiene sia opportuno avviare una riflessione approfondita su iniziative finalizzate alla salvaguardia dell'immenso patrimonio cinematografico anche sul piano della riconversione tecnologica.

5-01961 Benamati: Sviluppi futuri della nuova Fiat.

  Angelo SENALDI (PD), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto.

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  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione osservando preliminarmente che il Ministero dello sviluppo economico ha una forte attenzione al settore dell'auto e della Fiat in particolare. Ricorda che è stata recentemente istituita la Consulta nazionale dell’automotive – di cui anche Fiat fa parte – che sta predisponendo alcune proposte per favorire la competitività e le prospettive industriali del settore. Per quanto riguarda la vicenda Fiat-Chrysler, il ministro Flavio Zanonato ha sollecitato l'amministratore delegato di Fiat, dr. Sergio Marchionne, a chiarire al più presto le prospettive che si aprono per gli impianti italiani del gruppo. Sottolinea che gli impianti sono tutt'ora sottoutilizzati e che vi è un piano industriale di Fiat per lo sviluppo di nuovi modelli, in particolare per l'esportazione. Ricorda, oltre all'investimento compiuto sul sito di Pomigliano, quello sullo stabilimento di Melfi, finalizzato alla produzione di nuovi Suv Jeep e di Fiat 500, gli investimenti in corso a Grugliasco e avviati a Mirafiori per i nuovi modelli Maserati. Queste attività dimostrano che Fiat sta procedendo alla realizzazione del piano precedentemente annunciato. Segnala altresì che la Fiat ha dichiarato che si dovrebbe realizzare la produzione dei modelli Alfa Romeo nello stabilimento di Cassino. Sottolinea che il Governo segue con grande attenzione la concretizzazione degli impegni Fiat nei vari stabilimenti italiani. Ciò richiede anche condizioni di contesto sulle quali il Governo può intervenire e che riguardano tutta la filiera della produzione auto, quali ad esempio il settore della componentistica che in Italia presenta eccellenze a livello internazionale. Nel complesso, la Consulta automotive sta lavorando sulle operazioni per agevolare le esportazioni, sostenere ricerca e innovazione, facilitare l'apertura di nuovi mercati, in particolare sull'auto di alta gamma. Comunica che nelle prossime settimane il ministro Zanonato ha previsto incontri bilaterali con tutti gli stakeholders al fine di individuare soluzioni condivise, socialmente sostenibili e volte a mantenere aperte le prospettive di sviluppo industriale di Fiat e del settore auto nel suo complesso.

  Gianluca BENAMATI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta. Sottolinea che la Fiat rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo del sistema industriale italiano. L'azienda ha affrontato una sfida globale riuscendo ad acquisire la Chrysler grazie anche alle capacità di ingegneria e di tecnologia del sistema Italia. Apprezza l'impegno del Governo per un continuo confronto sul piano industriale con i dirigenti del nuovo gruppo internazionale. Manifesta preoccupazione per gli sviluppi nel nostro Paese in cui, a fronte di un piano di produzione di vetture di alta gamma, vi è anche la necessità di riavviare l'attività nei siti definiti dal sottosegretario sottoutilizzati. A questo proposito appare importante anche la salvaguardia delle attività di ingegneria, progettazione e ricerca tecnologica. Chiede al Governo di continuare un confronto serio con tutte le parti interessate che favorisca le condizioni per una continuità produttiva del gruppo Fiat negli stabilimenti italiani.

5-01962 Vignali: Crisi della società Alcatel-Lucent.

