BOCCI e BENAMATI. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
il 28 luglio 2009 il Consiglio regionale del Molise ha approvato la proposta di legge n. 165 del 2009 in materia di energia eolica;
la precedente legge n. 15 del 2008 prevedeva che il numero massimo di pali eolici installabili nella regione ammontasse a 549;
in base alla nuova legge, invece, si potranno costruire un numero illimitato di torri eoliche senza osservare alcuna regola, se non quelle vincolanti stabilite a livello nazionale e comunitario;
si sbloccheranno così tutte le istruttorie oggi all'esame della struttura tecnica dell'Assessorato e, anche in assenza di ulteriori progetti, la sola approvazione di quelli giacenti porterebbe il Molise ad avere oltre 2 mila torri eoliche sul proprio territorio;
in questo modo il Molise si troverebbe ad avere da solo più torri eoliche di tutto il resto d'Italia messo insieme. In ogni angolo della regione potranno sorgere nuovi impianti senza che sia previsto alcun vincolo nemmeno per l'area archeologica di Pietrabbondante, di Altilia o altri luoghi simbolici del territorio;
la legge in questione dà quindi il via libera ad un «eolico selvaggio» e non prende minimamente in considerazione il fotovoltaico, il solare termico e tutte le altre fonti di energia rinnovabile che potrebbero svilupparsi sul territorio in modo più armonioso, secondo uno schema di diversificazione delle fonti energetiche che rappresenta l'obiettivo di una moderna politica energetica;
il 21 luglio 2009 l'Assessore regionale Marinelli, con un intervento molto sofferto, ha rimesso la delega dell'energia nella mani del Presidente della Giunta, lamentando i rischi di un sacco ambientale e di una devastazione irreversibile;
da notizia di stampa si apprende, inoltre, che il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e della mare avrebbe recentemente concesso il nulla osta alla valutazione di impatto ambientale di un impianto eolico da realizzare in mare a pochi chilometri dalle coste del Molise;
tale progetto potrebbe contribuire a ridurre l'impatto degli impianti eolici sul territorio del Molise, favorendone almeno in parte la delocalizzazione in mare, e a definire nuovi indirizzi di politica energetica fondati su una diversa e più sostenibile distribuzione degli impianti medesimi -:
quali iniziative si intendano adottare per assicurare, anche mediante intese da concludere in sede di Conferenza Stato-regioni, la definizione di criteri per la realizzazione degli impianti eolici che garantiscano la proporzionalità degli stessi alla dimensione delle singole realtà regionali nonché il rispetto delle esigenze di tutela dei beni culturali, naturalistici e paesaggistici, come nel caso della regione Molise.
(5-01800)