ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01551/083

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 200 del 22/11/2023
Firmatari
Primo firmatario: BONELLI ANGELO
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 22/11/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORRELLI FRANCESCO EMILIO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/11/2023
GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/11/2023
ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 22/11/2023


Stato iter:
23/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/11/2023
SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 22/11/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/11/2023

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/11/2023

ACCOLTO IL 23/11/2023

PARERE GOVERNO IL 23/11/2023

APPROVATO IL 23/11/2023

CONCLUSO IL 23/11/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01551/083
presentato da
BONELLI Angelo
testo presentato
Mercoledì 22 novembre 2023
modificato
Giovedì 23 novembre 2023, seduta n. 201

   La Camera,

   premesso che:

    il decreto in esame è riconducibile alla prevalente finalità di intervenire in materia di regolazione sul piano temporale di termini legislativi;

    l'articolo 1-ter, introdotto durante l'esame del provvedimento al Senato, proroga alcune deroghe previste per i gestori degli impianti di generazione di energia elettrica alimentati a carbone con potenza termica nominale superiore a 300 MW;

    in particolare l'articolo prevede che gli impianti alimentati a carbone che hanno usufruito delle deroghe di cui all'articolo 5-bis, comma 3, del decreto-legge n. 14 del 2022 e che, in considerazione del divieto di importazione del carbone russo non riescono a reperire sul mercato carbone di qualità tale da garantire l'osservanza dei valori limite delle emissioni, possono usufruire di ulteriori deroghe il sopra citato articolo 5-bis del decreto-legge n. 14 del 2022 aveva previsto, all'indomani dell'esplosione del conflitto in Ucraina e al fine di fronteggiare l'eccezionale instabilità del sistema nazionale del gas naturale derivante dalla guerra in Ucraina, disposizioni volte a massimizzare l'utilizzo delle centrali a carbone e ad olio combustibile in condizioni di regolare esercizio, per il periodo stimato di durata dell'emergenza;

    dai dati diffusi dalla piattaforma Agsi di Gie, l'Associazione europea dei gestori delle reti del gas, allo scorso 8 ottobre nell'Ue risultano stoccati 1.103,19 TWh di gas, pari al 97,01 per cento della capacità complessiva, mentre in Italia le scorte sono a quota 190,24 TWh, pari al 97,22 per cento della capacità dei serbatoi;

    le riserve piene, il clima ancora mite, il calo della domanda energetica dovuta alla crisi economica, sono tutti fattori che non indicano imminenti pregiudizi alla sicurezza energetica del paese tali da dover giustificare ulteriori deroghe per l'esercizio di impianti altamente inquinanti, che contribuiscono in maniera determinante all'aumento dei gas climalteranti maggiormente responsabili dell'aumento delle temperature globali e della connessa crisi climatica in atto,

impegna il Governo

ad adottare tempestivamente tutte le iniziative utili al fine di accelerare la chiusura e successiva riconversione di tutti gli impianti di produzione energetica altamente inquinanti alimentati a carbone o a olio combustibile e a proseguire con il potenziamento dell'installazione di rinnovabili, aumentando in maniera consistente l'attuale capacità annua installata, garantendo contestualmente la sicurezza energetica del Paese.
9/1551/83. (Testo modificato nel corso della seduta) Bonelli, Borrelli, Grimaldi, Zanella.