ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01551/048

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 200 del 22/11/2023
Firmatari
Primo firmatario: MORASSUT ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 22/11/2023


Stato iter:
22/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 22/11/2023
Resoconto FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 22/11/2023

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 22/11/2023

PARERE GOVERNO IL 22/11/2023

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 22/11/2023

CONCLUSO IL 22/11/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01551/048
presentato da
MORASSUT Roberto
testo di
Mercoledì 22 novembre 2023, seduta n. 200

   La Camera,

   premesso che:

    il costo della vita è, ormai, diventato insostenibile per molte famiglie, aspetto che mina la stabilità economica e sociale del nostro Paese;

    negli ultimi mesi, in molti Paesi europei i Governi hanno messo in campo una molteplicità di interventi per rallentare la corsa dei prezzi: in Italia, il Governo ha eliminato a fine 2022 lo sconto sulle accise sui carburanti, deciso dal Governo Draghi, e ha progressivamente ridotto gli aiuti contro il caro energia. Il decreto-legge sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti (decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 marzo 2023, n. 23), varato in pompa magna a gennaio 2023, si è rivelato un buco nell'acqua perché il «doppio cartello» imposto ai gestori delle pompe di benzina non solo non ha sortito alcun effetto ma è stato dichiarato illegittimo dal TAR del Lazio, mentre le altre misure sono rimaste inattuate: l'applicazione informatica pubblica per la comparazione dei prezzi non è mai partita e il meccanismo dell'«accisa mobile», pur rilanciato dal decreto, non è mai diventato operativo nonostante le promesse del Ministro Salvini di un taglio delle accise in caso di superamento della soglia dei 2 euro/litro,

impegna il Governo

a provvedere, nell'ambito delle proprie prerogative, a prorogare per l'anno 2024 il cosiddetto «bonus trasporti» per la fruizione dei servizi di trasporto pubblico locale, incrementandone le risorse rispetto all'anno 2023 anche al fine di estendere la platea dei beneficiari ai percettori di un reddito complessivo fino a 35.000 euro, in luogo dell'attuale limite previsto a 20.000 euro.
9/1551/48. (Testo modificato nel corso della seduta) Morassut.