FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI, ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
il quotidiano veronese L'Arena, e successivamente agenzie di stampa, quotidiani e notiziari radio-televisivi, hanno riferito della morte di un uomo di 47 anni, ricoverato nella sala d'attesa dell'ospedale di Verona mentre attendeva di essere visitato;
l'uomo per oltre un mese aveva lamentato dolori e chiesto di essere seguito e curato; cosa che non risulta essere accaduta;
risulterebbe che il 12 giugno 2012 l'uomo sarebbe stato sottoposto a intervento chirurgico di Bentall, e portato in reparto senza che fossero insorte complicazioni; il 20 giugno fu trasferito per la riabilitazione in una casa di cura; dopo qualche giorno iniziò il calvario: l'uomo lamentava lancinanti dolori intercostali ma, secondo quanto riferiscono i familiari che hanno sporto denuncia, l'uomo non sarebbe stato ascoltato e seguito, tant'è che 9 giorni dopo firmò la lettera di dimissioni e tornò a casa;
dal 29 giugno al 17 luglio, giorno della morte avvenuta nella sala d'attesa del reparto di cardiologia, risulta sia stato un susseguirsi di accessi in ospedale, di richieste di assistenza, di chiamate al medico curante perché l'uomo era sempre più debole e il dolore diveniva via via sempre più insopportabile; chiamata l'ambulanza, chiede di essere portato in ospedale ma, stando alla denuncia, la richiesta non è stata accolta. Due ore dopo, il 12 luglio, non riuscendo a respirare e il dolore così forte, i familiari lo accompagnarono al pronto soccorso. Tre ore dopo viene dimesso, gli venne diagnosticata «broncopolmonite sinistro» e invitato a recarsi dal medico curante. Non essendoci stato alcun miglioramento, tre giorni dopo torna al reparto in cui è stato operato, lamentando perdita di sangue dalla bocca; non viene ricoverato perché manca la prescrizione ma venne medicato; l'indomani, preso dallo sconforto e piegato dal dolore, l'uomo va dal suo medico che gli prescrive una serie di esami specialistici ma, si legge nella denuncia, l'ufficio accettazione dell'ospedale rileva che nell'impegnativa non era specificata l'urgenza. Chiede, quasi supplicando, una visita che viene fissata il 17 luglio alle 9.30, martedì l'uomo va in ospedale, lo fanno accomodare in sala d'attesa. Nessuno lo visita, l'uomo muore aspettando il suo turno -:
di quali elementi disponga il Ministro interrogato in relazione ai fatti descritti in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere. (5-07518)