ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/03424/264

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 622 del 29/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: BOLOGNA FABIOLA
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 29/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MUGNAI STEFANO CORAGGIO ITALIA 29/12/2021
MARIN MARCO CORAGGIO ITALIA 29/12/2021


Stato iter:
30/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/12/2021
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 29/12/2021

PARERE GOVERNO IL 29/12/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/12/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/12/2021

CONCLUSO IL 30/12/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03424/264
presentato da
BOLOGNA Fabiola
testo presentato
Mercoledì 29 dicembre 2021
modificato
Giovedì 30 dicembre 2021, seduta n. 623

   La Camera,

   premesso che:

    il presente provvedimento, concernente il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024, prevede numerose disposizioni in materia di sanità, con finanziamenti aggiuntivi per il potenziamento del Fondo sanitario nazionale e incrementi di risorse in molti ambiti di interesse sanitario e sociale;

    tra le misure sanitarie e sociali rilevano quelle volte alla promozione della parità di genere, per la realizzazione di un Piano strategico nazionale contro la violenza di genere, in coerenza con gli obiettivi della Strategia europea per la parità di genere 2020-2025 (commi 138 e 139 dell'articolo 1); nonché il rafforzamento dell'assistenza territoriale, dell'attività di prevenzione dei tumori e l'istituzione, presso il Ministero della salute, di uno specifico Fondo destinato al potenziamento dei test di Next-Generation Sequencing, test di profanazione genomica dei tumori dei quali è riconosciuta evidenza e appropriatezza (comma 685 dell'articolo 1);

    il futuro della sanità è legato alla sostenibilità del sistema sanitario e necessita di una politica che attui efficaci strategie di prevenzione e che garantisca una programmazione per un adeguato ritorno di salute rispetto alle risorse investite, riducendo sprechi e diseguaglianze;

    il tema delle «differenze di genere» declinato all'interno della medicina è storia recentissima. Dagli anni Novanta la medicina tradizionale ha subito una profonda evoluzione attraverso un approccio innovativo mirato a studiare l'impatto del genere e di tutte le variabili che lo caratterizzano – biologiche, ambientali, culturali e socioeconomiche – sulla fisiologia, sulla fisiopatologia e sulle caratteristiche cliniche delle malattie;

    la medicina di genere è una scienza multidisciplinare che descrive le differenze anatomo-fisiologiche a livello di tutti gli organi e sistemi nell'uomo, nella donna e in tutte le fasi della vita dal bambino all'anziano. L'obiettivo è garantire ad ogni persona e per ogni fascia di età la migliore cura, rafforzando il concetto di centralità della persona, di personalizzazione e di appropriatezza delle cure;

    il 13 giugno 2019 è stato firmato il decreto ministeriale per l'adozione del Piano per l'applicazione e la diffusione della medicina di genere (di cui all'articolo 3 della legge n. 3 del 2018) con il quale per la prima volta in Italia è stato inserito il concetto di «genere» nella medicina, al fine di garantire in modo omogeneo sul territorio nazionale la qualità e l'appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale;

    l'Italia è divenuta avanguardia sul tema nel contesto europeo; l'approvazione del Piano nazionale della medicina di genere dimostra l'attenzione delle istituzioni nei confronti di una scienza che si è evoluta nella rilevazione delle differenze osservate tra uomini, donne, bambini e anziani per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie;

    tale Piano è articolato in due sezioni: la prima di inquadramento generale relativo alla definizione di medicina di genere, gli ambiti prioritari d'intervento, l'importanza di un approccio di genere in sanità per una centralità della persona, corredata da un'analisi del contesto internazionale e nazionale relativo alla medicina di genere. La seconda sezione concerne i principi e gli obiettivi del Piano, la strategia di governance per la sua implementazione, e la declinazione nel dettaglio delle azioni atte alla realizzazione degli obiettivi indicati per ciascuna delle quattro aree d'intervento: percorsi clinici di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione; Ricerca e innovazione; Formazione; Comunicazione;

    la medicina letta attraverso un approccio di genere, è un obiettivo strategico per la sanità pubblica al fine di garantire appropriatezza delle cure con azioni concrete e specifiche sullo stile di vita dei cittadini e sull'ambiente;

    lo scorso aprile si è insediato, presso l'Istituto superiore di sanità, l'Osservatorio appartenente alle principali istituzioni e ordini professionali in ambito sanitario, oltre che rappresentanti per le regioni con relativa istituzione di sei gruppi di lavoro che si occuperanno di percorsi clinici, ricerca e innovazione, formazione universitaria e aggiornamento professionale del personale sanitario, comunicazione e informazione; farmacologia di genere, diseguaglianze di salute legate al genere;

    per ottemperare alla legge n. 3 del 2018 e al decreto ministeriale del 13 giugno 2019 con il quale il Ministro della salute ha approvato formalmente il Piano per l'applicazione e la diffusione della medicina di genere sul territorio nazionale, le regioni possono costituire gruppi di approfondimento tecnico, insieme ai referenti regionali e i referenti aziendali, riconoscendo la medicina di genere un obiettivo strategico del servizio sanitario regionale con particolare attenzione alle differenze biologiche, socio-economiche e culturali di ogni persona,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di finanziare il Piano di applicazione della medicina di genere, mediante successivi provvedimenti, eventualmente con un apposito fondo, anche in considerazione delle risorse aggiuntive previsti in materia di investimenti nella sanità dal PNRR, al fine di garantire l'implementazione dei percorsi clinici, della ricerca e innovazione, della formazione universitaria e aggiornamento professionale del personale sanitario, della comunicazione e informazione e della farmacologia con un approccio scientifico, in grado di rilevare le differenze tra uomini, donne, bambini e anziani e di rendere la politica sanitaria più equa nel diritto alla salute.
9/3424/264. Bologna, Mugnai, Marin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione delle malattie

professione sanitaria

violenza sessuale