ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03656/007

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 715 del 28/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: SCERRA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/06/2022


Stato iter:
28/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/06/2022
SASSO ROSSANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 28/06/2022

PARERE GOVERNO IL 28/06/2022

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 28/06/2022

CONCLUSO IL 28/06/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03656/007
presentato da
SCERRA Filippo
testo di
Martedì 28 giugno 2022, seduta n. 715

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento all'esame dell'Assemblea, reca una serie di misure urgenti finalizzate all'ulteriore semplificazione e accelerazione delle procedure, incluse quelle di spesa, strumentali all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nonché al rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni titolari degli interventi;

    l'articolo 37 in particolare, che detta disposizioni in materia di ZES e ZLS, introduce, tra le altre misure, una procedura straordinaria semplificata per la revisione del perimetro delle Zone Economiche Speciali ed estende il credito d'imposta per gli investimenti in tali zone all'acquisto di terreni e alla realizzazione o ampliamento di immobili, che siano strumentali agli investimenti;

    al riguardo, si ricorda come le Zone Economiche Speciali, (istituite dal decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2017, n. 123) prevedono una serie di procedure e condizioni, all'interno delle quali, le imprese già operative o di nuovo insediamento, possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative in alcune aree del Paese, in particolare nelle regioni definite dalla normativa europea come «meno sviluppate» o «in transizione»; in Italia le aree territoriali meno sviluppate, con il PIL pro capite inferiore al 75 per cento della media europea, sono individuate nelle seguenti regioni: Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia e Campania e quelle in transizione, con un PIL pro capite tra il 75 per cento e il 90 per cento della media europea, sono le regioni Sardegna, Abruzzo e Molise;

    le finalità delle Zone Economiche speciali consistono, com'è noto, nel creare condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi, che consentano lo sviluppo delle imprese già operanti e l'insediamento di nuove aziende, attraverso la previsione di benefici fiscali, grazie al riconoscimento degli investimenti effettuati nelle aree in precedenza esposte, attraverso il beneficio di un credito d'imposta, commisurato al costo dei beni acquistati entro il 31 dicembre, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, pari a 100 milioni di euro;

    uno degli obiettivi fondanti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è proprio quello del miglioramento della produttività delle imprese che richiede, conseguentemente, investimenti connessi principalmente alla digitalizzazione e all'innovazione tecnologica, oltre che il rafforzamento del ruolo e dell'efficacia delle ZES attraverso investimenti e riforme;

    gli effetti negativi e penalizzanti, determinati dalle conseguenze della crisi economica in atto, a seguito dell'emergenza pandemica durata due anni e del conflitto bellico in corso in Ucraina, stanno causando gravi conseguenze per le imprese italiane, le quali si trovano nella sostanziale impossibilità di finanziare gli investimenti ai ritmi precedenti alla crisi in corso, proprio in ragione del calo degli investimenti privati e dalla riduzione della domanda interna;

    le piccole e medie imprese in particolare, hanno avuto la necessità di ricorrere a un maggiore indebitamento per far fronte ad una crisi imprevedibile, senza precedenti e dalle ingenti perdite economiche;

    la straordinarietà del momento economico attuale determina pertanto, l'esigenza di assicurare la massima liquidità alle imprese, anche favorendo temporaneamente l'accesso a fonti finanziarie innovative rispetto al passato, facendo leva anche su misure di incentivazione fiscale come parte integrante del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in grado di aumentare la produttività, la competitività e la sostenibilità delle imprese italiane;

    in relazione alle suesposte osservazioni, si ravvisa la necessità di estendere la circolazione dei crediti d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, nonché in particolare a tutte le imprese che operano all'interno delle Zone Economiche Speciali, al fine di assicurare la liquidità immediata alle imprese, oltre che alle economie locali, garantendo al contempo, la realizzazione degli investimenti necessari per il miglioramento della produttività del sistema,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e i vincoli di bilancio, di adottare iniziative normative, finalizzate a prevedere l'estensione dell'opzione di cessione del credito d'imposta, anche in favore delle Zone Economiche Speciali, consentendo pertanto, per quelle imprese che avviano un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti di natura incrementale nelle medesime aree territoriali, di cedere il credito d'imposta anche ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
9/3656/7. Scerra.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

guerra

detrazione fiscale

investimento