CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 10 dicembre 2010
413.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e XIV)
COMUNICATO
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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Venerdì 10 dicembre 2010. - Presidenza del presidente della V Commissione Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.35.

Regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1467/97 per l'accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi.
(COM(2010)522 def.).

Direttiva del Consiglio relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri.
(COM(2010)523 def.).

Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'effettiva applicazione della sorveglianza di bilancio nell'area dell'euro.
(COM(2010)524 def.).

Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulle misure esecutive per la correzione degli squilibri macroeconomici eccessivi nell'area dell'euro.
(COM(2010)525 def.).

Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1466/97 per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di Pag. 7
bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche.
(COM(2010)526 def.).

Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulle prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici.
(COM(2010)527 def.).

(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e conclusione - Approvazione di un documento finale).

Le Commissioni proseguono l'esame congiunto delle proposte di atti normativi dell'Unione europea, rinviato nella seduta del 9 novembre 2010.

Sandro GOZI (PD), relatore per la XIV Commissione, rileva come - d'intesa con il relatore per la V Commissione Toccafondi - è stata definita una nuova proposta di documento finale (vedi allegato), che recepisce gran parte delle indicazioni della sua proposta, nonché delle questioni sollevate dal suo gruppo, con particolare riferimento agli interventi svolti nella seduta di ieri dai colleghi Cambursano, Vannucci, Nannicini e Duilio. Si tratta di un testo valido e condivisibile, frutto di un positivo lavoro.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI nell'esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dalle Commissioni e per il documento predisposto dai relatori, sottolinea come esso sia una prova di determinazione ed una manifestazione di consapevolezza in ordine al particolare momento storico che sta attraversando l'Europa. Rileva, quindi, la necessità di un'azione incisiva e condivisa mentre ancora si stenta a vedere una soluzione definitiva della crisi economica. Evidenzia come le audizioni svoltesi abbiano fatto emergere questioni interessanti ed utili alla discussione. Nel ribadire il giudizio positivo del Governo sulla proposta di documento finale predisposta dai relatori, ne sottolinea la struttura equilibrata e rileva come esso, essendo condiviso da tutti i gruppi parlamentari, offra importanti stimoli, dichiarando che il Governo non mancherà di tenerlo nella debita considerazione in sede europea.

Gioacchino ALFANO (PdL) giudica estremamente positiva il documento finale proposto dai relatori, sottolineando come sia da valutarsi con estremo favore la circostanza che tale documento sia il frutto di una elaborazione condivisa da parte della maggioranza e dell'opposizione. Del resto, osserva come già il documento presentato dal relatore per la V Commissione nella seduta di ieri si caratterizzasse per una particolare apertura e si prestasse, quindi, ad essere integrato sulla base delle indicazioni presenti nella proposta del relatore per la XIV Commissione e di quelle emerse nel corso del dibattito. Giudica, inoltre, con favore l'ampiezza dell'esame istruttorio svolto dalle Commissioni, che testimonia l'attenzione del Parlamento per i temi affrontati dalle proposte in discussione, rilevando come non sia consueto poter contare sull'intervento di un Commissario europeo e del Ministro dell'economia e delle finanze nell'ambito dell'istruttoria su atti dell'Unione europea. Annuncia, pertanto, il voto favorevole del proprio gruppo sul documento proposto dai relatori.

Renato CAMBURSANO (IdV) nel ringraziare i due relatori per il lavoro svolto, sia inizialmente che successivamente, recependo in un unico documento le indicazioni provenienti dai gruppi parlamentari, esprime una valutazione positiva sul medesimo, unitamente all'auspicio che esso non rimanga, al pari di altri documenti su analoghe tematiche, lettera morta e possa davvero informare l'azione del Governo. Sottolinea quindi l'importanza degli atti dell'Unione europea in esame, che vincoleranno sin dal prossimo anno le scelte dei Governi nazionali, come chiarito anche nel corso dell'audizione del Commissario europeo Rehn. Nel ricordare che la legge n. 196 del 2009 aveva già previsto procedure innovative di controllo e di indirizzo in materia di finanza pubblica,

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che appaiono ora particolarmente necessarie alla luce della nuova governance economica europea, auspica che il Parlamento possa esercitare compiutamente tale ruolo, sia nella fase ascendente, attraverso l'adozione di atti di indirizzo, sia nella fase discendente, attraverso l'attivazione di procedure di controllo. Annuncia quindi il voto favorevole dell'Italia dei Valori sulla proposta di documento finale presentata dai relatori, anche in relazione all'impegno assunto dal rappresentante del Governo di dare seguito al documento medesimo.

