Legislatura: 18Seduta di annuncio: 639 del 16/02/2022
Primo firmatario: CAIATA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 16/02/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 17/02/2022 COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 16/02/2022
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/02/2022
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 17/02/2022
ACCOLTO IL 17/02/2022
PARERE GOVERNO IL 17/02/2022
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 17/02/2022
CONCLUSO IL 17/02/2022
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame reca la proroga al 31 marzo prossimo dello stato di emergenza, unitamente ad ulteriori misure urgenti per il contenimento della diffusione dell'epidemia;
in particolare, l'articolo 4, comma 2, ha disposto l'obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, tra gli altri, per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all'aperto;
tali misure si aggiungono al divieto in tali luoghi di consumo di cibi e bevande al chiuso; all'obbligo del possesso del cosiddetto Green Pass rafforzato, ottenuto se si è completato il ciclo vaccinale o si è guariti dal COVID, e al ritorno alla capienza al 50 per cento per gli impianti all'aperto e al 35 per cento per gli impianti al chiuso;
e ancora, l'Assemblea di Lega, in accoglimento di una specifica richiesta del Governo, ha deciso altresì di limitare a 5 mila il numero di spettatori sugli spalti per le giornate del 16 e 23 gennaio e per le sfide di Coppa Italia, in programma dal 18 al 20 gennaio, con la chiusura dei settori ospiti per evitare trasferimenti di tifosi da una città all'altra;
eloquenti le parole del direttore della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti: «La riduzione a 5000 spettatori negli stadi, senza valutarne la capienza, è stato un errore, difficile da digerire per chi si è vaccinato e si è fatto un abbonamento per seguire la sua squadra del cuore. Si colpisce come sempre il calcio senza una logica, gli stadi sono luoghi sicuri se si applicano le solite regole, mi sembra un atteggiamento cervellotico in questa fase della pandemia»;
la restrizione degli accessi agli impianti sportivi avrà un riflesso negativo evidentissimo: le società sportive, che da due anni vivono una condizione di difficoltà finanziaria gravissima per gli effetti negativi causati dalla pandemia, rischiano il tracollo, perché da un lato vedranno ridursi gli incassi da botteghino e dall'altro gli sponsor sottoscriveranno contratti in numero inferiore e con importi ridotti, mentre i club vedranno aumentare le spese per le misure di contenimento dei contagi;
anche in considerazione della disparità di trattamento subita negli ultimi anni rispetto ad altri settori, aiutati con ristori e contributi pubblici, solo la presenza dei tifosi allo stadio può aiutare a garantire l'equilibrio finanziario delle società sportive, specie nei campionati minori, che non godono nemmeno degli introiti provenienti dai diritti televisivi,
impegna il Governo:
a valutare la possibilità di garantire, nel rispetto dell'andamento della curva epidemiologica, attraverso ulteriori iniziative normative, la riapertura a capienza massima degli impianti sportivi all'aperto e al chiuso, anche in considerazione del quadro epidemiologico attuale;
a valutare l'opportunità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, di assumere iniziative di competenza per introdurre agevolazioni fiscali sul servizio di bigliettazione degli stadi.
9/3467/27. (Testo modificato nel corso della seduta)
Caiata.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):attrezzatura sportiva
malattia
manifestazione sportiva