CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 ottobre 2012
722.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 18 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

  La seduta comincia alle 14.25.

Delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie, sospensione del procedimento per messa alla prova e nei confronti degli irreperibili.
Nuovo testo C. 5019-bis Governo ed abb.

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esaminare il nuovo testo dell'AC 5019-bis recante delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie, sospensione del procedimento per messa alla prova e nei confronti degli irreperibili, come risultante dall'esame degli emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente.Pag. 78
  Ricorda che il testo in esame trae origine dallo stralcio dell'articolo 2, in materia di depenalizzazione, del disegno di legge C. 5019, deliberato dall'Assemblea, su richiesta della II Commissione giustizia al fine di rispettare la programmazione dei lavori dell'Assemblea, secondo cui l'esame del disegno di legge C. 5019 dovrebbe iniziare lunedì 22 ottobre. In particolare, la Commissione giustizia aveva ritenuto che la materia della depenalizzazione richiedesse un ulteriore approfondimento che non avrebbe potuto concludersi entro la predetta data.
  A seguito della deliberazione dell'Assemblea sullo stralcio, la II Commissione ha adottato come testo base per il prosieguo dei lavori in sede referente del disegno di legge C. 5019-bis e dei progetti abbinati, il nuovo testo del disegno di legge C. 5019, nel quale già non era presente la delega in materia di depenalizzazione, poi modificato nel corso dell'esame con l'approvazione di emendamenti.
  Con riferimento al contenuto del provvedimento, fa presente che l'articolo 1 reca la delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie. L'articolo 2 reca modifiche al codice penale in materia di sospensione del processo con messa alla prova, su richiesta dall'imputato. In particolare, la sospensione del processo con messa alla prova sarà possibile solo in procedimenti per reati contravvenzionali o per delitti puniti con pena pecuniaria o con pena detentiva (sola o congiunta a quella pecuniaria) non superiore a 4 anni. La messa alla prova consisterà nel lavoro di pubblica utilità ovvero in una prestazione non retribuita in favore della collettività (di durata minima di 30 giorni) e non potrà essere concessa per più di due volte ovvero per più di una volta in caso di reiterazione di reato della stessa indole. Salva la facoltà del giudice di revocare la misura in taluni casi, al termine della messa alla prova, se il comportamento dell'imputato è valutato positivamente, il giudice dichiara l'estinzione del reato, se la prova è valutata negativamente, il processo riprende il suo corso.
  L'articolo 3 reca modifiche al codice di procedura penale in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova: in particolare si prevede che tale sospensione può essere richiesta dall'imputato e che all'istanza è allegato un programma, elaborato d'intesa con l'Ufficio esecuzione penale esterna, che prevede le modalità di coinvolgimento dell'imputato, del suo nucleo familiare e del suo ambiente di vita nel processo di reinserimento sociale, ove ciò risulti necessario; le condotte volte a promuovere, ove possibile, la conciliazione con la persona offesa; le prescrizioni attinenti al lavoro di pubblica utilità, nonché quelle comportamentali e gli altri impegni specifici che l'imputato assume anche al fine di elidere o di attenuare le conseguenze del reato. A tale fine sono considerati il risarcimento del danno, le condotte riparatorie e le restituzioni. Richiama, quindi, l'attenzione su tale parte dell'articolo 3 che investe direttamente le competenze della VIII Commissione: infatti, al comma 4, lettera b), si prevede che nei procedimenti relativi, tra l'altro, a reati previsti dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, l'indicazione relativa all'impegno dell'imputato per elidere o attenuare le conseguenze del reato è richiesta a pena di inammissibilità dell'istanza.
  Al fine di decidere sulla concessione, nonché ai fini della determinazione degli obblighi e delle prescrizioni cui eventualmente subordinarla, il giudice può acquisire, tramite la polizia giudiziaria, i servizi sociali o altri enti pubblici, tutte le ulteriori informazioni ritenute necessarie in relazione alle condizioni di vita personale, familiare, sociale ed economica dell'imputato. Tali informazioni devono essere portate tempestivamente a conoscenza del pubblico ministero e del difensore dell'imputato
  L'articolo 4 reca l'introduzione all'articolo 191-bis delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale di disposizioni in materia di attività dei servizi sociali nei confronti degli adulti ammessi alla prova. In particolare si prevede che l'imputato rivolge Pag. 79richiesta all'ufficio di esecuzione penale esterna competente affinché predisponga un programma di trattamento. L'ufficio, all'esito di un'apposita indagine socio-familiare, verifica l'utilità e la praticabilità del programma di trattamento proposto dall'imputato e lo integra o lo rettifica, acquisendo su tale programma il consenso dell'imputato. L'ufficio trasmette quindi al giudice il programma, accompagnandolo con l'indagine socio-familiare e con le considerazioni che lo sostengono. Nell'indagine e nelle considerazioni, l'ufficio riferisce specificamente sulle possibilità economiche dell'imputato, sulla capacità e sulla possibilità di svolgere attività riparatorie nonché, ove possibile, sulla possibilità di conciliazione con la persona offesa.
  L'articolo 5 reca modifiche in materia di messa alla prova al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di casellario giudiziario, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313, mentre l'articolo 6 reca disposizioni in tema di pianta organica degli Uffici di esecuzione penale esterna del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Ministero della giustizia, in relazione alle esigenze di attuazione di quanto previsto dal provvedimento.
  Gli articoli successivi (artt. 5-9-ter) dettano disposizioni in materia di sospensione del procedimento nei confronti degli irreperibili.
  Nel riservarsi di valutare eventuali rilievi che dovessero essere formulati dai colleghi, formula, quindi, una proposta di parere favorevole, non essendovi profili critici del provvedimento, per quanto di competenza della VIII Commissione.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) esprime apprezzamento per la relazione svolta dal relatore e preannuncia il voto favorevole sulla proposta di parere formulata dallo stesso relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.35.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 18 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

