Legislatura: 19Seduta di annuncio: 200 del 22/11/2023
Primo firmatario: PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 22/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 22/11/2023 FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 22/11/2023
ACCOLTO IL 22/11/2023
PARERE GOVERNO IL 22/11/2023
APPROVATO IL 22/11/2023
CONCLUSO IL 22/11/2023
La Camera,
premesso che:
l'Arera, nella Relazione 243/2023/I/COM ARERA del 31 maggio 2023 – trasmessa al Parlamento (Doc. CCXXV, n. 1) – contenente la rendicontazione dell'utilizzo delle risorse destinate al contenimento dei prezzi nei settori elettrico e del gas naturale, per l'anno 2022, ha evidenziato che, «se le attuali previsioni del 2023 in merito al PUN (Prezzo Unico dell'energia) e ai prezzi del gas verranno confermate, con le risorse già stanziate per i primi due trimestri del 2023 si dovrebbe avere un complessivo avanzo che potrebbe finanziare l'annullamento degli oneri generali del settore gas e le CCI, ossia le componenti di compensazione integrativa di entrambi i settori per tutto il 2023»;
per limitare l'impatto in bolletta degli straordinari rialzi dei prezzi dei prodotti energetici all'ingrosso, si sono susseguiti diversi provvedimenti che hanno «tagliato», di trimestre in trimestre, per tutto il 2022 e ad inizio 2023, gli oneri generali di sistema in bolletta per l'energia elettrica per le utenze domestiche e non domestiche. Alcune rilevazioni mostrano come, negli ultimi due anni, il prezzo dell'energia elettrica ha registrato livelli del tutto eccezionali (fino a 700 €/MWh), per poi diminuire e avvicinarsi, da ultimo, ai 110-130 €/MWh. Nonostante ciò, questo livello risulta comunque pari a oltre il doppio dei prezzi registrati nel periodo pre-crisi (2019). Nel 2022, le imprese del terziario di mercato hanno speso per energia elettrica 19.7 miliardi di euro. Questa spesa potrebbe ridursi, nel 2023, a 12 miliardi di euro, rimanendo ancora del +36 per cento maggiore della spesa del 2019 (anno considerato «normale» sotto il profilo energetico);
proprio in considerazione del divario emerso tra il prezzo dell'energia elettrica rispetto ai valori registrati nel periodo pre-crisi è necessario calmierare i prezzi delle bollette per le imprese e questo va fatto immediatamente prorogando per il primo trimestre 2024 i crediti d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas a favore delle imprese, energivore e non, vigenti per il primo e secondo trimestre 2023,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità, compatibilmente coi vincoli di finanza pubblica, di adottare misure a favore di imprese energivore e non.
9/1551/43. (Testo modificato nel corso della seduta)
Peluffo.