ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00730/043

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 33 del 11/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: LAUS MAURO ANTONIO DONATO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 11/01/2023


Stato iter:
11/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/01/2023
GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 11/01/2023
Resoconto LAUS MAURO ANTONIO DONATO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 11/01/2023

NON ACCOLTO IL 11/01/2023

PARERE GOVERNO IL 11/01/2023

DISCUSSIONE IL 11/01/2023

RESPINTO IL 11/01/2023

CONCLUSO IL 11/01/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00730/043
presentato da
LAUS Mauro Antonio Donato
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2023, seduta n. 33

   La Camera,

   premesso che:

    il decreto all'esame e la legge di bilancio, cui è complementare, intervengono in una delicatissima e complicata fase economica e sociale per l'Italia: la crisi energetica continua a colpire duramente, l'inflazione è ai massimi da trenta anni, e in risposta agli aumenti dei prezzi la Banca centrale europea sta innalzando i tassi di riferimento per bloccare la spirale inflazionistica con i noti effetti sui mutui e sui prestiti, l'economia del nostro paese rallenta, e alcuni previsori stimano una recessione per il 2023, si allargano le diseguaglianze, perché l'inflazione origina da spese sostanzialmente incomprimibili quali l'energia e gli alimentari che, proporzionalmente, pesano di più sui cittadini finanziariamente più fragili;

    a fronte di questi andamenti il Governo sta rivelando il vero volto della destra italiana, perché si sta dimostrando inadeguato e iniquo nelle politiche di sostegno all'economia, di contrasto al caro-prezzi, di riduzione delle diseguaglianze: la manovra non favorirà la ripresa e, anzi, rischia di rallentarla, sia per gli investimenti privati, con l'indebolimento del Superbonus e dei principali incentivi, sia per quelli pubblici, con le incertezze sul PNRR; non saranno sostenute le famiglie e le imprese, che già in questi giorni stanno affrontando i rincari con cui si è aperto il 2023, dai carburanti, a causa della scelta di non prorogare gli sconti voluti dal precedente Governo, ai pedaggi autostradali, dalle bollette del gas ai generi alimentari, ai trasporti e ai mutui a tasso variabile, tanto che secondo le associazioni dei consumatori si prospetta una maggiore spesa per le famiglie di circa 2.400 euro nel corso dell'anno; non saranno aiutati gli enti locali, perché le risorse a loro destinate sono manifestamente insufficienti rispetto agli extracosti energetici che stanno subendo;

    il tema del potere di acquisto dei salari, sotto la spinta inflazionistica che nel dicembre scorso è arrivata all'11,6 per cento, sta diventando un'emergenza sempre più impellente per milioni di lavoratori e le misure sinora adottate dal Governo in carica rappresentano solo una prima, parzialissima e, a volte, contraddittoria risposta;

    lo stesso meccanismo di adeguamento dei salari Ipca, ovvero al netto della componente più pesante negli ultimi mesi quale quella energetica, determina in ogni caso una perdita secca per il potere d'acquisto dei lavoratori dipendenti,

impegna il Governo

ad adottare ogni iniziativa utile al fine di salvaguardare il potere d'acquisto di salari e pensioni, erosi da un tasso di inflazione reale che risulta di molto superiore rispetto a quella che si registra nei principali Paesi dell'Unione europea, anche favorendo la riconsiderazione della clausola che esclude la componente energetica dal calcolo dell'indice dei prezzi al consumo armonizzato che si applica ai fini della contrattazione collettiva.
9/730/43. Laus.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inflazione

pedaggio

potere d'acquisto