Legislatura: 19Seduta di annuncio: 200 del 22/11/2023
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 22/11/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 22/11/2023 FOSSI EMILIANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 22/11/2023 LAUS MAURO ANTONIO DONATO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 22/11/2023 SARRACINO MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 22/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 22/11/2023 FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
NON ACCOLTO IL 22/11/2023
PARERE GOVERNO IL 22/11/2023
RESPINTO IL 22/11/2023
CONCLUSO IL 22/11/2023
La Camera,
premesso che:
nonostante i numerosi provvedimenti d'urgenza varati dal Governo, con una cadenza di quasi uno ogni due mesi, in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, già si registrano numerose carenze di organico in quasi tutti i comparti e nei prossimi anni si determinerà un ulteriore impoverimento del capitale umano e di professionalità, calcolato in 700 mila uscite per pensionamenti fino al 2023;
per ridare vitalità ed efficienza alla macchina amministrativa centrale e locale occorrerebbe varare un piano straordinario di assunzioni per i prossimi anni, pari ad almeno 1,2 milioni di posti di lavoro; a fronte di tale quadro, non può non rimarcarsi il perdurare fenomeno della elevata incidenza del precariato nelle Pubbliche Amministrazioni;
a tal riguardo appare necessario proseguire il virtuoso processo di assorbimento del personale precario avviato con decreto legislativo n. 75 del 2017, prorogandone la vigenza delle norme e scongiurando il rischio di dispersione di competenze e di risorse umane già addestrate e inserite nei processi lavorativi dei rispettivi enti;
per di più, in mancanza di tale intervento di proroga, le pubbliche amministrazioni, soprattutto quelle locali, si troverebbero costrette ad indire lunghe ed onerose procedure concorsuali, i cui esiti recentemente risultano anche incerti, avendo dovuto espellere quanti, seppur in forma precaria, già vi operano da tempo;
appare necessario un tempestivo intervento normativo che scongiuri tale illogica e inefficiente dispersione di professionalità già acquisite nell'ambito del pubblico impiego,
impegna il Governo
ad adottare gli opportuni interventi, anche d'urgenza, affinché siano prorogate le norme previste dal citato decreto legislativo n. 75 del 2017 che consentono di poter maturare i requisiti di 36 mesi alle dipendenze della pubblica amministrazione e i termini entro cui le amministrazioni possano determinare di mettere in pratica le procedure di stabilizzazione del personale a tempo determinato avente un contratto in essere con le medesime amministrazioni.
9/1551/34. Scotto, Gribaudo, Fossi, Laus, Sarracino.