ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00730/031

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 33 del 11/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 11/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LAMPIS GIANNI FRATELLI D'ITALIA 11/01/2023
MURA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 11/01/2023
POLO BARBARA FRATELLI D'ITALIA 11/01/2023


Stato iter:
11/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/01/2023
GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 11/01/2023

PARERE GOVERNO IL 11/01/2023

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 11/01/2023

CONCLUSO IL 11/01/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00730/031
presentato da
DEIDDA Salvatore
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2023, seduta n. 33

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento all'esame dell'Assemblea, contiene numerose disposizioni volte a sostenere le attività delle imprese, delle famiglie, nonché a aiutare diversi settori economici colpiti da una grave crisi economica dovuta in particolare modo alla pandemia e alla guerra in corso in Europa;

    al riguardo si evidenzia, come per troppo tempo una serie di fattori negativi hanno determinato nel recentissimo passato la cessazione dell'attività principale di transhipment internazionale nel Porto industriale di Cagliari con gravissime ripercussioni per l'economia della Sardegna e per il tessuto sociale connesso;

    nel mese di dicembre 2019 l'Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna ha avviato una call internazionale per la presentazione delle domande per la concessione della gestione dell'area di transhipment del porto di Cagliari;

    il bando di gara è stato redatto in quattro lingue (italiano, inglese, cinese e arabo), ed è stato pubblicato sulla stampa nazionale e internazionale, anche grazie alla preziosa collaborazione dell'ICE, che ha contribuito alla massima diffusione, in termini comunicativi;

    l'oggetto della call era il compendio portuale costituito da quasi 400 mila metri quadri di piazzale, con 1.600 metri lineari di banchina (incrementabili così come previsto dal Piano regolatore), 16 metri di fondale, fabbricati da adibire ad uffici, mensa, spogliatoi, depositi attrezzature, nonché un Punto di ispezione frontaliero (ai quali si aggiunge la possibilità di locare o acquistare dal Consorzio industriale provinciale di Cagliari il relativo parco gru e mezzi per la movimentazione);

    l'offerta è stata resa appetibile anche dalla presenza di una zona franca doganale interclusa e di un collegamento alla istituenda zona economica speciale di oltre 1.600 ettari, attesa dal 2018;

    il criterio di valutazione delle istanze era basato sul Piano operativo e organizzativo, (strategie volte all'incremento dei traffici, piano di sviluppo, qualità e varietà dei servizi offerti; proposte gestionali migliorative, possesso di adeguate attrezzature tecniche ed organizzative idonee a soddisfare le esigenze del ciclo produttivo), sul piano degli investimenti (programmi di adeguamento, riqualificazione, manutenzione, potenziamento, miglioramento delle tecnologie;

    quanto suesposto potrebbe essere quindi più appetibile, nel caso fossero realizzate adeguate opere di ammodernamento e di potenziamento delle infrastrutture come peraltro auspicato dalla Corte dei conti nella relazione al Parlamento, con l'approvazione dell'esercizio finanziario dell'Autorità di sistema portuale della Sardegna;

    al riguardo si segnala come sia stato reso noto che l'Autorità portuale in oggetto ha avviato le procedure necessarie per l'affidamento di progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per il porto canale di Cagliari, attraverso un bando di gara pubblica pari a 27,4 milioni di euro;

    secondo la stessa Corte dei conti, i suesposti dati sono considerati «sintomatici di una gestione non particolarmente attiva sul fronte degli in vestimenti», raccomandando al contempo «di ricondurre la programmazione degli investimenti a canoni di reale fattibilità, secondo un puntuale cronoprogramma, in modo da ottimizzare l'utilizzo delle risorse disponibili»;

    l'amministrazione comunale più volte ha rimarcato la necessità di investire nella risorsa del mare, dei servizi e delle economie ad esso collegate valutato che è stato approvato il nuovo Piano operativo triennale 2021-2023 che ha l'obiettivo di implementare la capacità infrastrutturale di attrazione e generazione dei traffici; perfezionare ed incrementare i servizi ai passeggeri;

    non essendoci stata aggiudicazione, il sottoscrittore del presente atto, evidenziando una forte preoccupazione del mondo produttivo locale per il lungo periodo trascorso dalla decadenza della concessione ex articolo 18 della legge n. 84 del 1994 dell'operatore di transhipment nel porto canale di Cagliari;

    il ritardo nell'adeguata ripresa operativa del porto sta infatti comportando per le imprese sarde, soprattutto industriali ed a vocazione internazionale, un ulteriore insostenibile incremento del costo del trasporto (in termini di tariffe, qualità del servizio, tempi e tratte di collegamento, e altro) delle merci containerizzate;

    tale appesantimento aggiuntivo colpisce un apparato produttivo che già paga gli aumenti delle tariffe del trasporto marittimo conseguenti all'entrata in vigore del regolamento internazionale IMO 2020, che ha imposto alle navi l'utilizzo di combustibili a minori emissioni di zolfo;

    la scorsa legislatura è stata istituita l'Agenzia per il lavoro terminalistico del Transhipment, al fine di allentare le tensioni sociali derivanti dal licenziamento dei lavoratori che hanno validamente contribuito, per quasi vent'anni, all'operatività del terminal e che costituiscono parte fondamentale dell'asset in questione;

    a tal fine di segnala come le segretarie nazionali dei principali sindacati, in data 17 novembre 2021, hanno richiesto un incontro urgente, interministeriale, per affrontare la necessità urgente di trovare le opportune soluzioni per il rilancio del porto industriale di Cagliari,

impegna il Governo:

   a convocare il tavolo interministeriale per individuare rapidamente una strategia, ai massimi livelli istituzionali, per il rilancio del porto industriale di Cagliari, che possa concretizzare il reimpiego professionale degli stessi;

   a valutare l'opportunità, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e i vincoli di bilancio, di adottare futuri provvedimenti sulle concessioni demaniali marittime, istituzioni di fondi e interventi in favore delle attività portuali, in particolare nei riguardi dei porti industriali in crisi, come Cagliari e Taranto.
9/730/31. Deidda, Lampis, Mura, Polo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

controllo alla frontiera

impresa in difficolta'