COSCIA. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto denunciato da Antonio Parisella, presidente del Museo della liberazione di via Tasso a Roma e secondo quanto riportato da due articoli pubblicati il 7 novembre 2010 da Il Corriere della Sera e l'8 novembre dal quotidiano la Repubblica, dal 2 gennaio 2011 il citato Museo della liberazione rimarrà senza fondi. Un edificio storico che durante l'occupazione nazifascista fu luogo di reclusione e tortura e che oggi custodisce la memoria di migliaia di antifascisti. Si apprende, infatti, che il Ministero per i beni e le attività culturali abbia assegnato ad oggi soltanto un terzo di quanto dovuto per il 2010, circa 50.000 euro, e che, inoltre, non sia in grado di confermare se potrà accreditare il resto dello stanziamento entro l'anno in corso né su quale entrata certa il Museo potrà contare per il 2011;
i motivi dichiarati di questa grave inadempienza che potrebbe condurre alla chiusura di un'istituzione culturale cosi importante per la memoria storica del nostro Paese sono, dunque, di natura meramente contabile. A nulla è valso il raddoppio dei visitatori del museo, giunti a circa 12.000 l'anno;
questa situazione è tanto più sconcertante, ad avviso dell'interrogante, data la crescente vitalità del museo, con richieste di spazi per riprese cinematografiche e teatrali e progetti già avviati anche con il Consiglio nazionale delle ricerche. Tutto rischia di finire il 2 gennaio 2011, lasciando deserte e abbandonate quelle mura che dal settembre 1943 al giugno dell'anno successivo ospitarono il carcere dove le SS, sotto la guida del maggiore Herbert Kappler, seviziarono partigiani, ebrei, antifascisti;
ad avviso dell'interrogante, il mancato stanziamento, impossibile da giustificare con ragioni di contabilità, trattandosi di un contributo di 50 mila euro annui, dimostra l'estraneità di questo Governo ai valori sui quali si fonda la nostra Repubblica -:
se non intenda adottare urgentemente le iniziative più opportune per garantire la continuità della meritoria e preziosa attività svolta dal Museo della liberazione di via Tassa a Roma, dando seguito agli impegni assunti dal Governo con l'ordine del giorno 9/3638/288 approvato dalla Camera dei deputati il 29 luglio 2010, attraverso l'erogazione della parte mancante del contributo relativo all'anno 2010 e la garanzia circa la continuità delle risorse per gli anni successivi. (5-03821)