ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01436/056

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 171 del 04/10/2023
Firmatari
Primo firmatario: MARI FRANCESCO
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 04/10/2023


Stato iter:
05/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 05/10/2023
Resoconto RIXI EDOARDO VICE MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 04/10/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/10/2023

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 05/10/2023

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 05/10/2023

PARERE GOVERNO IL 05/10/2023

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 05/10/2023

CONCLUSO IL 05/10/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01436/056
presentato da
MARI Francesco
testo di
Mercoledì 4 ottobre 2023, seduta n. 171

   La Camera,

   premesso che:

    in sede di conversione in legge del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici;

    con un emendamento governativo è stato aggiunto l'articolo 13-bis che raccoglie il contenuto dell'intero decreto-legge 31 agosto 2023, n. 118 titolato «Misure urgenti in materia di finanziamento di investimenti di interesse strategico», attraverso il quale si acconsente di destinare parte delle risorse in conto residui di cui all'articolo 27 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, ad operazioni di acquisizione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze di partecipazioni azionarie in società operanti in ambiti di rilievo strategico;

    nel dettaglio, si tratta quindi di acconsentire all'acquisizione o la riacquisizione di partecipazioni azionarie definite con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri ai sensi degli articoli 7 e 8 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, e a tal fine viene autorizzata la spesa nel limite massimo di euro 2.525 milioni di euro per l'anno 2023;

    si tratta con tutta evidenza delle risorse necessarie per acquistare azioni della compagnia TIM S.p.A. e per consentire l'ingresso del Ministero dell'economia e delle finanze nella compagine societaria e partecipare quindi tramite il Mef alla cordata guidata da KKR che entro il 30 settembre dovrebbe presentare a Tim l'offerta per la rete;

    al Mef in conseguenza dell'operazione suddetta, andrebbe fino al 20 per cento della società della rete fissa NetCo, per un impegno economico massimo di 2,2 miliardi di euro, al fondo Usa Kkr andrebbe invece il 65 per cento della società; oltre alla quota del 20 per cento che sarebbe in capo al Ministero dell'economia e delle finanze, un altro 15 per cento potrebbe essere suddiviso tra F2i, gestore italiano di fondi infrastrutturali, e Cassa depositi e prestiti: al primo andrebbe il 10 per cento mentre Cdp avrebbe un ulteriore 5 per cento; Cdp, partecipata dal Tesoro all'83 per cento, possiede già, oltre al 10 per cento di Tim il 60 per cento del gestore infrastrutturale concorrente, Open Fiber;

    la complessa operazione finanziaria condurrà ad un ridimensionamento di TIM Spa, con lo scorporo di rami di azienda che verrebbero acquisiti da altre società;

    chiaramente, questa vicenda comporterà importanti conseguenze sul piano occupazionale e le questioni attinenti alle garanzie occupazionali per il personale attualmente in forza alla Società TIM avrà un peso rilevante nell'ambito delle trattative;

    secondo numerose indiscrezioni di stampa, la società Vivendi punterebbe infatti ad acquisire un massimo di 8 mila dipendenti in ServiceCo e a tal proposito gli analisti di Intermonte fanno notare che il paventato tetto degli 8 mila dipendenti in ServiceCo comporterebbe un radicale riassetto occupazionale, posto che il piano di ristrutturazione di Tim prevede che sulla ServiceCo domestica restino circa 19 mila dipendenti destinati a scendere a circa 17 mila nel 2025-26, quindi più del doppio degli 8 mila chiesti da Vivendi;

    a rischio vi sarebbero quindi oltre 10 mila posti di lavoro;

    considerato che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che la direzione intrapresa dal Governo sarebbe quella di «assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro»,

impegna il Governo

ad adottare ogni iniziativa di competenza al fine di salvaguardare il mantenimento dei livelli occupazionali e della continuità di rapporto di lavoro del personale in forza alle suddette compagini societarie.
9/1436/56. Mari.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

acquisizione d'impresa

telecomunicazione