  Raffaello VIGNALI (NCD) illustra l'interrogazione in titolo. Sottolinea che insieme ad altri deputati ha chiesto l'audizione presso la X Commissione del CEO di Alcatel-Lucent, Michel Combes.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Aggiunge che il Governo ha incontrato nello scorso mese di ottobre l'amministratore delegato di Alcatel-Lucent, Michel Combes, il quale ha illustrato il cosiddetto shift plan con cui la multinazionale ha deciso di riconsiderare l'insieme delle produzioni nei vari Paesi. Ciò comporterà un ridimensionamento dei livelli occupazionali in tutti i Paesi, in quanto ha scelto di concentrarsi sullo sviluppo di nuove reti, mentre ha deciso di abbandonare il settore Pag. 240Optics in cui l'Italia ha notevole tradizione e competenze grazie alla tecnologia sviluppata da dalla Telettra, un'azienda italiana successivamente assorbita da Alcatel. L'impegno assunto dal CEO di Alcatel sulla dimensione Optics è stato di procedere ad una cessione che tenesse conto del radicamento italiano di questa tecnologia e di mantenere lo sviluppo delle produzioni core in Italia, pur prevedendo un ridimensionamento dell'organico. Comunica che ieri il Governo ha nuovamente incontrato rappresentanti del gruppo Alcatel-Lucent che hanno chiarito che i lavoratori interessati dalla cessione del segmento Optics sono circa 300, mentre altri 300 saranno coinvolti in processi di ridimensionamento. Il Governo ha chiesto che l'insieme degli interventi sulle attività italiane sia svolto in un quadro coerente rispetto ad una richiesta dell'azienda di accelerare la cassaintegrazione rispetto ai 300 lavoratori attualmente in esubero. Il Governo ha sollecitato la proprietà a non assumere iniziative unilaterali nei confronti di questi lavoratori in esubero ritenendo che lo sviluppo delle reti di tecnologia ad alta generazione possa in futuro consentire di riconsiderare il piano degli esuberi. Il Governo ha altresì chiesto che si chiuda quanto prima la cessione del segmento Optics con garanzie sul versante occupazionale e della continuità produttiva. È stato pertanto richiesto un nuovo incontro con il CEO di Alcatel-Lucent. L'azienda ha accettato la richiesta di evitare qualsiasi scelta unilaterale. Il Governo è in attesa di una data per la definizione di un incontro con il CEO di Alcatel, segue con grande attenzione il processo di cessione del settore Optics e sta approfondendo le prospettive del core business di Alcatel in Italia all'interno della strategia del Governo italiano sull'agenda digitale. Sottolinea pertanto che i temi del prossimo incontro del Governo italiano con il CEO di Alcatel-Lucent saranno il segmento Optics, la strategia di Alcatel rispetto all'agenda digitale italiana al fine di definire eventuali esuberi che dovessero permanere nelle attività core business dell'azienda.

  Raffaello VIGNALI (NCD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta e del lavoro che il Governo sta svolgendo nei confronti dell'azienda. Auspica quindi che si possano individuare soluzioni in grado di evitare la chiusura di aziende italiane che possiedono tecnologie di eccellenza.

5-01963 Allasia: Misure di contrasto al fenomeno dei ritardati pagamenti della pubblica amministrazione.

  Stefano ALLASIA (LNA) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Stefano ALLASIA (LNA), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta. Stigmatizza il comportamento della pubblica amministrazione che, non restituendo entro tempi ragionevoli i crediti maturati dalle aziende, contribuisce alle loro già pesanti difficoltà in un periodo di grave crisi economica.

5-01964 Da Villa: Conflitti di interesse nei passaggi diretti di figure dirigenziali tra pubblico e privato.

  Davide CRIPPA (M5S) dichiara di aver sottoscritto l'interrogazione in titolo e ne illustra il contenuto.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Davide CRIPPA (M5S), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Manifesta stupore soprattutto per i profili etici della vicenda cui ritiene che il Ministero non abbia prestato sufficiente attenzione.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI invita il deputato Crippa a non Pag. 241esprimersi in termini offensivi nei confronti della pubblica amministrazione che in questa sede è da lui rappresentata.

  Davide CRIPPA (M5S) ritiene che la spiegazione fornita in merito all'insussistenza del conflitto di interessi in capo al dr. Leonardo Senni non sgomberi il campo da possibili strumentalizzazioni sul fatto che non vi sono regole etiche chiare che vietano a chi abbia svolto la propria funzione presso la pubblica amministrazione di passare direttamente ad un'azienda privata che opera nello stesso ambito di attività. Ritiene infatti che, in questi casi, dovrebbero essere applicate regole analoghe a quelle che valgono per i componenti dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas.
  La finalità dell'interrogazione presentata dal proprio gruppo era quella di sottolineare l'evidente inopportuno passaggio del dirigente da una posizione di responsabilità all'interno del Ministero dello sviluppo economico, specificatamente nel dipartimento Energia, a quello di amministratore delegato di Ariston Thermo, gruppo specializzato nella produzione e vendita di caldaie e pompe di calore ad alta efficienza energetica, certamente interessato a beneficiare degli strumenti di incentivazione noti come «certificati bianchi» previsti dalla normativa di settore.
  Ribadisce quindi che, a suo giudizio, nella vicenda oggetto del suo atto ispettivo vi è un evidente conflitto di interessi in capo a un dirigente passato da funzioni pubbliche a un'industria privata operante nel campo disciplinato dal settore di provenienza del manager. Ribadisce altresì che vi è un aspetto etico che dovrebbe convincere a stabilire regole che impediscano questi passaggi almeno per un ragionevole periodo di tempo. In questo caso, le regole sarebbero necessarie anche al fine di evitare interpretazioni strumentali relativamente al riconoscimento di agevolazioni nel settore delle fonti rinnovabili.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.40.

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