ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01551/045

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 200 del 22/11/2023
Firmatari
Primo firmatario: DI SANZO CHRISTIAN DIEGO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 22/11/2023


Stato iter:
22/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 22/11/2023
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 22/11/2023
Resoconto FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 22/11/2023

ACCOLTO IL 22/11/2023

PARERE GOVERNO IL 22/11/2023

DISCUSSIONE IL 22/11/2023

APPROVATO IL 22/11/2023

CONCLUSO IL 22/11/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01551/045
presentato da
DI SANZO Christian Diego
testo di
Mercoledì 22 novembre 2023, seduta n. 200

   La Camera,

   premesso che:

    l'Arera, nella Relazione 243/2023/I/COM ARERA del 31 maggio 2023 – trasmessa al Parlamento (Doc. CCXXV, n. 1) – contenente la rendicontazione dell'utilizzo delle risorse destinate al contenimento dei prezzi nei settori elettrico e del gas naturale, per l'anno 2022, ha evidenziato che, «se le attuali previsioni del 2023 in merito al PUN (Prezzo Unico dell'energia) e ai prezzi del gas verranno confermate, con le risorse già stanziate per i primi due trimestri del 2023 si dovrebbe avere un complessivo avanzo che potrebbe finanziare l'annullamento degli oneri generali del settore gas e le CCI, ossia le componenti di compensazione integrativa di entrambi i settori per tutto il 2023»;

    purtroppo, dopo due anni di caro energia per famiglie ed imprese, i prezzi delle forniture al dettaglio permangono ancora su livelli troppo alti rispetto a quelli pre-crisi e rimane ancora il differenziale con le politiche governative di altri Paesi europei, che hanno messo a disposizione delle proprie imprese energia a prezzi da 2 a 3 volte più bassi rispetto a quelli italiani: secondo alcune stime che riguardano il terziario, la spesa energetica delle imprese di questo settore si attesterà infatti, nel 2023, intorno ai 38 miliardi di euro, in calo rispetto ai 41 miliardi del 2022, ma quasi il triplo rispetto ai 13 miliardi del 2021;

    nell'ultimo provvedimento esaminato in quest'Aula attinente ai costi dei prodotti energetici, è stata prevista la deroga a quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972 (Istituzione e disciplina dell'imposta sul valore aggiunto), relativamente alle somministrazioni di gas metano destinato alla combustione per usi civili e per usi industriali, contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023, che sono assoggettate all'aliquota Iva del 5 per cento, con oneri per lo Stato valutati in 628,62 milioni di euro per l'anno 2023;

    alla luce delle ultime decisioni dell'Autorità che stabiliscono aumenti per le bollette degli utenti in regime di maggior tutela (che per l'elettricità sono del 18,6 per cento nel quarto trimestre e per il gas, che ha rilevazione mensile, ad ottobre del 12 per cento rispetto al mese precedente), stante il fatto che i dati disponibili per il confronto tra mercato libero e mercato tutelato indicherebbero che il mercato libero, ha costi più alti, fino al doppio, di quello tutelato, e in previsione del fatto che, a normativa vigente, dal prossimo 10 gennaio 2024 sia previsto il termine dei servizi di tutela, è evidente che è assolutamente necessario e urgente intervenire per alleviare le bollette di famiglie ed imprese prorogando anche per il primo trimestre del 2024 l'Iva agevolata al 5 per cento per le somministrazioni di gas metano destinato alla combustione per usi civili e per usi industriali,

impegna il Governo

ad intervenire per prorogare la riduzione dell'IVA al 5 per cento relativamente alle somministrazioni di gas metano destinato alla combustione per usi civili e per usi industriali, contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024.
9/1551/45. (Testo modificato nel corso della seduta) Di Sanzo.