ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00730/026

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 33 del 11/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: CURTI AUGUSTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 11/01/2023


Stato iter:
11/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/01/2023
GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 11/01/2023
Resoconto CURTI AUGUSTO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 11/01/2023

PARERE GOVERNO IL 11/01/2023

DISCUSSIONE IL 11/01/2023

RESPINTO IL 11/01/2023

CONCLUSO IL 11/01/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00730/026
presentato da
CURTI Augusto
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2023, seduta n. 33

   La Camera,

   premesso che:

    il decreto all'esame e la legge di bilancio, cui è complementare, intervengono in una delicatissima e complicata fase economica e sociale per l'Italia: la crisi energetica continua a colpire duramente, l'inflazione è ai massimi da trenta anni, e in risposta agli aumenti dei prezzi la Banca centrale europea sta innalzando i tassi di riferimento per bloccare la spirale inflazionistica con i noti effetti sui mutui e sui prestiti, l'economia del nostro Paese rallenta, e alcuni previsori stimano una recessione per il 2023, si allargano le diseguaglianze, perché l'inflazione origina da spese sostanzialmente incomprimibili quali l'energia e gli alimentari che, proporzionalmente, pesano di più sui cittadini finanziariamente più fragili;

    a fronte di questi andamenti il Governo sta rivelando il vero volto della destra italiana, perché si sta dimostrando inadeguato e iniquo nelle politiche di sostegno all'economia, di contrasto al caro-prezzi, di riduzione delle diseguaglianze: la manovra non favorirà la ripresa e, anzi, rischia di rallentarla, sia per gli investimenti privati, con l'indebolimento del Superbonus e dei principali incentivi, sia per quelli pubblici, con le incertezze sul PNRR;

    non saranno sostenute le famiglie e le imprese, che già in questi giorni stanno affrontando i rincari con cui si è aperto il 2023, dai carburanti, a causa della scelta di non prorogare gli sconti voluti dal precedente Governo, ai pedaggi autostradali, dalle bollette del gas ai generi alimentari, ai trasporti e ai mutui a tasso variabile, tanto che secondo le associazioni dei consumatori si prospetta una maggiore spesa per le famiglie di circa 2.400 euro nel corso dell'anno;

    non saranno aiutati gli enti locali, perché le risorse a loro destinate sono manifestamente insufficienti rispetto agli extracosti energetici che stanno subendo;

    in particolare, per quanto riguarda le norme del Superbonus, le variazioni apportate dall'articolo 9 del decreto in esame appaiono mal coordinate nella parte relativa agli incentivi riconosciuti per gli interventi effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici;

    il comma 8-ter dell'articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 prevede che per gli interventi eseguiti nei comuni colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1° aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza, la misura della detrazione spetta al 110 per cento per tutti gli interventi eseguiti entro il 31 dicembre 2025;

    l'introduzione di tale disposizione, avvenuta per effetto dell'articolo 1, comma 28, lettera f) della legge 30 dicembre 2021 n. 234, in principio, faceva riferimento all'allora vigente comma 8-bis, quando per gli interventi su unità immobiliari delle persone fisiche di cui al comma 9, lettera b) – cosiddetti unifamiliari – non erano previsti i requisiti inseriti dall'articolo 9, comma 1, n. 3) del decreto in esame, in base ai quali la detrazione è possibile «a condizione che il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull'unità immobiliare, che la stessa unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento, determinato dal comma 8-bis.1, non superiore a 15.000 euro»;

    pertanto, viste le modifiche intervenute, ad oggi il comma 8-ter, richiamando l'attuale testo del comma 8-bis, potrebbe ingenerare l'equivoco che la limitazione riferita al reddito operi anche per gli interventi effettuati sugli immobili situati nei territori del cratere sismico;

    questo appare in netto contrasto con lo spirito della norma che ha inteso creare un regime speciale per gli interventi sugli edifici colpiti dal sisma e potrebbe pregiudicare la ricostruzione e la rivitalizzazione di questi territori, tenendo conto che, in particolare nelle zone più interne, la fattispecie dell'edificio appartenente a un solo proprietario è largamente diffusa;

    pertanto, limitare l'accesso alla detrazione prevista dall'articolo 119 avrebbe effetti pregiudizievoli sia sulla ricostruzione e sulla rivitalizzazione delle aree interne dove molti edifici unifamiliari non verrebbero ristrutturati, sia in termini di disparità di trattamento tra le persone che hanno subito danni nei territori del cratere, discriminando soggetti che hanno patito gli «stessi» danni e che si trovano nella condizione molto diffusa nei territori del sisma di vivere in edifici unifamiliari,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa al fine di escludere espressamente, anche con iniziative di carattere normativo, per gli interventi avviati a partire dal 1° gennaio 2023 sulle cosiddette unifamiliari nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici l'applicazione dei criteri di accesso alla detrazione previsti dal terzo periodo del comma 8-bis, dell'articolo 119 del decreto 34 del 2020, come modificato dal decreto in esame, e a prevedere, in ogni caso, che la detrazione spetta anche in assenza delle condizioni previste dal medesimo comma 8-bis.
9/730/26. Curti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sisma

pedaggio

consumo delle famiglie