  La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto legislativo concernente modifiche ed integrazioni del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, recante attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa (502).
Atto n. 502.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni e con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 17 ottobre scorso.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizioni e con osservazioni, che illustra sinteticamente (vedi allegato 1).

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) esprime un giudizio complessivamente positivo sull'articolata proposta di parere formulata dal relatore. Chiede, tuttavia, allo stesso relatore di valutare l'opportunità di trasformare in condizioni le osservazioni di cui alle lettere b) e c) della proposta di parere al fine di rendere più incisivo e più efficace l'azione che il Governo è chiamato a condurre, da un lato, per dare risposta ai gravi problemi di inquinamento atmosferico che si riscontrano in tutta l'area della pianura padana e, dall'altro, per far sì che le misure messe in campo a livello territoriale siano coerenti con gli obiettivi nazionali assunti dall'Italia in tema di riduzione delle emissioni di gas serra.

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  Giulia COSENZA (PdL) chiede al relatore di valutare l'opportunità che nell'osservazione di cui alla lettera b) della proposta di parere si rappresenti al Governo l'esigenza che i piani regionali di qualità dell'aria siano coerenti anche con i piani regionali dei trasporti ed i connessi piani provinciali e comunali del traffico.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, chiede al relatore di valutare l'opportunità di integrare l'osservazione di cui alla lettera d) della proposta di parere con un esplicito riferimento all'esigenza che nel decreto legislativo n. 155 del 2010, laddove si fa riferimento ai rapporti di prova emessi dai laboratori pubblici accreditati secondo la norma ISO/TEC 17025, sia ulteriormente specificato che tali laboratori devono essere stati accreditati da un ente designato ai sensi del Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, con riferimento alla proposta della collega Cosenza, della quale apprezza le ragioni e le giuste finalità, fa presente che la stessa appare ridondante in considerazione del fatto che il testo che si intende mantenere prevede già che i piani di qualità dell'aria debbano essere coerenti con tutti gli strumenti di pianificazione e programmazione territoriali. Accoglie, invece, le proposte avanzate dal collega Piffari e dal presidente Alessandri ed a tal fine presenta una nuova formulazione della proposta di parere sul provvedimento (vedi allegato 2).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole, come riformulata dal relatore.

