ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01551/069

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 200 del 22/11/2023
Firmatari
Primo firmatario: MATERA MARIANGELA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 22/11/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CONGEDO SAVERIO FRATELLI D'ITALIA 22/11/2023
DE BERTOLDI ANDREA FRATELLI D'ITALIA 22/11/2023
FILINI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 22/11/2023
MATTEONI NICOLE FRATELLI D'ITALIA 22/11/2023
MAULLU STEFANO GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 22/11/2023
TESTA GUERINO FRATELLI D'ITALIA 22/11/2023


Stato iter:
23/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/11/2023
SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 22/11/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/11/2023

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/11/2023

ACCOLTO IL 23/11/2023

PARERE GOVERNO IL 23/11/2023

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/11/2023

CONCLUSO IL 23/11/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01551/069
presentato da
MATERA Mariangela
testo presentato
Mercoledì 22 novembre 2023
modificato
Giovedì 23 novembre 2023, seduta n. 201

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento all'esame dell'Assemblea, contiene una pluralità di misure di proroga termini, finalizzate a sostenere il tessuto economico, sociale e produttivo del Paese, senza delle quali, moltissimi aziende, in particolare di piccolissima, piccola e media dimensione, subirebbero ripercussioni negative e penalizzanti in particolare sul piano occupazionale;

    il testo riguardo alle misure in favore delle imprese, dispone una pluralità di esigenze connesse a termini legislativi, fra le quali si segnalano le più significative: il termine di utilizzabilità dei crediti di imposta, riconosciuti per il primo e il secondo trimestre 2023, volti a contrastare l'aumento dei costi dell'energia elettrica e del gas in capo alle imprese; la proroga del termine per completare il programma di cessione dei complessi aziendali nell'ambito della procedura di amministrazione straordinaria di grandi imprese in stato di insolvenza e la proroga di ulteriori sei mesi, del termine per l'ultimazione degli investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature (cosiddetta «Nuova Sabatini»), per le iniziative con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023;

    in tale ambito, gli investimenti in beni strumentali cosiddetta «Industria 4.0», hanno rappresentato nel recente passato, un modello industriale innovativo e apprezzato dal sistema delle imprese, all'interno del processo di digitalizzazione della manifattura in Italia, che costituisce com'è noto un asset strategico e determinante, dell'economia nazionale nel sistema produttivo;

    la legge 30 dicembre 2020, n. 178 – legge di bilancio per il 2021, attraverso l'articolo 1, commi 1051-1063 e 1065 disciplina a tal fine, in materia di credito d'imposta in favore delle imprese, nel processo di transizione tecnologica e di sostenibilità ambientale, per gli investimenti in beni strumentali nuovi, potenziando e diversificando le aliquote agevolative, incrementando le spese ammissibili e ampliandone l'ambito applicativo;

    il comma 1055 in particolare, stabilisce che, alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali materiali diversi da quelli indicati nell'allegato A annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro, nonché investimenti in beni strumentali immateriali diversi da quelli indicati nell'allegato B annesso alla medesima legge n. 232 del 2016, nel limite massimo di costi ammissibili, pari a 1 milione di euro a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 novembre 2023, (a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione) il credito d'imposta è riconosciuto nella misura del 6 per cento;

    i confronti in corso tra il Governo e la Commissione europea, per l'evoluzione del piano «Industria 4.0» volto a definire un nuovo quadro regolatorio anche all'interno della riprogrammazione dei fondi del PNRR, finalizzato all'efficientamento energetico delle imprese, (attraverso l'innovazione tecnologica e la formazione professionale) rappresentano una conferma dell'attenzione dell'Esecutivo, nell'ambito delle misure di crescita e di competitività previste per sostenere il sistema-Paese;

    a tal fine, prevedere una misura di proroga successiva all'imminente scadenza del 30 novembre, quale termine attualmente previsto per fruire del regime del credito d'imposta, previsto dalla legge di bilancio 2021 in favore delle imprese che abbiano ricevuto, nell'anno successivo, la consegna dei beni strumentali nuovi oggetto di acquisto nel corso del 2022, rappresenta a giudizio del sottoscrittore del presente atto, una decisione normativa condivisibile in relazione all'esigenza da parte delle imprese, di completare gli investimenti già prenotati, fino al 30 novembre prossimo, garantendo al contempo, un efficiente utilizzo delle rilevanti risorse messe a disposizione,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di prevedere, compatibilmente con il quadro di finanza pubblica e i vincoli di bilancio, l'introduzione di nuove misure a favore delle imprese che investono in beni strumentali e in tecnologie, al fine di accrescere i livelli di innovazione delle imprese italiane, capaci di generare un effetto moltiplicatore positivo su tutto il sistema Paese, incrementando produttività e competitività internazionale.
9/1551/69. (Testo modificato nel corso della seduta) Matera, Congedo, De Bertoldi, Filini, Matteoni, Maullu, Testa, Ambrosi.