ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01517/011

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 190 del 07/11/2023
Firmatari
Primo firmatario: FURFARO MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 07/11/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MALAVASI ILENIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 07/11/2023
CIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 07/11/2023
GIRELLI GIAN ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 07/11/2023
STUMPO NICOLA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 07/11/2023
ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2023
ZARATTI FILIBERTO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 07/11/2023


Stato iter:
07/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 07/11/2023
OSTELLARI ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 07/11/2023
Resoconto FURFARO MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 07/11/2023

PARERE GOVERNO IL 07/11/2023

DISCUSSIONE IL 07/11/2023

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 07/11/2023

CONCLUSO IL 07/11/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01517/011
presentato da
FURFARO Marco
testo di
Martedì 7 novembre 2023, seduta n. 190

   La Camera,

   premesso che:

    il decreto-legge oggi in discussione, decreto Caivano, testimonia ancora una volta l'uso della decretazione d'urgenza, all'indomani di fatti di cronaca drammatici, con l'illusione di inseguire questa o quella emergenza attraverso l'irrigidimento degli strumenti penali;

    alla luce dei fatti accaduti e che continuano ad accadere ancor prima delle politiche repressive, è necessario investire in politiche preventive ed educative, nonché educare alla non violenza fin dalle scuole dell'infanzia al fine di creare relazioni positive e paritarie;

    l'esercizio della cooperazione e della condivisione, l'abitudine all'ascolto partecipe, all'empatia, al rispetto, soprattutto se promossi sin dalla tenera età, incentivano lo sviluppo di un clima di accoglienza, prevengono fenomeni di discriminazione ed esclusione e favoriscono la capacità di stare in una relazione in cui la forza personale non si traduce e non si esprime nel dominio sull'altro;

    educare alla non violenza vuol dire sviluppare la capacità di costruire relazioni basate sui principi di parità, equità, rispetto, inclusività;

    secondo un'indagine Ipsos «I giovani e la violenza tra pari» condotta per ActionAid per 4 giovani su 5 una donna può sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole, per 1 su 5 non è violenza toccare le parti intime senza consenso, per 1 su 5 le ragazze possono provocare la violenza sessuale se mostrano un abbigliamento o un comportamento provocante; quasi 1 su 3 sostiene che molte persone che si identificano come non binarie/fluide/trans stanno solo seguendo una moda del momento;

    è necessario promuovere nelle scuole un'educazione all'affettività che non si concentri solo sugli aspetti biologici, ma anche su quelli psicologici, sociali ed emotivi, come raccomandato dall'Unesco e dall'OMS, che educhi al rispetto delle diversità;

    la stessa Agenda 2030 dell'Onu, all'obiettivo 4, parla di «istruzione di qualità, equa e inclusiva» proponendosi di garantire «che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile, anche tramite un'educazione volta a uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali»;

    in Europa, l'Italia è tra i pochi paesi (come, ad esempio, Bulgaria e Lituania) che non hanno mai introdotto l'educazione affettività nelle scuole e quando si è tentato anche solo di inserire nei percorsi formativi delle ore destinate alla lotta alle discriminazioni, si è gridato allo scandalo dell'avvento della teoria gender, si è urlato di lasciare stare i bambini,

impegna il Governo

a promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado la prevenzione e l'educazione all'affettività, all'empatia e alla parità di genere, nella convinzione che tali politiche siano lo strumento più valido per combattere la povertà, l'emarginazione, il disagio e la devianza giovanile.
9/1517/11. Furfaro, Malavasi, Ciani, Girelli, Stumpo, Ascari, Zaratti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violenza giovanile

diritti umani

sviluppo sostenibile