ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01364/011

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 160 del 12/09/2023
Firmatari
Primo firmatario: QUARTINI ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/09/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RICCIARDI MARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2023
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2023
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2023


Stato iter:
12/09/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 12/09/2023
DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 12/09/2023

PARERE GOVERNO IL 12/09/2023

RESPINTO IL 12/09/2023

CONCLUSO IL 12/09/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01364/011
presentato da
QUARTINI Andrea
testo di
Martedì 12 settembre 2023, seduta n. 160

   La Camera,

   premesso che:

    l'articolo 4, comma 1, del provvedimento in esame, differisce al 30 novembre 2023 il versamento della quota parte del contributo di solidarietà di cui ai sopra richiamati commi da 115 a 119 dell'articolo 1 della legge 29 dicembre 2022, n. 197;

   considerato che:

    se tecnicamente l'extraprofitto e «l'eccedenza sul profitto normale del profitto effettivamente conseguito dalle imprese non marginali», al fine di redistribuire le eccedenze di guadagno realizzate in una specifica circostanza, che ha premiato alcune aziende a discapito di famiglie e imprese, la misura dell'extra profitti) andrebbe replicata anche per il settore farmaceutico che, negli anni più recenti, ha conseguito utili eccezionalmente in rialzo, in virtù dell'emergenza pandemica soprattutto;

    secondo i dati più recenti diffusi da IlSole24ore e da altri organi d'informazione di economia e finanza, nel 2022, l'Italia ha raggiunto un valore di produzione farmaceutica di oltre 49 miliardi di euro, un valore aggiunto diretto di 10,7 miliardi di euro che sale a 34,4 se si considerano anche le forniture attivate e i consumi indotti, e investimenti complessivi pari a 3,3 miliardi di euro, di cui 1,4 destinati agli impianti di produzione e 1,9 alla R&S:

    come sottolinea il citato organo d'informazione, tra i rettori manifatturieri, il farmaceutico è il primo settore per quanto concerne il peso delle multinazionali a capitale estero sul totale delle imprese in termini di valore aggiunto (49,3 per cento), export (74,4 per cento) e occupati (50,4 per cento);

    sarebbe pertanto auspicabile che anche il settore farmaceutico sia adeguatamente tassato sull'eccedenza di profitto, soprattutto per quelle società ed enti di cui alla lettera d) del comma 1 dell'articolo 73 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che appartengono a gruppi multinazionali e che effettuino cessioni di beni e prestazioni di servizi nel territorio dello Stato avvalendosi del supporto dei soggetti di cui alla lettera a) del medesimo comma 1 dell'articolo 73 o di stabili organizzazioni in Italia di società di cui alla citata lettera d), appartenenti al medesimo gruppo societario;

   considerato altresì che:

    secondo quanto emerge da un'analisi condotta dalla Fondazione Gimbe in vista della discussione della Legge di Bilancio 2024, la spesa sanitaria pubblica del nostro Paese nel 2022 si attesta al 6,8 per cento del Pil, sotto di 0.3 punti percentuali sia rispetto alla media Ocse del 7,1 per cento che alla media europea del 7,1 per cento. Sono 13 i Paesi dell'Europa che in percentuale del Pil investono più dell'Italia, con un gap che va dai 4,1 punti percentuali della Germania (10,9 per cento del Pil) ai 0,3 dell'Islanda (7,1 per cento);

    il gap è forte anche per la spesa sanitaria pro capite: in Italia è pari a 3.255 dollari, rimanendo al di sotto sia della media Ocse (3.899 dollari) con una differenza di 644, sia della media dei paesi europei (4.128) con una differenza di 873. E in Europa sono ben 15 Paesi a investire più di noi in sanità, con un gap che va dai +583 della Repubblica Ceca (3.838) ai +3.675 della Germania (6.930),

impegna il Governo

ad introdurre un'imposta straordinaria sugli extraprofitti dell'industria farmaceutica, soprattutto con riguardo a quelle aziende, cosiddette «multinazionali», che durante l'emergenza pandemica hanno registrato notevoli eccedenze sul normale profitto, al fine di destinare le maggiori entrate derivanti dalla predetta imposta straordinaria al fondo Sanitario Nazionale, così da ridurre il forte gap con gli altri paesi OCSE sulla spesa sanitaria come segnalato dalla Fondazione GIMBE.
9/1364/11. Quartini, Marianna Ricciardi, Sportiello, Di Lauro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

imposta diretta

prodotto interno lordo

industria farmaceutica