ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01091

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 142 del 09/03/2009
Firmatari
Primo firmatario: BOCCI GIANPIERO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/03/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2009


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/03/2009
Stato iter:
07/07/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/07/2009
Resoconto SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 07/07/2009
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/03/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/07/2009

DISCUSSIONE IL 07/07/2009

SVOLTO IL 07/07/2009

CONCLUSO IL 07/07/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01091
presentata da
GIANPIERO BOCCI
lunedì 9 marzo 2009, seduta n.142

BOCCI e BENAMATI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
la questione buoni pasto è una vicenda che torna periodicamente alla ribalta e che è ancora in attesa di una soluzione definitiva;
il criterio del massimo ribasso adottato nell'assegnazione dei pubblici appalti alle società emettitrici, infatti, da un lato penalizza i pubblici esercizi, su cui le stesse società «scaricano» lo sconto che attuano pur di aggiudicarsi la gara, dall'altro il consumatore finale, che si vede di fatto decurtato il valore del buono dal valore nominale di 5,29 euro a quello effettivo di 4,50 euro;
la Fipe - affiancata anche dalle associazioni dei consumatori - ha chiesto al Governo di rivedere i criteri di attribuzione delle gare e di aumentare il valore dei buoni pasto, che in Italia sono utilizzati da due milioni di lavoratori e accettati da 100.000 ristoranti convenzionati, portandolo a 10 euro;
una decisione in questo senso è stata presa in questi giorni dalla provincia di Perugia, che ha portato a 7,50 euro il valore del buono, accogliendo le preoccupazioni delle imprese di pubblico esercizio operanti nella provincia di Perugia;
la Fipe ha chiesto inoltre di estendere il valore temporale dei buoni pasto, ora fissato a fine dicembre di ogni anno, per evitare che tanti buoni rimangano inutilizzati: si parla annualmente di circa 200 mila euro che i lavoratori non riescono a spendere;
rispetto all'Europa, l'Italia è il paese in cui i buoni pasto hanno il valore più basso: l'aumento del valore del buono contribuirebbe evidentemente ad aiutare i lavoratori, che sempre più nel corso degli anni hanno visto erodere il potere di acquisto di salari e stipendi -:
quali iniziative il ministro intenda adottare per risolvere l'annosa vicenda dei buoni pasto, che coinvolge nel nostro paese due milioni di lavoratori.
(5-01091)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

appalto pubblico

diritto del lavoro

potere d'acquisto

prezzo

protezione del consumatore

ristorazione collettiva