  La seduta termine alle 14.50.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 18 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Tullio Fanelli.

  La seduta comincia alle 15.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-08154 Lanzarin e altri: Adozione urgente degli atti di competenza ministeriale per il definitivo rigetto del progetto di realizzazione di un deposito di gas a Rivara (TO).

  Angelo ALESSANDRI, presidente, cofirmatario dell'interrogazione in titolo, rinuncia ad illustrarne i contenuti.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Angelo ALESSANDRI, presidente, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario Fanelli con cui si fa chiarezza, in modo definitivo, sul fatto che la vicenda relativa alla realizzazione del deposito sotterraneo di gas a Rivara possa considerarsi definitivamente chiusa con il rigetto del relativo progetto e che, il supplemento di istruttoria in corso presso il Ministero dell'ambiente ha unicamente lo scopo di acquisire elementi di conoscenza per l'esame di futuri ed eventuali elaborati progettuali relativi ad impianti da realizzare in altre aree del Paese. Conclude, quindi, sollecitando il Governo a chiarire bene, anche sotto il profilo della comunicazione, le proprie determinazioni al fine di scongiurare il rischio di fraintendimenti e di incomprensioni in ambito locale.

5-08155 Mariani e altri: Iniziative urgenti per il rilancio delle politiche di bonifica dei siti inquinati di interesse nazionale e regionale.

  Raffaella MARIANI (PD) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

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  Il sottosegretario Tullio FANELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Raffaella MARIANI (PD) nel ringraziare il sottosegretario Fanelli per la cortese risposta, dichiara di prendere atto di quanto fin qui fatto dal Governo per velocizzare procedure che sono state per troppo tempo una delle cause che hanno impedito di portare a compimento gli interventi di bonifica dei siti inquinati. Al tempo stesso ritiene che molto altro resti da fare ed in tal senso richiama il Governo a porre in essere, prima della fine della legislatura, almeno le seguenti misure che oggi rivestono il carattere di vere e proprie priorità d'intervento: in primo luogo, l'approntamento di un Piano nazionale delle bonifiche, in secondo luogo, il reperimento di adeguate risorse finanziarie, in terzo luogo, la semplificazione delle procedure che ancora oggi rallentano, fino a bloccare in molti casi, l'erogazione concreta delle già scarse risorse stanziate dal Governo nazionale. Conclude, quindi, sottolineando che le indicate misure sono da considerare indispensabili e urgenti.

5-08156 Piffari e Cimadoro: Iniziative urgenti per rafforzare il quadro degli strumenti normativi e amministrativi posti a tutela dell'ambiente nelle aree interessate da attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Sergio Michele PIFFARI (IdV), ringrazia per la risposta particolarmente documentata fornita dal rappresentante del Governo. Ribadisce, tuttavia, la necessità che il Governo nella sua collegialità ed i Ministri dell'ambiente e dello sviluppo economico, nell'ambito delle rispettive competenze, siano chiamati a rafforzare la loro azione a tutela dell'ambiente nelle aree interessate da attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi. In particolare, ritiene che il Governo debba farsi carico della necessità di garantire, aggiornando il quadro delle tutele normative ed amministrative, che, ai fini del rilascio delle autorizzazioni all'esercizio delle attività di ricerca e coltivazione degli idrocarburi, da un lato, si accertino scrupolosamente il possesso dei requisiti di capacità organizzativa e finanziaria indispensabili a garantire il risarcimento dei danni e il ripristino delle condizioni ambientali in caso di incidenti e, dall'altro, si ponga fine ad ogni fenomeno degenerativo, già verificatosi in passato per quel che riguarda le richieste di realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici, in ordine al proliferare delle richieste di autorizzazione.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.25.

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