ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01551/047

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 200 del 22/11/2023
Firmatari
Primo firmatario: GUERRA MARIA CECILIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 22/11/2023


Stato iter:
22/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 22/11/2023
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 22/11/2023
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 22/11/2023

PARERE GOVERNO IL 22/11/2023

DISCUSSIONE IL 22/11/2023

RESPINTO IL 22/11/2023

CONCLUSO IL 22/11/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01551/047
presentato da
GUERRA Maria Cecilia
testo di
Mercoledì 22 novembre 2023, seduta n. 200

   La Camera,

   premesso che:

    il presente provvedimento reca disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali;

    l'articolo 2, proroga – dal 30 settembre al 15 novembre 2023 – il termine per il versamento in unica soluzione dell'imposta sostitutiva sul valore di acquisto delle cripto-attività possedute alla data del 1° gennaio 2023 e posticipa, alla medesima data del 15 novembre 2023, il termine a partire dal quale è possibile rateizzare l'importo dovuto;

    l'articolo 3-bis, introdotto al Senato, riapre i termini del cosiddetto ravvedimento speciale, disciplinato dalla legge di bilancio 2023, consentendo di regolarizzare la posizione dei contribuenti mediante versamento in un'unica soluzione del dovuto, entro il 20 dicembre 2023, nonché la rimozione di eventuali regolarità e omissioni entro la medesima data;

   legge di bilancio 2023 (legge n. 197 del 2022) ha introdotto uno strumentario di norme che permette ai contribuenti di definire con modalità agevolate, e dunque in deroga alle regole ordinarie, la pretesa tributaria ovvero il relativo contenzioso;

   le misure si riferiscono a un ampio ventaglio di fasi dell'adempimento fiscale, che va dall'accertamento alla cartella di pagamento, fino al contenzioso innanzi alle corti di merito e di legittimità;

   le norme consentono di usufruire di dilazioni dei pagamenti dovuti e dell'abbattimento di alcune somme dovute al fisco a titolo di aggio, di interessi, ovvero a titolo di sconto sulle sanzioni;

   tra le misure introdotte dalla legge di bilancio 2023 il cosiddetto ravvedimento speciale consente – in deroga all'ordinaria disciplina del ravvedimento operoso – di regolarizzare le dichiarazioni relative al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti, purché le relative violazioni non siano state già contestate alla data del versamento del dovuto (in unica soluzione o alla prima rata) mediante la rimozione dell'irregolarità o dell'omissione e il pagamento dell'imposta, degli interessi e delle sanzioni, queste ultime ridotte a un diciottesimo del minimo edittale irrogabile da inizio legislatura, circa poco più di un anno, il Governo ha introdotto ad oggi quattordici sanatorie fiscali;

   ai 12 condoni della legge di bilancio 2023 è stata successivamente aggiunta una ulteriore sanatoria nel cosiddetto «DL bollette» di cui al decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2023 n. 56, che ha previsto uno scudo penale sui reati tributari;

   il cosiddetto «DL enti» di cui al decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 87, è intervenuto poi riaprendo i termini per aderire alla definizione agevolata dei carichi affidati all'agente della riscossione fino al 30 giugno 2022 (cosiddetta rottamazione-quater) posticipato il termine per la presentazione delle domande dal 30 aprile al 30 giugno 2023. Slitta conseguentemente anche la scadenza per il pagamento della prima o unica rata, originariamente fissata al 31 luglio 2023 e prorogata al 31 ottobre 2023;

   la quattordicesima sanatoria è stata da ultimo introdotta dall'articolo 4 del cosiddetto decreto Energia di cui al decreto-legge 29 settembre 2023, n. 131, all'esame del Senato, il quale permette di ridurre le sanzioni su chi non emette scontrini e fatture;

   mentre nel Documento di Economia e Finanza – DEF – il Governo assume impegni a perseguire gli ambiziosi obiettivi di riduzione del tax gap previsti dal PNRR (che prevedono la riduzione della propensione al gap almeno al 17,7 per cento entro il 2023 e al 15,8 per cento entro il 2024 ), dall'altro introduce misure che allentano le maglie dei controlli sull'evasione riducendo l'onere tributario per i contribuenti non in regola, in netto contrasto con la spinta alla modernizzazione del Paese che anima il PNRR e con l'esigenza di continuare a ridurre l'evasione fiscale;

   il Governo e la maggioranza sembrano non considerare l'evasione fiscale come una fonte di iniquità e un mancato rispetto dell'obbligo costituzionale di contribuire alle spese pubbliche secondo la propria capacità contributiva, ma piuttosto come una presunta difesa nei confronti di una amministrazione finanziaria considerata troppo aggressiva;

   l'Agenzia delle entrate ha presentato il 9 marzo 2023 i dati aggiornati al 2022. Dall'analisi emerge che nel 2022 sono stati recuperati 20,2 miliardi, cifra che rappresenta il dato più alto di sempre, ma già nel periodo gennaio-agosto 2023 il gettito derivante dall'attività di accertamento e controllo si è ridotto di 707 milioni di euro, pari a 8,8 per cento attestandosi a 7.305 milioni di euro;

   un segnale che dimostra la riduzione dell'adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte del contribuente alla luce delle citate disposizioni entrate in vigore dal 1° gennaio 2023 (con la legge di bilancio 2023), cui sono succeduti ulteriori interventi deflattivi,

impegna il Governo:

   ad evitare ulteriori proroghe di misure che minano l'adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte del contribuente e la credibilità del sistema di riscossione dei tributi e che si pongono in netto contrasto rispetto all'esigenza di colmare l'attuale tax gap;

   a perseguire riforme orientate al conseguimento di obiettivi di equità sociale e miglioramento della competitività del sistema produttivo attraverso il sistema della riscossione a tal fine valutando gli effetti sul gettito fin qui prodotti da tutte norme citate in premessa in vigore dal 1° gennaio 2023.
9/1551/47. Guerra.