Amedeo CICCANTI (UdC) preannuncia il voto favorevole del gruppo UdC sul documento finale proposto dai relatori, esprimendo il proprio apprezzamento per l'attenzione dimostrata dalle Commissioni per le proposte in materia di riforma della governance economica europea, che ha consentito una parlamentarizzazione dell'esame di atti che prefigurano riforme essenziali per il futuro dell'Unione europea. Nel giudicare con favore l'intervento del Commissario europeo per gli affari economici e monetari e del Ministro dell'economia e delle finanze, esprime un sostanziale apprezzamento per il documento finale proposto, rilevando, tuttavia, che sarebbe stata preferibile una sua diversa formulazione, modellata sui documenti presentati nelle sedi europee. In particolare, a suo avviso, sarebbe stato più opportuno formulare premesse più ampie e concentrare la parte dispositiva del documento sulle due questioni che giudica assolutamente imprescindibili, la costituzione dell'Agenzia europea per il debito e l'indicazione della necessità di mitigare i parametri numerici in materia di debito pubblico con ulteriori indicatori relativi alla stabilità economica e finanziaria. Osserva, infatti, che entrambe queste tematiche appaiono cruciali per il nostro Paese, che, qualora fosse chiamato ad operare una riduzione annuale di un ventesimo della quota di debito eccedente il 60 per cento, dovrebbe procedere a ridurre il proprio debito di circa 45 miliardi di euro all'anno.

Aurelio Salvatore MISITI (Misto-MpA-Sud), nell'annunciare il voto favorevole del Movimento per le Autonomie sulla proposta di documento finale presentata dai relatori, esprime soddisfazione per il fatto che, nell'elaborazione della medesima, si siano accolte notevoli suggerimenti provenienti dai gruppi di opposizione, addivenendo così alla stesura di un documento condiviso che rappresenta la volontà complessiva della Camera. Nel richiamare l'intervento dell'onorevole Ciccanti, rileva che il Parlamento italiano è tradizionalmente più propenso ad elaborare documenti articolati. Ritiene che sarebbe stato preferibile separare l'audizione del Commissario europeo Rehn e del Ministro Tremonti, proprio in considerazione degli attuali scenari europei, anche al fine di un maggiore approfondimento della posizione della Commissione europea rispetto alla proposta del Ministro Tremonti e del Primo ministro Junker sugli eurobond, che sembra non avere riscosso il consenso di Paesi come la Germania. Ritiene comunque positivo che la Camera si occupi sempre più spesso di tematiche europee, al fine di esercitare una concreta azione di indirizzo ex ante rispetto alle posizioni che il Governo italiano è chiamato ad assumere in sede europea.

Pier Paolo BARETTA (PD) rileva preliminarmente con favore che il Parlamento per la seconda volta in pochi mesi, affronta i temi della governance economica dell'Unione europea, esprimendo l'auspicio che tale circostanza sia sintomatica di una presa di coscienza dell'estrema rilevanza di questi temi per il futuro del nostro Paese. Osserva, tuttavia, che, in occasione dell'esame delle proposte normative in materia, si sono riscontrati evidenti problemi di interlocuzione con il Governo e, in particolare, con il Ministero dell'economia e delle finanze, rilevando altresì che nella presente circostanza sarebbe stato opportuno svolgere due audizioni distinte per il Commissario europeo per gli affari economici e monetari e per il Ministro dell'economia e delle finanze. A suo avviso, infatti, la separatezza delle procedure

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avrebbe meglio garantito la possibilità di espressione dei soggetti auditi e dei parlamentari, che non hanno potuto manifestare al Ministro talune considerazioni critiche sulle scelte di politica economica del Governo, per la contemporanea presenza di un rappresentante delle Istituzioni europee. Quanto al merito delle proposte esaminate, sottolinea l'opportunità di affrontare congiuntamente il tema della governance economica e le questioni poste dal Programma nazionale di riforma, rilevando come anche il Commissario europeo abbia evidenziato l'esigenza di affiancare le regole relative al Patto di stabilità con riforme di carattere strutturale. Osserva, altresì, che il Commissario europeo ha evidenziato come il semestre europeo troverà applicazione a decorrere dal 2011, e sottolinea pertanto l'esigenza di affrontare tempestivamente, nelle opportune sedi parlamentari, un dibattito sul contenuto del Programma nazionale di riforma, al fine di superare il testo presentato dal Governo nel mese di novembre, che giudica assolutamente inadeguato. In questo contesto, ricordando i contenuti della proposta di legge volta a riformare la legge di contabilità e finanza pubblica, presentata dal presidente Giorgetti e da lui sottoscritta, osserva come entro il mese di aprile 2011 dovranno individuarsi le linee direttrici della politica economica del nostro Paese per i prossimi anni. In questa ottica, in vista dell'avvio di una discussione ampia con il Governo su questi temi, giudica significativa l'elaborazione di un documento condiviso dai due relatori, che ringrazia per il lavoro svolto in questi giorni. Nell'annunciare, quindi, il voto favorevole del proprio gruppo sul documento finale proposto dai relatori, sottolinea la circostanza che l'ultimo atto votato dal Parlamento prima della discussione della mozione di sfiducia sia un documento condiviso dalla maggioranza e dall'opposizione, a testimonianza del fatto che la normale dialettica politica non necessariamente offusca la valutazione dei contenuti dei documenti all'esame delle Camere.

Le Commissioni approvano, all'unanimità, il documento finale presentato dai relatori.

La seduta termina alle 15.05.