ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00639

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 501 del 14/07/2011
Abbinamenti
Atto 7/00643 abbinato in data 20/07/2011
Atto 7/00646 abbinato in data 20/07/2011
Atto 7/00660 abbinato in data 27/07/2011
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00142
Firmatari
Primo firmatario: DELFINO TERESIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 14/07/2011


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
27/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/07/2011
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 20/07/2011
ROSSO ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/07/2011
RUSSO PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA'
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 27/07/2011
ROSSO ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/07/2011

DISCUSSIONE IL 20/07/2011

ACCOLTO IL 20/07/2011

PARERE GOVERNO IL 20/07/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/07/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/07/2011

DISCUSSIONE IL 27/07/2011

ACCOLTO IL 27/07/2011

PARERE GOVERNO IL 27/07/2011

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 27/07/2011

CONCLUSO IL 27/07/2011

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00639
presentata da
TERESIO DELFINO
giovedì 14 luglio 2011, seduta n.501

La XIII Commissione,

premesso che:

il mercato della frutta, in particolare quella estiva delle pesche e nettarine, è oggi investito da una pesante crisi che rischia di mettere in grave pericolo molti posti di lavoro nell'ambito della produzione primaria e dell'intero indotto;

a risentirne di più sono soprattutto le aziende più giovani e attive che hanno maggiori esposizioni bancarie;

questo importante comparto agricolo nazionale (che fa dell'Italia il secondo produttore al mondo, con circa 14 milioni di quintali di prodotto e con un fatturato molto consistente) ha già attraversato ben cinque crisi negli ultimi anni, con ricadute pesanti anche per l'indotto che coinvolge migliaia di posti di lavoro;

tra le cause che hanno portato a questo stato di cose vi sono:

a) la sovrapposizione, per le numerose anomalie climatiche degli ultimi anni, dei calendari di maturazione fra Nord e Sud nelle aree italiane e anche con la Spagna;

b) la riduzione della domanda, a seguito dell'allarme Escherichia coli, unitamente alla perdita di potere d'acquisto delle famiglie e alla contrazione dei consumi in Europa;
l'organizzazione comune di mercato ortofrutticola ha dimostrato, in particolare sul piano della prevenzione e gestione delle crisi di mercato, di non essere sufficiente a tutelare l'attività di molti produttori del settore;

specialmente per le colture pluriennali, come pesche e nettarine, le problematiche di ordine produttivo e di mercato hanno bisogno di una programmazione di lungo periodo che si basi su una reale conoscenza del mercato, anche se, talvolta, non è facile poter prevedere dieci anni prima gli sviluppi del commercio globale, né tantomeno particolari eventi calamitosi o crisi di intere economie nazionali;

gli attuali strumenti di intervento, basati sui ritiri da parte delle organizzazioni dei produttori, non sono in grado di incidere sul mercato in modo rilevante a causa, soprattutto, dei prezzi troppo bassi riconosciuti ai produttori;

inoltre queste misure, per essere effettivamente efficaci, dovrebbero interessare l'intera produzione e non solo quella organizzata in organizzazioni dei produttori,
impegna il Governo:
ad intraprendere qualsiasi utile iniziativa al fine di raggiungere la firma dell'accordo interprofessionale;

ad avanzare, in tempi rapidi, all'Unione europea la richiesta di destinare risorse specifiche ad un intervento straordinario per pesche, nettarine e susine valido per tutti produttori dell'Unione europea e di adeguare i prezzi di intervento con le medesime modalità adottate in occasione dell'intervento per la crisi del batterio Escherichia Coli;

a promuovere, altresì, fin da ora, ogni iniziativa, anche normativa, utile a:

a) prevedere, per i pochi prodotti frutticoli fortemente deperibili come pesche, nettarine e susine, meccanismi collettivi, applicabili a livello europeo, per la gestione dei ritiri;

b) aumentare al 10 per cento la percentuale massima dei prodotti ritirabili per singola specie, incentivando la destinazione del prodotto ritirato ad uso energetico;

c) adeguare i massimali di aiuto previsti dalla normativa comunitaria per i ritiri dal mercato lasciando agli Stati membri, per i prodotti altamente deperibili, la definizione dei valori da applicare;

d) incentivare la destinazione dei prodotti alla distribuzione gratuita a favore di indigenti creando un capitolo di spesa al di fuori dell'aiuto previsto per la prevenzione e gestione delle crisi;

e) istituire un fondo destinato ad assicurare crediti derivanti da esportazioni verso i Paesi terzi in quanto, ad oggi, le imprese non dispongono di alcun strumento a salvaguardia dei mancati pagamenti derivanti dall'insolvenza di aziende importatrici;

f) favorire la costituzione di fondi mutualistici, cofinanziati dalla Unione europea e gestibili direttamente dalle organizzazioni dei produttopri o dalle associazioni delle organizzazioni di produttori, utilizzabili per integrare i produttori nel caso di crisi dei prezzi di mercato;

g) valutare nuove forme assicurative in grado di garantire una salvaguardia del reddito ai produttori che continuano a rappresentare l'anello debole di tutta la filiera.
(7-00639) «Delfino».