COSCIA e GHIZZONI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
la situazione determinatasi nella provincia dell'Aquila in seguito al recente tragico terremoto richiede numerosi e diversificati interventi, anche di natura tecnico-amministrativa, volti a garantire la più rapida ripresa delle attività scolastiche e a consentire, anche attraverso misure di emergenza, che studenti, famiglie e personale scolastico possano riattivare la comunità scolastica ed educativa come simbolo e luogo in cui venga riconquistata una normalità di vita, di relazioni, di impegni scolastici e professionali;
i decreti emanati in data 17 aprile 2009 dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, onorevole Gelmini, sono volti ai sopracitati obiettivi, ma si tratta di misure di primo intervento, ancora largamente insufficienti per dare risposte esaustive alla complessità dei problemi -:
se il ministro interrogato non intenda:
a) sospendere per la Regione Abruzzo le previste riduzioni di organico di personale docente ed ATA, congelando gli organici per i prossimi tre anni, in modo da facilitare la riorganizzazione dell'intera rete scolastica, senza prevedere alcuna compensazione mediante riduzione degli organici delle altre Regioni;
b) riconoscere la validità dell'anno scolastico per gli studenti e per tutto il personale della scuola, ivi compreso quello a tempo determinato;
c) provvedere alla riconferma di tutto il personale a tempo determinato anche per il prossimo anno scolastico;
d) rendere disponibili quote aggiuntive di permessi sia per il personale in servizio residente nelle zone colpite dal sisma, che per sostenere eventuali iniziative di volontariato finalizzate all'attività di docenza;
e) intervenire su alcune procedure amministrative in atto che riguardano il personale della scuola, fra cui le graduatorie dei docenti, Ata e mobilità, al fine di snellirne al massimo le modalità e di rendere non perentorie le scadenze per coloro che risiedono o prestano attività lavorativa nelle zone coinvolte dal sisma;
f) garantire le necessarie forme di flessibilità per i lavoratori attualmente ospitati in strutture lontane dalle sedi di servizio. (5-01300)