ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01436/044

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 171 del 04/10/2023
Firmatari
Primo firmatario: SIMIANI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 04/10/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGANO UBALDO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 04/10/2023
DELL'OLIO GIANMAURO MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2023


Stato iter:
05/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 05/10/2023
Resoconto RIXI EDOARDO VICE MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 05/10/2023
Resoconto SIMIANI MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 04/10/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/10/2023

NON ACCOLTO IL 05/10/2023

PARERE GOVERNO IL 05/10/2023

DISCUSSIONE IL 05/10/2023

RESPINTO IL 05/10/2023

CONCLUSO IL 05/10/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01436/044
presentato da
SIMIANI Marco
testo di
Mercoledì 4 ottobre 2023, seduta n. 171

   La Camera,

   premesso che:

    il decreto in esame prevede all'articolo 24 la proroga del termine per avvalersi della detrazione al 110 per cento al 31 dicembre 2023 per gli interventi realizzati sugli edifici unifamiliari;

    lo stratificarsi di previsioni normative ha creato incertezza nel quadro regolatorio ed è ora necessario un riordino volto a razionalizzare gli incentivi esistenti secondo una visione di lungo periodo, dando stabilità e certezza ai tempi di programmazione, effettuando una selezione degli interventi e dei soggetti da agevolare, in modo da contemperare le esigenze di equità, i vincoli di finanza pubblica, la transizione energetica e tecnologica, anche alla luce della proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia presentata dalla Commissione europea, che ha come obiettivo le emissioni zero entro il 2030 per tutti gli edifici nuovi ed entro il 2050 per quelli esistenti, per conseguire il quale gli Stati membri potranno prevedere incentivi finanziari di varia natura anche a valere sulle risorse disponibili stabilite a livello dell'unione europea. Non dimenticando l'impulso allo sviluppo economico dato al settore edilizio e più in generale al PIL nazionale;

    l'VIII Commissione Ambiente della Camera sta svolgendo un'indagine conoscitiva sull'impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia. Il termine per la conclusione dell'indagine è stato prorogato al 15 novembre 2023 e terminerà con una relazione;

    occorre quindi favorire un'uscita «ordinata dal Superbonus», definire cosa è stato positivo e negativo nell'impiego di tutti i bonus edilizi, e non solo del 110 per cento, e poi definire un codice unico degli incentivi su cui improntare un provvedimento strutturale per 10-15 anni che possa definire incentivi sostenibili in base alle diverse classi di reddito;

    tale gestione ordinata purtroppo non sta avvenendo: ad oggi, i crediti di imposta «incagliati» nell'ambito dei bonus immobiliari potrebbero ammontare, secondo le stime peggiori, a circa 40 miliardi di euro; una cifra che necessita di un intervento urgente per dare risposta a tutte quelle realtà imprenditoriali in crisi di liquidità che rischiano il fallimento, lasciando migliaia di lavoratori del settore edile senza occupazione: invece, il decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11 è intervenuto in modo estemporaneo e non selettivo per bloccare la possibilità di cessione dei crediti e di utilizzare lo sconto in fattura per tutti i nuovi interventi, di fatto penalizzando tutti coloro che non hanno sufficienti mezzi finanziari per sostenere le spese;

    ci sono quindi centinaia di migliaia di cittadini privati, imprese edili e professionisti, che si possono definire gli «esodati del superbonus» che stanno vivendo una gravissima, drammatica e insostenibile situazione legata al blocco, da oltre un anno, del mercato della cessione del credito fiscale generato dai Bonus Edilizi;

    le imprese hanno i cassetti fiscali pieni e i conti correnti vuoti; le famiglie sono sfollate, hanno le case sventrate con i cantieri bloccati e non hanno alcuna possibilità di poter pagare i lavori da ultimare,

impegna il Governo:

   ad adottare le opportune iniziative volte al riordino e alla razionalizzazione degli incentivi, prorogando i termini oggi vigenti per i condomini già in possesso dei requisiti di legge, stante le note difficoltà ed incertezze ingenerate dalla stessa normativa e dal blocco della cessione dei crediti, dando una stabilità alle misure per un periodo congruo a consentire una programmazione degli interventi, anche in un'ottica di gestione ordinata degli effetti delle misure in corso di approvazione in sede europea con la direttiva «case green», prevedendo che tali strumenti siano commisurati a criteri di efficacia e di equità, tenendo conto dell'utilità per la collettività dell'intervento, come nel caso del sismabonus, dell'efficientamento energetico degli immobili con più basse prestazioni, dell'abbattimento delle barriere architettoniche e delle caratteristiche del beneficiario, a partire dagli edifici adibiti ad edilizia residenziale pubblica, che spesso coincidono con quelli abitati da famiglie in condizioni di povertà, dai redditi più bassi, dal terzo settore;

   ad adottare iniziative urgenti finalizzate a risolvere con tempestività la gravissima situazione dei cosiddetti «esodati del superbonus» e a consentire la conclusione dei lavori avviati e non conclusi a causa del blocco della cessione del credito.
9/1436/44. Simiani, Ubaldo Pagano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

normativa energetica

soppressione di posti di lavoro

fiscalita'