ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05605

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 541 del 25/10/2011
Firmatari
Primo firmatario: EVANGELISTI FABIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 25/10/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ORLANDO LEOLUCA ITALIA DEI VALORI 25/10/2011


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 25/10/2011
Stato iter:
26/10/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/10/2011
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 26/10/2011
Resoconto CRAXI STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 26/10/2011
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/10/2011

SVOLTO IL 26/10/2011

CONCLUSO IL 26/10/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-05605
presentata da
FABIO EVANGELISTI
martedì 25 ottobre 2011, seduta n.541

EVANGELISTI e LEOLUCA ORLANDO. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

il 23 ottobre 2011, nel corso della conferenza stampa della cancelliera tedesca Angela Merkel e del presidente francese Nicolas Sarkozy, a conclusione del summit europeo per fronteggiare la crisi, si è potuto assistere a una reazione dileggiante di quest'ultimo nei confronti del nostro Paese;

infatti, alla domanda di una giornalista in sala se ci possa fidare dell'Italia e se il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi abbia rassicurato in merito alle riforme ritenute urgenti e necessarie, i due leader europei si sono scambiati un ammiccante e inequivocabile sguardo, sorridendo, provocando l'ilarità della sala;

certamente il nostro Presidente del Consiglio dei ministri non è il destinatario, da molto tempo ormai, di stima e considerazione nel consesso europeo e internazionale per svariati motivi, non ultimo, anzi il più rilevante, quello che afferisce a mancate o tardive scelte e decisioni in campo economico;

nello specifico, il nostro Governo risulta di fatto sotto tutela e sospeso tra l'indignazione e la sfiducia dei cittadini mentre l'Europa ha concesso un termine perentorio (diciamo pure, un aut-aut) di appena tre giorni (cioè entro mercoledì 26 ottobre) per definire il cosiddetto decreto sviluppo;

certo, sia il presidente francese sia la cancelliera tedesca hanno poi espresso «fiducia nella responsabilità dell'insieme delle autorità italiane, politiche, finanziarie ed economiche» ma ciò non toglie che rimane inaccettabile soprattutto il comportamento derisorio - una caduta di stile - del leader francese -:

quali elementi intenda fornire circa l'esatta natura dei rapporti che intercorrono tra il nostro Paese e gli altri co-fondatori dell'Unione europa, Francia e Germania in primis.(5-05605)